giovedì 6 ottobre 2011

GOLD - CAPITOLO N. 272

Capitolo n. 272 - gold


Benvenuti in questo capitolo "interattivo".
Se volete, cliccate sui link di You tube ed ascoltate, mentre leggete i vari passaggi Grazie, un bacio da meg XD :-)



Shannon si era collegato attraverso un messenger multifunzionale, grazie al quale stava trasmettendo a Jared le foto della vacanza quasi terminata in Messico.
“Ecco qui ci sono Josh e Lula sulla spiaggia, che corrono a mangiare il gelato con Glam … qui le tre sventole che lo hanno assediato per un intero pomeriggio, con la scusa di July, a fargli i complimenti come padre, non ti dico la faccia di Owen, gelosissimo della nostra piccola e quella di Kevin quando quelle sono arrivate anche a cena nel nostro ristorante e Geffen le ha fatte accomodare ahahahah”
Jared sorrise – “Sempre il solito …” – e si rannicchiò sulla poltrona, davanti al portatile.
“Noi stavamo facendo surf e ci eravamo messi seduti sulle tavole a goderci lo spettacolo: la mora gli portava da bere, la bionda da mangiare, la terza si improvvisava baby sitter per July … sai inizia a camminare e gli va dietro ovunque, intendo a Glam ahahahah” – era raggiante nel parlare della sua cucciola, con quel vocione e le braccia tatuate e minacciose.
“Non sapevo che Glam ti piacesse così tanto …” – osservò Jared divertito.
“Veramente a me non piaceva il modo in cui tu soffrivi a causa sua …”
“Lui non mi ha mai fatto soffrire …” – replicò abbassando gli occhi assorti.
“Spero di non averti infastidito con questa cronaca …” – disse mesto Shan.
“Assolutamente, anzi …”
“Comunque quando Kevin è piombato in mezzo a quel gineceo, Glam lo ha presentato alle signore dicendo che era il suo compagno, dandogli un bacio da apnea …”
“Si è salvato per un pelo allora …” – e rise.
“Appunto … domani decolliamo, tu cosa combini con Colin?”
“Oggi è fuori a pranzo con Jude, visto che Robert è a Malibu con Lillybeth e Camilla … C’è una novità comunque, una cosa davvero carina, ma te ne parlo quando torni, vi aspetto a cena, siamo d’accordo vero?”
“Certo Jared, domenica sera saremo da voi … ti abbraccio …”
“Anch’io … ti voglio bene fratellone, ciao …” – e spense tutto, tranne la costante malinconia, che accompagnava i suoi giorni: era un’amica fedele e presente, forse doveva abituarcisi.


“Quel colore secondo me non ti dona, prova con questa.”
Kurt si voltò di soprassalto, sorridendo a metà poi – “Marc …? Ciao …”
Il compagno di Cody stava scegliendo delle camicie ed Hopper era nello stesso negozio per caso, visto che doveva rifornire il proprio guardaroba.
Andarono a bere qualcosa dopo lo shopping.
“Come ti trovi a Los Angeles?”
“Mi piace … soprattutto il clima, Boston non è proprio il massimo … Ma tu non abiti a New York?”
“E chi te lo ha spifferato?” – chiese allegro.
“Sono un avvocato, ho molti informatori!” – ribattè solare.
Kurt lo stava analizzando, un suo vecchio sistema per valutare i potenziali clienti, quando si prostituiva: sembrava passato un’eternità.
Era un provocatore nato, quindi perché smentirsi?
“Sai anche che ero il marchettaro più pagato in città?”
Hopper quasi sputò il drink, sbarrando le iridi luminose.
“No … non lo sapevo …” – disse imbarazzato.
“Sembri un tipo in gamba mr Hopper, ma forse non abbastanza spregiudicato per questo ambiente di veri lupi affamati. Il mio amante più facoltoso e pazzoide mi ha quasi ucciso qualche anno fa e ne porto i segni ancora adesso, ho un passato difficile, ma non lo rinnego, ho sempre scelto ciò che facevo, ho pagato il mio prezzo e poi sono stato salvato da un uomo straordinario.”
Hopper lo scrutò per un istante interminabile – “Tu lo ami, questo uomo straordinario …?”
Glielo domandò con un’esitazione particolare nella voce, come se temesse la risposta affermativa e senza alternative, che Kurt gli avrebbe dato.
“Cosa ti importa saperlo?”
“Non si risponde ad una domanda “ – “Con un’altra domanda, lo so vostro onore!” – e rise gelido.
“Stiamo litigando Kurt?”
“Neppure ti conosco.” – disse seccato.
“Però potresti … potremmo rimediare …”


http://www.youtube.com/watch?v=y5HA-QFLJzg&feature=share

Jared stava ascoltando Alibi, allungato su di un asciugamano davanti all’oceano appena mosso.
Le onde avevano ormai iniziato una danza ipnotica, ne era rapito ed avrebbe voluto nuotare sino a non vedere più la costa, ma neppure l’orizzonte, soltanto i raggi del sole filtrare dalla superficie, sino al fondo, dove andarsi a posare, sedendosi a gambe incrociate, in posizione yoga, dimenticandosi di respirare, perché lì non sarebbe servito.


