ONE SHOT - HOT IN THE CITY TONITE -
Chris Meloni non poteva dire l'ennesimo no alla figlia Sophia Aveva conseguito ottimi voti a scuola, era stata ubbidiente, insomma tutte quelle cose che rendono orgogliosi i genitori: la moglie aiutó la ragazzina a convincere il padre ad accompagnarla al concerto dei 30 seconds to Mars.Lui decise di fare di piú: chiamare un vecchio amico, che non vedeva da circa un anno, per ottenere dei posti speciali.
"Ciao Jared, sono Chris..."
"Chris.... Chris! Ciao, come stai?"
A Meloni sembró di vederlo quel sorriso, mescolato agli occhi luminosi, che ridevano ancora prima che lui finisse le battute, che a Jared Leto piacevano cosí tanto, come tutto il tempo che raramente avevano trascorso insieme.
Il set di Oz, una serie pluri premiata dove Meloni aveva un ruolo scabroso ed avvincente, era stata l'occasione del loro primo incontro, nel 1999.
Il regista avrebbe voluto inserire nel cast Jared Leto.
Il giorno che arrivó sul set per quello che lui stesso definí come un sopralluogo, la prima cosa che vide fu una scena in presa diretta dove Meloni stava in una lavanderia e si baciava appassionatamente con il co-protagonista Lee Tergesen.
Quale espressione avesse la sua faccia, gliela spiegó poi Chris, dopo lo stop.
"Ciao... e tu chi sei?"
"Ciao... Mi chiamo Jared... Jared Leto..."
"Piacere, Chris Meloni. Accidenti, sarai dei nostri?"
"Cosa...? No... Non lo so ancora..."
"Ehi Lee, vieni, c'é un nuovo ragazzo, te lo presento!" – gridò in direzione del collega biondo.
Tergesen era gentilissimo, gli strinse la mano, poi scherzó con Meloni, dicendogli di mangiarsi una mentina la prossima volta, si presero un po' per i fondelli, poi si abbracciarono, continuando in quella piccola farsa - "Tanto lo so che mi ami..." - "Sí, ma ricordati le mentine, cazzo!" e scoppiarono a ridere.
Jared letteralmente fuggí dagli studi di registrazione, dopo avere letto il copione: non era dei piú delicati, ma Meloni gli lasció il numero di cellulare - "Se ci ripensi... Abbiamo qualche scena insieme?"
"Sí... in una mi riempi di botte..."
"Ah davvero? Naaaa! Come minimo voglio baciarti... ahahah scherzo dai!" - era irresistibile, una vera forza della natura.
Meloni era un attore di talento, pronto ad esperienze lavorative sempre nuove, una decina di anni in piú di Leto, il che lo rendeva ai suoi occhi come un pulcino da difendere.
Gli faceva tenerezza, con quegli occhioni blu, che sgranava spesso davanti alle difficoltá, senza peró trascurare una maliziosa curiositá, che ballava tra seduzione ed innocenza.
"Pensi sul serio che io sia cosí Chris...?"
"Certo, non sbaglio quasi mai..."
Jared cresceva sia come attore che come cantante e non smisero mai di sentirsi o scriversi.
Ebbero un incontro piú incisivo dopo il suo ritorno dal set di Alexander, alla premiere di Los Angeles, dove Chris fu invitato insieme alla moglie.
Lo raggiunse per un aperitivo, parlarono poco, ma l'essenziale venne fuori, prima dallo sguardo di Jared che dalle frasi che gli uscirono a fatica.
"Ho letto le tue email... Come stai piccolo?"
"Chris io sto bene... ma... Mi sto incasinando troppo con lui..."
Lui, era Colin Farrell, che Meloni conosceva poco, ma che non apprezzava molto, inutile raccontare balle - "Sai come la penso, mi hai scritto cose che..."
"Chris io sono perso, non so piú come..."
"Guarda che la vostra storia potrebbe funzionare alla grande, ma se Colin ha certe abitudini, tu corri degli inutili rischi..."
"Ne uscirá, lo aiuteró..."
"E quante volte ti alzerá ancora le mani, prima che ció accada Jared?"
"Non é successo nulla di irreparabile..."
"Tu lo ami, gli perdoni tutto, ma..." - la sua esternazione fu bloccata da una voce, che stava chiamando Jared: era Colin, elegantissimo, un'espressione contrariata appena lo vide con Meloni.
Fecero le presentazioni, ma l’irlandese fu frettoloso e maleducato.
A Chris non importava niente delle formalitá, era solo l'ennesima conferma di ció che sentiva per lui, che stava spezzando il cuore ad un ragazzo che adorava.
