domenica 8 gennaio 2012

SUNRISE - CAPITOLO N. 16

Capitolo n. 16 - sunrise


“Potremmo mettergli il veleno nella minestra, che Carmela gli sta portando.” – sibilò Xavier, con un’espressione estremamente buffa.
Pam rise – “Il maldido è immune da qualsiasi pozione … Comunque sono davvero dispiaciuta per Kevin, è assurda questa situazione … Lula sembra sereno.”
“Almeno questo.” – intervenne Phil, passando a Xavy il vassoio degli antipasti.
Stavano pranzando in veranda, mentre Antonio era ritirato in camera, come gli altri del resto.
Kevin continuava a dormire, Brandon e Colin tenevano compagnia a Jared, provato dagli eventi e con l’appetito a zero, finchè non tornarono Kurt e Jamie.
“Dio che mortorio …” – sussurrò il compagno di Hopper, che era andato in tribunale insieme a Denny.
Geffen con il figlio, invece, erano rimasti al gazebo di fronte al laghetto, dove improvvisarono un pic nic, osservati a distanza da Pamela ed i suoi commensali.
“Guardali, sembra che non sia successo niente … Mi fa una rabbia!!” – esclamò, prendendo Drake, pronta ad allattarlo.
“Il guapito ha tutte le fortune …” – sospirò Xavier, ricevendo un buffetto da Phil, che non era minimamente geloso per la sua adorazione verso Pamela.
“Ehi cico, guarda che devi perdere l’abitudine!” – disse lei in modo simpatico.
Drake fece un sorrisino irresistibile, facendoli ridere all’unisono.


“Jared … vuoi tornare a casa?”
Farrell glielo chiese una volta rimasti da soli.
“Sono a pezzi Colin … sto abusando della tua pazienza … me ne vergogno, sai?” – disse allungandosi su di un letto a baldacchino.
“Ma di cosa? Dio non dirlo nemmeno per scherzo … vieni qui.” – e lo strinse baciandolo.
“Siamo entrambi sconvolti …” – gli sussurrò, affondando poi nel suo collo, provando un’eccitazione, che lo imbarazzò.
Jared lo fissò, attirandolo tra le sue gambe, in modo spontaneo e naturale: “Vuoi fare l’amore Cole?”
L’irlandese perse un battito – “Da morire Jay …” – mormorò, arrossendo per l’emozione.
Jared lo baciò di nuovo, iniziando a spogliarlo lentamente e senza rimandare quella loro armonia perfetta.


Kurt e Jamie decisero di stare in compagnia di Xavier, per un gelato a chiusura delle portate leggere e fresche, preparate da Carmela.
Pamela era andata a riposarsi con Drake e Phil doveva leggere delle sceneggiature, preferendo la frescura del suo appartamento all’interno dell’edificio di Antonio.
“Ci sono novità Xavy?”
“No Jamie, a parte Glam che sta con Lula, erano in giardino prima, ma tra poco arriva il maestro …”
“Non andrà più a scuola?” – chiese stupito Kurt.
“No, è solo per qualche giorno, credo … Ah eccolo, deve essere lui, finalmente uno con un’auto normale!” – e rise, indicando i cancelli.
Kurt si abbassò i ray ban, facendo una strana smorfia – “Eh però, io non avevo insegnanti simili …”
Jamie prese altra panna, senza fare caso a quello che stava dicendo Kurt, ma lo stesso gli diede uno spintone – “E guardalo anche tu, dai, asociale!” – e ridacchiò.
“Che rompiballe, che sarà … mai … ?!”
La sua voce si spense.
Inciampò nella sedia alzandosi, per vedere meglio e togliersi ogni dubbio.
“Gabriel …”
“Lo conosci?” – domandò Kurt incuriosito.
Jamie impallidì.
Xavier gli andò vicino prontamente per sostenerlo.
“Che succede?”
“E’ … è il mio ex …”
“Ma stai scherzando Jamie?” – esclamò Kurt.
“Mio Dio è lui …” – e crollò sul muretto, che circondava quella zona.
Kurt pensò di portarlo via, ma lui volle riprendere fiato ed affrontarlo, anche perché Gabriel si stava avvicinando a loro, per chiedere dove fosse Lula.
Il suo sorriso era incantevole, ma quando vide Jamie, ebbe come un tremito.
“Buongiorno … Jamie, tu …?”
“Sì, sono io.” – ribattè deciso, ricomponendosi e tornando in piedi.
“Ciao … come stai?”
“Benissimo …” – mormorò, cercando la mano di Kurt, che lo cinse per la vita.
“Andiamo Jamie … dobbiamo andare …” – gli disse serio, squadrando male Gabriel, palesemente in difficoltà.
Xavier provò a risolvere la situazione, in modo goffo, ma efficace – “Lula la sta aspettando, le faccio strada, ok?”
“Sì, certo … la ringrazio … ciao Jamie.” – disse come in un soffio confuso.
Il giovane non riuscì a dire nulla, era totalmente sottosopra.


“Adesso calmati Jamie.”
Si erano rifugiati nella mansarda, in una di quelle decine di stanze disabitate, seppure complete di arredo.
C’era un divano di pelle bordeaux e lì Jamie si raggomitolò, come se servisse ad evitare quello scherzo beffardo del destino.
“Non è possibile … pensavo fosse morto …”
“In che senso?”
“Non lo so Kurt … non lo voglio neppure sapere, quell’uomo mi ha distrutto ed ingannato … peggio di quanto abbia fatto Glam a Kevin, te lo garantisco …” ed iniziò a piangere sommessamente.
“Comprendo la tua disperazione …”
“Chiama Marc … ti prego, ho bisogno di lui Kurt …”
“Lo faccio subito tesoro, ma non agitarti.”
“Ho la nausea … sto … da cani …” – e si precipitò nel bagno adiacente, liberandosi, senza che Kurt lo lasciasse un attimo.


Gabriel si sistemò nella biblioteca insieme a Lula, che sembrava divertito da quella lezione privata.
Glam telefonò a Sveva, per sapere come stava e lei lo aggiornò su quanto trovato al lavoro.
“Mi hanno licenziata …”
“Cosa …?”
“Sì, con esplicito riferimento a comportamento irregolare … Ho chiesto spiegazioni e sapevano di noi, senza però che facessero il tuo nome Glam.” – disse con pacatezza.
“Sveva non volevo che tu subissi delle conseguenze.”
“Da un lato mi sento sollevata, come sta Lula?”
“E’ con Gabriel, così non perde i passaggi del programma, anche se tornerà presto con Josh in classe.”
“Sono contenta, non avrei saputo affrontarlo …”
“Dovrò dirgli la verità.”
“In che senso Glam?”
“Su di te …”
“Pensavo non volessi più vedermi.”
“Ti sbagliavi Sveva … Mi ospiteresti?”
“Certo …” – disse con stupore.
“Ci vediamo stasera, sul tardi, voglio dare la buona notte al mio bambino, poi arrivo.”
“Ti aspetto.”




João Gabriel Vasconcellos is GABRIEL

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