Le mani di Marc erano grandi e si intrecciavano a quelle di Kurt, plasmandole, con vigore, salate e madide, febbrili, mentre si svuotava in lui.
Dalla finestra di quella loro stanza, che era solo una stanza, si vedeva lo stesso oceano, le stesse onde, si sentiva urlare lo stesso silenzio, che anche altri avevano nel cuore, mentre passeggiavano, sfiorandosi: Jude e Colin erano scalzi, silenziosi, ma sorridenti, era una giornata bellissima e nessuno poteva essere triste in un momento del genere.
Proprio nessuno.


Era una vita che non la usava, la vecchia moto dimenticata in garage da Shannon, un secolo prima.
Jared infilò il casco, aprendo con il telecomando la serranda scorrevole, buttandosi poi in strada.
Il suo ipod trasmetteva un altro vecchio successo dei Mars, Closer to the edge.
http://www.youtube.com/watch?v=M4zigrgH-_k&feature=related
Cominciò a cantarla a squarciagola, accelerando sempre di più sul lungomare, sino a raggiungere quella locanda, dell’amico di Geffen, dove con lui aveva trascorso delle ore speciali, le riviveva ad ogni profumo, colore, sfumatura incastrata nei propri ricordi.
Si ritrovò sulla scogliera, la chitarra di Tomo a lacerare i suoi timpani e quella negazione continua, sul fatto che non avrebbe dimenticato mai, rinnegato mai, tutto l’amore del mondo, che aveva sentito.
Lui non era sbagliato, se ne rese conto come in un impatto, costretto sull’orlo di quell’esistenza, come se il destino pretendesse una sua decisione: o dentro o fuori Jared.
O dentro o fuori, o qui oppure giù, nel vuoto.
Il sorriso di Colin, che lo teneva per mano tra le dune del deserto marocchino, quello di Glam, che faceva altrettanto, camminando verso il tramonto di Haiti, erano d’oro quelle rimembranze, succose e nitide, come i loro baci, dei due uomini, che aveva adorato e che ancora amava con tutto sé stesso.
Fece un passo indietro, poi due, tre, tornando al suo bolide giapponese.
La sua selezione casuale, ricadde su A beautiful lie-
http://www.youtube.com/watch?v=JwOya18u8_Q&feature=related

Risalì, sentendosi meglio.
L’amore gli aveva raccontato quindi una bella bugia?
Poteva anche essere quella la spiegazione, al suo costante malessere, che lo spingeva a flagellarsi interiormente, perché non doveva amarli entrambi, era come un peccato mortale, ma se per un solo istante avesse creduto che era quella la sua natura o semplicemente il suo destino, forse si sarebbe salvato e sarebbe diventato un uomo migliore.
Tornò con calma verso la End House, ascoltando un brano, che amava molto, My immortal, degli Evanescence.
http://www.youtube.com/watch?v=A1mPY9z4kvQ&feature=related
Appena varcato il cancello, vide nel parco l’auto di Colin.
Lo cercò, per poi ritrovarlo nello spazio destinato ai giochi dei loro figli.
Aveva sulle spalle Isotta, le teneva le manine, erano come scie di gioia, nel loro incedere, meravigliati da un nuovo suono o da un fiore sconosciuto, come se entrambi lo ascoltassero o vedessero per la prima volta, lui, un uomo cresciuto e splendido, che ne aveva viste di cose e lei tanto piccola, allo stesso modo incantevole, che si sentiva in cima all’universo, senza paure, né ostacoli nei pensieri e nel cuore.
Jared li raggiunse velocemente, ricoprendoli di baci, una volta che ricaddero ai piedi della quercia, dove sovente con Colin si accoccolavano sopra ad un plaid.
“Bentornato Jay …” – sospirò piano Farrell, continuando a sfiorargli le labbra, incontrando il suo sorriso, mentre la loro Isy sgambettava felice.


JOSH E LULA

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