Era il 2005, poi più nulla; ritrovarono a New York solo nel 2007.
Jared era a pezzi.
Meloni aveva acquistato un piccolo loft, per ospitare gli amici in cittá, dove, in un appartamento più spazioso, abitava con moglie e figli, sempre affacciato su Central Park, ma in lati diversi.
"Passa... passa da una donna all'altra... e... poi la clinica, ci é mancato poco che morisse..."
"Bevi il caffé... e calmati... Jared fammi un favore, guardati allo specchio: sei un bellissimo ragazzo, anzi, sei un giovane uomo, che merita molto di piú di un ubriacone del genere..."Passarono altri due anni e nell'inverno del 2009, lo consoló ancora per la fine, a suo dire definitiva, della loro relazione.
"Un altro figlio... forse fa sul serio, non ne voglio piú sapere, ma ogni volta che mi chiama... Io non so dirgli di no... come una squallida amante... Mi sento da buttare via..."
Chris notó che Jared dimagriva a vista d'occhio, aveva visto delle foto al festival di Venezia e da settembre, dove il suo volto era giá scarno e sofferente, a dicembre le cose gli apparivano peggiorate.
Quella notte fece l'amore con lui.
Fu qualcosa di inaspettato e disperato.
"Jared... non so cosa tu possa pensare, ma io non ho mai fatto nulla del genere..." - gli sussurrava mentre si baciavano.
"Pensavo che con Lee...."
"Siamo solo amici... Lo amo, é vero, ma non come pensi tu..."
"Lo ami...?"
"Sí... Non posso dire che siamo semplicemente amici, abbiamo condiviso molte cose..."
Jared riprese a baciarlo - "Dio... baci benissimo..." –sussurrò il cantante dei Mars.
A Chris venne quasi da sorridere, Jared sembrava un adolescente, ma sapeva benissimo come rendersi irresistibile, il suo corpo e la sua bravura a letto dilagarono presto, fino a stordirlo, di stupore e piacere.
Nel corso del 2010 non si incontrarono piú, ma si sentivano al telefono, il compleanno di Chris, un saluto occasionale, tra una data e l'altra dei 30stm e poi l'estate ed agosto.
"Ci vediamo al solito posto Jared?"
"Il tuo appartamento? Ce l'hai ancora?"
"Sí... ti aspetto lí questo pomeriggio, hai tempo?"
"Ok... faccio un'intervista e per le sei sono da te, mangiamo insieme?"
"Ovviamente, ti preparo qualcosa, a dopo. Grazie Jared, ciao..."
Fu puntuale, come sempre.
Meloni aprí con un cucchiaio di legno in mano ed un grembiule con delle scritte oscene.
"Eccoti qui, finalmente!"
"Ciao Chris, cazzo é una vita!"
Gli voló tra le braccia, lui lo strinse forte, facendolo girare un paio di volte, dopo averlo sollevato.
"Quanto pesi, una piuma!?"
"Sessanta chili..." - rispose fissandolo sorridente.
"Guarda che ti metto sulla bilancia...! Ora ti faró un cazziatone memorabile ahahah..."
"No ... no guarda che sto bene, anche tu stai alla grande, sempre un bellissimo uomo... di cinquant'anni... sí sí aahhaha"
"E smettila di ricordarmelo..." - si tolse il "...cencio da cucina, é anche macchiato... Sú torna qui..."e lo abbracció nuovamente.
"Sono ingrassato, non ho più gli addominali che ti piacevano tanto..." - indossava una camicia comoda.
"Ma che cazzo dici?... É solo... come si dice? Stomaco?!" - e la sollevó curioso.
"No, é una splendida pancia, voglio dormirci sopra tutta la notte... rassicurante, che splendore, bella tesa aahahha... la adoro ..." - "Io adoro te Jared... Mi sei mancato..." - gli passó le dita tra i capelli e lo bació.
Jared quasi tremava, ma era davvero felice di essere lí con lui.
"Siamo stati un anno senza vederci... e senza fare l'amore, ma sembra ieri Chris..."
"Sí, sembra ieri... Potevamo sforzarci un pochino, siamo stati bene... un anno fa!" – e sorrise.
"Il concerto é lunedí sera... Possiamo stare insieme almeno fino a domani mattina?"
"Sí Jared... quello che vuoi... Vieni, beviamo qualcosa, poi si mangia e guarda che non dovrai lasciare niente..."
"Ok, ti seguo... Come sta tua moglie?"
"Bene, ti saluta e ti manda un bacio."
