domenica 17 luglio 2011

ONE SHOT - JUDSIELAW

One shot > JUDSIELAW

Pov Robert Downey junior


Ok, me ne farò una ragione.
Tre tavoli avanti al mio, quel ragazzo biondo inglese, con il quale faccio l’amore da quattro anni, ammicca e flirta con il suo assistente, quel tale Ben Jackson, che le cronache vorrebbero maliziosamente attribuirgli come amico … particolare.
A chi?
A quello stronzo di Jude Law, cazzo!
Ok.
Una ragione proprio no, una minima … consapevolezza, va bene?
Siamo tutti (tutti chi? Bah …) d’accordo che non posso lasciare Susan.
Glielo ho spiegato più volte, senza che Jude me lo chiedesse a dire il vero: cosa c’è da capire?, sembrava urlarmi stando in silenzio: coppia perfetta, lei ti fa da manager, moglie, badante, vero Rob?, te la scopi ogni tanto, no giusto per saperlo, ahh volevi anche … come hai dichiarato Rob caro … tesoro … ehm … farle ancora un regalo? Un figlio entro il 2012? No, no aspetta Rob caro … tesoro … le parole sono importanti … I DETTAGLI SONO FONDAMENTALI! ROB, CARO, TESORO, STRONZO!!!
E mi prese a schiaffi, con … classe, ovvio, lui è british fino all’ultimo pelo del sedere … ok, non parliamo di quanto Judsie, il MIO Judsie, sia ipertricotico ovunque …
Mmmm … no, non mi sto strozzando, farei sgrunf, coff, argh ahahahahah … era solo compiacimento.
Si umetta le labbra … mi fissa …
Puttana, sibilo.
Sì, sei una puttana, perché siete stati in bagno quindici minuti a lavarvi le mani, stronzi, fottuti stronzi!!!
L’igiene personale è una caratteristica dell’uomo civile, bla bla, quanto blateravi caro Judsie, l’estate scorsa ai Caraibi, una settimana segreta solo per noi, organizzata da quel tuo simpatico figliolo ehm assistente, Ben … caro … tesoro …
OK.
Dovrei dimostrargli qualcosa di più, ma non posso sopportare che Jude, imbeccato dal suo fotomodello da asporto, mi rimproveri.
Capisco la confidenza, capisco la frustrazione, ma sputtanarmi con quel faccino, che quando ride sembra sempre prenderti per i fondelli … Lo so cosa pensa, quando mi paleso al loro desco imbriciolato.
Quasi mi viene un colpo: dietro al vaso con le orchidee bianche, troppo piccolo per celarle, le loro mani, intrecciate appena, si staccano come se avessero preso la corrente, di colpo.
I rispettivi sguardi mi sembrano carichi di rammarico, ma allora …
“Robert … anche tu qui?”
La tua voce è smarrita, possibile che tu non mi, ci, abbia visti?
Io, Susan, due nostri amici, una coppia di vecchia data, che abita a Malibu come noi, ci facciamo dei giri in spiaggia ogni tanto e … ed il mio cervello cerca di divagare, mentre sto affogando.
“Ciao Jude, Ben …”
“Salve mr Downey, bella serata, vero?”
Pantaloni di Dior stropicciati, ma ve li regalano ancora a voi ex modelli oppure è Jude che te li dona, riciclandoli, visto che ne è testimonial, uhhh quanto sono acido …
Ti ha fatto … mioddio trattienimi!!! … Jude, il mio Jude … ti ha … gli ha … ora muoio, no esplodo, no, calma, CALMA!
“Jude devo parlarti, è importante.”
Sento un rivolo di sudore scendere dalla tempia sinistra, dove adesso vorrei soltanto sentire le tue labbra rassicurarmi, prima con un bacio, poi con semplici parole.
“Robert, ma non stai bene? Stai …”
Lo so che sto sudando, cazzo!!
“Jude, per favore …!” insisto, prendendoti per un avambraccio, ma ciò che vorrei sarebbe stenderti con un pugno o semplicemente piegarti avanti a me, sopra ad un lavabo e scoparti … scoparti da fare male … più a me, che a te … che dopo rideresti, come l’ultima volta, che sono esploso di gelosia e mi sono sfogato così … Mi hai urlato in faccia che sono patetico, che ti faccio schifo … che sono uno senza palle e che le usa solo per … Sento le pupille pungere, sto per piangere e mi allontano.
Tu mi segui.
Finalmente un po’ d’aria, in terrazza, siamo al quarantesimo piano di un palazzo al centro di New York.
“Rob che diavolo hai?!”
Parli alla mia schiena e so di avere toccato il fondo, perché se ora ti ho perso, è solo una mia responsabilità.
“Lui … lui è giovane …” – mormoro.
Che stronzate, se lo ha preferito a me, non sarà per questo, me lo ripeto, ma, in fondo, perché lottare per uno come il sottoscritto, che non vale niente … anzi, che non si fa valere.
“Se parli di Ben, noi prima …” – e respiri. Sento il tuo profumo, sembra sollevarsi da te, quando la tua pelle si tende, quando vivi, anche senza di me Jude …
“Ti amo … io ti amo davvero … anche quando sono assente, quando ti deludo ed avviene sempre più spesso …”
“Robert …” – i tuoi palmi caldi si appoggiano alle mie spalle, sento freddo … no, adesso non lo sento più …
“Sei … sei spensierato insieme a lui, ho visto delle foto … ma non mi servono le foto Jude, mi servirebbe solo un po’ di coraggio …”
“Voglio bene a Ben, siamo affiatati, ma è lavoro, poi amicizia lo ammetto, ma non cadere in questo equivoco …”
“E … e prima?”
“Prima cosa, Rob?”
“Le … le vostre mani …”
“Un semplice gesto di conforto, Ben sa tutto, con qualcuno dovrò pure … sfogarmi …” – e sorridi, ti vedo, anche senza guardarti, perché di fronte a me la notte sembra accendersi in un angolo, che conosciamo solo noi, tu ed io, Jude.
Voglio vederti e … sentirti.
Ti stringo, ti bacio, ti tocco, siamo un’unica cosa …
Sembri sorpreso, forse perché è rischioso o … stupido … NO.
Semplicemente da pazzi.
Susan si affaccia, forse mi stava cercando.
Ti avvolgo ancora più forte.
A lei, penserò domani.
A noi, soltanto a noi, da adesso in avanti, Jude.

THE END


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