Capitolo n. 280 - gold
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L’appartamento di Jamie era al trentesimo piano.
“Bella vista da qui …”
“Bevi qualcosa Marc …?”
Hopper si voltò a guardarlo con un sorriso sereno – “Quello che c’è, grazie Jamie.”
“Birra … credo.” – ed anche lui sorrise imbarazzato.
Quando si avvicinò alla vetrata, il ballerino ebbe un tremolio al braccio sinistro, quello la cui mano stava passando la bibita a Marc.
La lattina cadde ed entrambi si piegarono, di riflesso, per fermarne la corsa verso la costosa moquette chiara.
“Accidenti …!” – disse sommessamente Jamie, trattenendo un moto di rabbia inadeguato per una simile sciocchezza.
Marc lo avvertì, provando un disagio rinnovato, di fronte al comportamento di quel ragazzo indecifrabile.
“Ne prendo un’altra.”
“No, aspetta Jamie, bevo questa, è solo ammaccata.”
“Sì, come me del resto …” – e si rialzò, andandosi poi a sedere sul divano angolare in alcantara blu.
C’erano diversi complementi in quel colore, che Hopper apprezzava.
“Appena ho ricevuto il tuo messaggio mi sono precipitato Jamie … Forse se prendessi la vita più con calma, spaventerei meno le persone …”
“No, assolutamente, perderesti il tuo … fascino.”
“Credi? … Da quando ho deciso che volevo un ragazzo nei miei giorni, tutto è diventato così complicato e doloroso.”
“E come si decidono certe cose?” – domandò, senza guardarlo.
“Forse … forse ascoltando le proprie emozioni, quelle insomma che avevo provato a nascondere sino a quel momento … Un po’ come stai facendo tu.”
Lo raggiunse, accomodandosi accanto a Jamie.
“Le mie emozioni sono evidenti, non trovi Marc?”
“Allora perché non vuoi darmi una possibilità … io pensavo avessi un compagno … oppure una donna.”
“Mai avuta … E per il compagno … sì, un amore c’è stato, due anni fa. Era l’unica persona di cui mi fidassi e che mi aveva fatto perdere la testa … L’unica che mi ha ingannato nel peggiore dei modi.” – nel dirlo, tornò verso l’ampia finestra.
“Mi dispiace Jamie, però sono cose che succedono …”
“Puo’ darsi.”
“Aveva un altro? Ti ha tradito?”
“No … aveva semplicemente un segreto e non si è fidato abbastanza per condividerlo, lasciandomi la possibilità di scegliere.”
Hopper trangugiò l’ultimo sorso, inspirando, per poi tornare vicino a Jamie.
“E tu sei pronto a farlo con me?”
“Esistono cose, Marc, che è meglio non dire, uno ci prova, per tanto tempo, poi si sente scoppiare e cerca un amico che ascolti …”
“Ho visto che ne hai diversi … alla festa almeno …”
“Ma chi quelli? No, assolutamente no … nel mio ambiente si ucciderebbe per avere un ingaggio decente, si fa finta di essere uniti, con il coltello nascosto in tasca … C’è mia sorella, lei mi capisce, ma ha anche la lingua lunga, quindi anche la mia famiglia ne è al corrente.” – e si ossigenò, prima di proseguire.
“… Sono sieropositivo … lui mi ha … mi ha contagiato e … e non ha avuto neppure la decenza di dirmi a cosa andavo incontro, visto che avrei affrontato anche questa prova per l’amore che sentivo per lui, ma no, NO NIENTE L’HA FATTO E BASTA!!”
Si prese la testa tra le mani, indietreggiando, come se volesse fuggire, ma il suo corpo si appoggiò al cristallo temprato, curvandosi leggermente.
Hopper lo prese subito tra le braccia, facendo scorrere lenti i suoi palmi caldi sulla schiena di Jamie, che iniziò a piangere sommessamente – “Nessuno … nessuno mi ha più abbracciato in questo modo da quando l’ho scoperto …”
“Jamie …”
“Quel bastardo è sparito in una notte, dopo che gli ho sbattuto in faccia l’esito delle analisi … ed i miei … sono convinto che loro pensino § Se l’è meritato … § sai?”
“Nessuno di loro vale la tua compassione o la tua sofferenza Jamie .. Guardami, ti prego …”
Lo baciò, appena i loro sguardi di incrociarono.
Il giovane si staccò di poco – “Non … non devi toccarmi … non devi baciarmi …”
“Ma io voglio toccarti Jamie, io voglio baciarti Jamie!” – ruggì piano, stringendolo ancora di più, per poi fondere nuovamente le loro bocche, per un istante interminabile.
“Hai fatto pace con Kevin …? A cena eravate molto in sintonia.”
“Sì abbiamo parlato Jared, a casa loro, ero andato a trovare Glam.”