"Cazzo, ma é sempre cosí... Lei ti lascia libero, vorrei avere anch'io una persona che mi ama in questo modo..."
"Lei é sincera. Sa che sono qui, sa quanto io la ami e tu sai quanto sia grande il mio amore per lei e per i nostri figli."
"Ma lei sa anche... di noi? Cioé..."
"Non lo sa. Non ne abbiamo mai parlato."
"Siete una coppia fantastica, sará per questo che durate cosí tanto... Lei non aveva quell'amico?"
"Era solo una cotta, non hanno neppure iniziato una relazione."
"E tu non hai... Non ti sei arrabbiato...?"
"Posso impedire a qualcuno di innamorarsi di un altro? Se avessi potuto, ti avrei impedito di innamorarti di un grandissimo stronzo, non credi Jared?"
"Hai ragione Chris...." - abbassó gli occhi.
"A proposito Jared..."
"No, non voglio parlarne adesso, scusami Chris ..."
"Veramente ti volevo soltanto dire che Alicja Curus é qui in cittá per girare un film. Con bimbo e tata al seguito."
"Capisco... Non la conosco, non di persona... Non me ne frega niente..."
"Potrebbe arrivare anche lui."
"Sí... ok Chris... mangiamo?"
"Va bene, come vuoi tu piccolo..."
"Mi piace... quando mi chiami piccolo... Lo facevi anche mille anni fa..." - rise piano prendendo delle patatine fritte, con una salsa messicana.
"Prosecco italiano va bene?"
"Favoloso... tu sei un po' italiano vero?"
"Sí, lo sono... Facciamo un brindisi? A noi due e... basta..." - "A noi due. E basta."
Enormi vetrate si affacciavano su Central Park: una meraviglia.
Nel buio della camera, erano nudi abbracciati sul letto, ad ammirare il panorama sotto di loro. Era una visione strana e particolare.
La luce azzurrina creava un riverbero dolce, come le carezze di Chris sulla schiena di Jared, che cingeva quella pancia che tanto gli piaceva.
Ci distribuiva piccoli baci, i suoi capelli facevano un solletico lieve - "Ma sai che sei uno schianto biondo?"
"Mi prendi in giro... ringrazia che non mi sono fatto fare la cresta..." - rispose sotto voce - "Potevi anche farla... non mi scandalizzo facilmente ahahah..."
Jared strinse un po' di piú - "Vuoi fare l'amore Chris?"
"Sí... ma solo quando ti andrá e solo se ti andrá di farlo davvero... Avanti, dimmi cosa é successo..."
"Come fai...?"
"Cosa...? A capire che é successo qualcosa? So ancora leggere le tue espressioni, ascoltare il tuo respiro... Che si ferma ogni volta che accade qualcosa con quel bastardo..." – replicò con amarezza.
Jared si sollevó dandogli le spalle, sedendosi tra le sue gambe.Meloni lo seguí, abbracciandolo da dietro, prendendogli le mani."Cosa succede Jared...?" - gli sfioró le spalle con un bacio, che gli strinse lo stomaco. Respiró forte.
"Sono... sono volato in New Messico, appena siamo tornati dall'Europa..."
"New Messico Jared...? Oh cazzo..."
"Non potevo... io... senti, mi ha telefonato..."
"E tu sei corso? Cosa ti ha detto?"
"Che... gli mancavo... e che... é in crisi, é stanco..."
"Oddio... Jared, ma quante volte ti ha raccontato queste stronzate?!"
Jared inizió a piangere silenziosamente - "Mi vergogno... mi vergogno da morire..."
"Lascia stare tesoro, non devi, non devi!"
"Colin era disperato..." – sembrò giustificarsi.
"Sai una cosa Jared? Penso che non lo fosse abbastanza per non scoparti..."
"Era inevitabile... anche quando mi scopa io sono..."
"Tu sei cosa? Perché sei qui adesso?"
"Gli ho detto che erano solo bugie... che intanto non sarebbe servito a farci tornare insieme..."
"Vorrei crederti... vorrei credere che tu ci abbia dato un taglio netto Jared..."
"Mi ha cercato tante volte, tu lo sai, ho sempre detto di no..."
"Sí, ricordo i tuoi resoconti... anche buffi, quando te lo sei ritrovato nel camerino in Germania, giusto? E te la sei data a gambe infilando la prima finestra disponibile... Certo, passi dappertutto..." - risero.
Jared si asciugó il viso - "Vado in bagno un attimo, torno subito Chris..."
"Ok... non vado da nessuna parte."
