martedì 4 gennaio 2011

GOLD - Capitolo n. 7

Capitolo n. 7 – gold


Colin stava guardando dei vecchi filmati di feste familiari.
Aveva trovato dei file sul proprio computer, allegati a delle email, che non aveva avuto il tempo di leggere.
Erano le cronache di quelle ricorrenze, susseguitesi nel corso del 2015, scritte da un Jared, che se all’inizio dell’anno erano cariche di battute e parole dolcissime, verso la metá diventavano piú meste, fino a dopo l’estate, senza vacanze o viaggi, quando si ridussero a semplici didascalie.
Al compleanno di Yari, ad ottobre, il bambino era seduto in braccio a Jared, che alle sue spalle, a tratti nascosto anche dall’abbraccio di Becki e Violet, cercava di non farsi inquadrare troppo da Simon, che entró nella biblioteca proprio in quel momento.
Colin si giró verso di lui.
“Quel giorno… quel giorno Jared era davvero a terra…”
“Lo vedo Simon…” – disse piano, fermando l’immagine su di uno sguardo triste del compagno.
“Lo hai piú sentito?”
“No. Solo sms… sai, gli scriveró una email, Jared adora le email!” – sembró animato da una frenesia.
“Hai ragione… allora buon anno Colin, io vado.”
“Grazie Simon, tanti auguri anche a te, ci vediamo tra un paio di giorni.”

I loro passi erano nudi, come i loro cuori.
Glam si fermó.
Nel primo imbrunire, i suoi occhi di un azzurro cristallino, sembravano due abissi, dove Jared voleva soltanto perdersi.
Gli prese le mani, poi lo abbracció – “Mi dispiace Jared…”
“Per cosa Glam… Per cosa?” – domandó sconfortato.
Lui lo strinse per le spalle, tornando a scrutare Jared – “Per non avere avuto il coraggio di vivere la nostra storia quando era il momento giusto, tanti anni fa, per non averci creduto davvero, perché avrebbe fatto troppo male, perché se ora fossi io al posto di Colin mi sarei giá ammazzato per il dolore!” – il suo era un grido intriso di disperazione.
Jared gli sfioró le sopracciglia e poi la fronte con la punta delle dita – “Dammi un po’ di questa colpa Glam, non puoi portarne tutto il peso, non questa volta…”
“É… il mio destino o la mia condanna… Arrivato in questo punto della vita, non voglio piú rifuggire questo amore che sento per te Jared, anche se so che soffriró, come un cane, ma accadrá anche a te, sappilo...”
Jared sorrise, poi lo abbracció, nel modo piú intenso che avrebbe potuto.

§ Ciao tesoro,
non so bene come iniziare questa mia lettera, ma lasceró correre le parole, dal cuore alla tastiera, anche se non sono bravo come te, in queste cose, Jared.
Ripeto il tuo nome ad ogni risveglio e prima di addormentarmi, poi, nel corso del giorno, insieme ai nostri figli, ai quali manchi, almeno quanto accade a me, da quando sei andato via.
Gli sbagli che ho accumulato sono cosí tanti, che per rimediare mi occorrerá mezzo secolo di lacrime e sacrifici.
O semplicemente, un’esistenza che dedicheró a te ed alla nostra bellissima famiglia.
Il pensarti dove tu sei ora, quasi sicuramente travolto da mille emozioni e sensazioni, che non possiamo condividere, fa davvero male.
Credo di avertene fatto anche piú di questo, perché la fedeltá e la devozione non sono merce di scambio, di ricatto o rivalsa.
Ho dato peso solo a questo mio merito, perché è cosí che l’ho rivendicato, mentre invece era la cosa piú naturale per un uomo innamorato, come lo sono io di te, dal primo momento.
Vorrei dire a Glam di accudirti, ma so giá che lo sta facendo: ricaccio il pensiero in fondo a me, dove si sono depositate un miliardo di lacrime, immaginando ció che sta succedendo tra di voi.
Da quanto tempo vi amate? …
Cosa vi ha fermato?
Kevin?
Io?
Saremo i fantasmi del vostro amore, aspettandovi, almeno io faró cosí…
Non… non era di questo che volevo parlarti amore…
Passo… io passo molto tempo con i piccoli… Sperano che tu li possa contattare con la web cam, non ho fatto loro promesse, ma so che li accontenterai e… e se non ti dará troppo fastidio, ci saró anch’io… piú… piú avanti… Dio sto proprio strisciando e non mi sembra ancora abbastanza…
Faccio fatica a dormire, l’angoscia mi stritola, tra poco ricomincio a girare, ma ho chiesto che la produzione si trasferisca a Los Angeles ed hanno detto di sí… Non andró in Europa per le altre promozioni, a quelle ci penseranno quei due pazzi di Jude e Robert… A proposito domani sono qui a cena, non so neppure come sono riuscito a convincerli, ma mi divertono, con i loro casini…
Stasera questo anno finisce, senza di te, senza di noi… Spero tu abbia ritrovato… la vita che volevi Jared… Per me non è cosí, questo è solo un incubo, che spero finisca presto… Ti amo Jared, a presto, tuo Colin. §
Invio.
Send message.
Message sended…
Volava, quella bustina colorata, volava e Colin si sentiva morire.
Si era ritirato nella propria stanza, dicendo che aveva la febbre e che non si sentiva di festeggiare.
Chiuse tutte le persiane, poi si mise a letto, con una boccetta di tranquillanti in mano.
La faceva saltare da un palmo all’altro, poi ne prese solo due, con della birra gelida.
Era l’unico modo di andarsene per qualche ora da quel presente, che odiava, almeno quanto odiava sé stesso.

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