“Sì … certo.” – e sorrise tirato – “Sembri molto in sintonia anche con lui.”
“Non esiste al mondo nessuno che possa capirlo come me e … e quanto possa averti amato Jared.”
Leto annuì, finendo di vestirsi. Era ancora buio, ma volevano rientrare prima dell’alba alla End House, per stare il più possibile con i figli, che non avevano trascorso la notte a villa Meliti.
“Oggi devo andare con Shannon a vedere un locale per un concerto, una cosa tranquilla Cole.”
“D’accordo … vieni qui …” – e gli tese le sue ali, schiudendole al suo corpo ed alla sua anima fragile – “Ti amo da morire Jay.”
“Pensi mai alla morte Jamie?”
Quelle parole ferirono l’aria, che avvolgeva in un velo sottile di sudore della loro pelle.
“No Marc, soprattutto quando mi rifugio qui …”
Erano saliti sul tetto dell’edificio, stendendosi su di un lenzuolo preso al volo da Jamie: lui adorava ammirare il cielo, da quel punto, disteso senza vestiti.
“L’ho visto in un vecchio film, con di Caprio, una storia vera, su di uno scrittore … Ritorno dal nulla, mi pare si intitolasse …”
“Non lo conosco, ma voglio vederlo, con te …”
Si tenevano per mano.
“Lui … lui si isolava dai propri casini e dalla sua vita piena zeppa di problemi e di droga … poi si masturbava, sotto alle stelle. Tra lui ed il cielo non c’era nulla di cattivo o pericoloso, come ora … però era solo.”
“Tu sei con me Jamie e se vuoi, possiamo farlo anche noi …”
“Marc sei … sei incredibile … ma io preferisco stare così …”
“Ok …”
“Ok.” – e sorrise, ritornando nel silenzio, a respirare il profumo di Hopper, deciso come lui, ma non invadente, di questo Jamie ormai era sicuro.
Shannon stava spiando Owen, impegnato a cambiare la piccola Julie.
La bimba era innamorata di Rice, ma dimostrava anche un forte attaccamento a Geffen, sin dalla loro vacanza in Messico.
Glam aveva notato quando il gallerista soffrisse nell’essere escluso per due minuti consecutivi dall’attenzione della figlia, ma attribuiva questo disagio al fatto che anche lui era stato trascurato durante l’infanzia e riversasse su July tutto l’amore, che gli era stato negato.
“La nostra principessa non poteva trovare un padre migliore, sai Owen?” – gli sussurrò il batterista, nel cingerlo da dietro, baciando poi sinuoso il collo dell’altro.
“Lo dici per consolarmi? Lo so di essere immaturo quando mi corrodo nel vedere July in braccio a tanti zii …”
“Lei ha un fascino ed una simpatia, irresistibili … devi rassegnarti!” – e rise complice.
Owen finalmente si rilassò: “Hai ragione e poi Glam … accidenti lui è il daddy per eccellenza, con uno squadrone di figli e pure un nipote, quasi due …”
“Sì … ci sa fare con i cuccioli, anche se in passato ha trascurato le famiglie, lo ammette per primo, è onesto in questo.”
“Mentre con Kevin, tu pensi non lo sia? Neppure con tuo fratello, in fondo …”
“Jared è davvero attaccato a lui, inutile illudersi gli sia passata, forse è un legame che si è evoluto in profonda amicizia o forse …” – e sospirò, baciando poi Owen con estrema dolcezza.
Farrell ritrovò Justin agli Studios.
Era appena tornato da una vacanza in Europa.
“Siamo stati in Irlanda, sai per sbrigare ancora delle pendenze di Brian.”
“Ti vedo bene, vi siete divertiti.”
“Abbastanza … Ho conosciuto alcuni suoi vecchi amici, anche un suo ex, un bel momento … ahahahha”
“Cose che capitano … come vanno le cose?”
Andarono a prendersi un caffè al cattering, prima della riunione per il nuovo film, che vedeva Colin nuovamente protagonista, nel ruolo di un avvocato senza scrupoli.
“Diciamo che la nostra convivenza ha degli alti e bassi, Brian è proprio geloso, ma la cosa mi lusinga …”
“Quando si è innamorati non si ragiona … ne so qualcosa.” – e rise solare.
“Già … Jared, i bambini?”
“Stanno bene, grazie Just … Justin …”
“Chiamami pure Just, Colin, finiamola con queste cazzate … Ho superato quel … quel periodo … anche grazie alla tua integrità.” – disse con fermezza, ma al tempo stesso con un senso di sollievo, che Farrell assorbì, pur provando una vaga amarezza.
“Ne sono contento … vedrai che lavoreremo insieme anche su questo set, spero tu sia d’accordo …”
“Ovviamente, non ci rinuncerei per nulla al mondo Colin.”
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