"Lo so Chris... Tu ci sei sempre stato per me. Grazie."
Lo fece scivolare sino al bordo del letto, inginocchiandosi su di un tappeto pregiato, appoggiando le mani sulle ginocchia di Chris, che inclinó il busto indietro, appoggiando le proprie sulle lenzuola candide, mentre Jared scendeva dall'ombelico al suo sesso, solo con la bocca all'inizio, sino in fondo, tornando alla punta, girando intorno, succhiandolo piano, facendolo godere appieno di ogni sensazione: "Dio Jared... sei..." - ansimando non smetteva di guardarlo, ma senza toccarlo, come gli aveva chiesto un attimo prima di sistemarlo in quel modo.
Jared inizió anche ad accarezzarlo, finché non fu quasi al limite. Si fermó, alzandosi e prendendo la testa di Chris, portandola al proprio ventre: lui infiló la lingua nel suo ombelico questa volta e Jared sentí dei brividi intensi.
Si giró, restando in piedi, cosí che Chris potesse usare il gel che aveva recuperato nella doccia.
Lui gli mordeva i glutei, mentre le dita cercavano di prepararlo al meglio.
Jared gemeva, poi si distese sotto di lui, che lo prese con decisione, ma con estrema cura.
Gli fece l'amore a lungo, poi lo voltò a sè, per guardarlo mentre gli veniva dentro.
Il cuore di Meloni era come un tuono nel suo petto. Prese un asciugamano e tamponó anche Jared, madido di sudore ed in lacrime per la gioia di averlo sentito cosí tanto.
Glielo disse, era appagato e pronto a rifarlo verso il mattino.
"Piccolo ragazzo... tu sei il mio piccolo ragazzo... e ti amo."
"Ne avevi bisogno anche tu...?"
"Bisogno di fare l'amore con te Jared....? Sí... ci ho pensato spesso, ma poi non credevo fosse giusto approfittare della tua vulnerabilitá..."
"Non voglio piú esserlo Chris... è devastante..."
"Lo vedo... Lui tornerá all'attacco, ora che dice di essere in crisi... cazzo, abbiamo appena fatto l'amore e sono qui a parlarti di quello stronzo..."
"É solo un mio problema..."
"Meno male che capisci che é un problema Jared..."
"Avresti lasciato tua moglie per me?" - lo domandó rannicchiandosi di piú sotto il suo braccio - "´Sí, tu sai come la penso. Niente amanti, niente doppie vite."
"Io... io non potrei mai distruggere una famiglia come la tua..."
"Per il nostro amore lo avrei fatto, avrei spiegato ai miei figli cosa mi stava succedendo e mia moglie avrebbe capito, te lo posso assicurare. Certo non avrei potuto risparmiare sofferenza a tutti, anche a te."
"Tu mi ami... ami anche Lee..."
"Lee é la tua fissazione Jared..." - sorrise, il suo tono era paterno, amichevole - "Con Lee non ci vado a letto, credevo fosse chiaro..."
"Tu lo baci...?"
"Sí, sai anche questo, tu sai tutto di me Jared... Ci piace baciarci, é vero, succede, ma mica ci passiamo le giornate..."
"Non lo sopporterei se tu ed io avessimo una storia."
"Lo so perfettamente e non lo avrei mai piú fatto se avessimo avuto una relazione seria."
"Ok. A me basta saperlo..."
"Ora lo sai. Posso fare qualcosa d'altro per lei mr Leto?"
"No Mr Meloni, a posto cosí aahhaah..."
"Dio, che bello sentirti ridere... vederti... ridere..." - lo fissó, poi un bacio, un altro, le dita che stringevano i capezzoli del giovane attore, la sua lingua che si aggiunse, esaltandolo in mugolii eccitanti, e poi giú, mentre la mano stringeva la base del sesso di Jared, pronto per la bocca avida di Chris, che era altrettanto bravo a portarlo ad un orgasmo profondo.
Dilagó, fu splendido - "Scusami Chris... é da tanto che..."
"Pensavo che in New Messico..."
"Mi ha solo scopato... non volevo altro..."
"Ma cosa dici Jared...?"
"In auto, come una puttana... Ha abbassato i sedili, aveva bevuto poco, ma era lo stesso sú di giri... Il suo fiato era un misto di tequila e rum... è stato assurdo ed umiliante."
"Mi dispiace Jared."
"Eccoli qui... GT, sono quattro per tua figlia e tre amiche o due piú la mamma oppure una, con le mamme ahahah... Ed un pass solo per te..."
"Grazie, manderai in visibilio Sophia.."
Erano al tavolo della colazione: Jared la consumó in allegria e con appetito.
Meloni era soddisfatto per come lo vedeva, sembrava sereno.
"É merito tuo... Sto bene insieme a te, qui, in giro, a letto... Ti voglio bene Chris."
"Te ne voglio anch'io tesoro."
"Facciamo due passi nel parco?"
"Va bene, é presto, ci saremo noi, i poliziotti a cavallo, qualche barbone ubriaco..."
"Che meraviglia Chris ahhahah..."
Una giornata di sole li accolse, la loro notorietá celata solo da occhiali scuri ed il classico berretto NY, che Chris gli aveva regalato.
Allacció al polso di Jared anche un bracciale in oro bianco, sottile e raffinato, una frase incisa "Fight for your love", che a Leto piacque molto.
"Non dovevi disturbarti Chris..."
"É il minimo... Cerca di non dimenticarlo, ma la storia d'amore di cui parlo deve ancora arrivare nella tua vita Jared..."
"Posso dirti una cosa Chris?"
"Ti ascolto, vieni sediamoci, c'é una panchina che sembra pulita..." - sorrise.
"Ok... É molto semplice... é ció che penso di noi, anche dopo questa notte insieme e... questo giorno, per tutto quello che sento... Vorrei solo vederti, quando ci sará possibile, vorrei che tu esistessi nella mia vita... Ti amo Chris, ti amo ed amo ogni cosa di te, dai tuoi occhi alle tue mani, alla tua pancia..." - rise divertito - "Cazzo l'adoro, pesavo stanotte?" - "No... ci hai dormito sopra, mi avevi avvertito, di cosa posso lamentarmi?"
"Spero di nulla... Non saró mai una minaccia per la tua famiglia. Amo anche i tuoi figli e tua moglie..."
"Anche noi ti vogliamo bene davvero, puoi considerarci la tua seconda famiglia, dopo Shannon e tua madre... Ed io ti amo Jared... Ti amo con tutto me stesso."
Si commosse, togliendosi i rayban, accarezzando le guance arrossate di Jared, poi lo bació, incurante del resto del mondo, anche se, in apparenza, non c'era nessuno.
Si alzarono, avviandosi verso degli scalini che scendevano verso una grande fontana, dalla quale salivano voci e risate.
Alle balaustre era appoggiato un uomo, con una felpa gialla, con scritte nere ed il cappuccio alzato sulla testa, che abbassó con la mano sinistra. Li stava osservando da quando si erano seduti, ma loro se ne resero conto solo in quel momento, avvicinandosi.
Jared schiuse le labbra, sfilando gli occhiali lentamente.
Chris gli stava raccontando un aneddoto su Oz e si bloccó, vedendo la strana espressione di Leto - "Jared...? Ma cosa ti prende?" - lo chiese, per poi girarsi a vedere cosa avesse visto.
Era Colin Farrell.
Ormai era a tre passi da loro: scese un gelido silenzio, lui sembrava impietrito, mentre il colorito di Jared si spense.
"Colin! Colin dobbiamo andare!" - Una voce femminile ed acuta, li scosse: Farrell ebbe un sussulto, mentre una donna stava arrivando, con in braccio un bimbo: Alicja Curus, la compagna di Colin, con Henry, di pochi mesi.
"Salve... Jared... Jared Leto? Sapevo che eri in cittá, piacere di conoscerti..." – disse lei tranquillamente.
"Ciao... Sí, ho un concerto..." - replicó, senza neppure sapere da dove gli uscisse la voce e la luciditá per dire qualcosa di sensato.
"E lei ... non é Chris Meloni? La seguo sempre..." – aggiunse rivolgendosi a Chris.
"Sí sono io, come state? Bello il vostro bambino. Ciao Colin, tu ed io ci conosciamo giá, ma é passato molto tempo."
Farrell non aveva mai smesso di fissare Jared; Alicja se ne rese conto e sembró la piú imbarazzata a quel punto, anche se non capiva davvero cosa stesse succedendo.
Meloni pensó che se non sapeva del video porno girato da Colin, perché non curiosava nel gossip on line, di sicuro non conosceva la storia del compagno con Jared Leto, ovviamente fu una riflessione sarcastica. Ne rise tra sé, poi decise di troncare quella pantomima: "Dobbiamo andare, Jared ha le prove ed io gli faccio da guardia del corpo." - sorrise, strizzando l'occhio destro, con un'aria da canaglia, come gli disse dopo lo stesso Jared.
"Mio Dio... tutto mi sarei aspettato, ma trovarmi l'allegra famigliola a Central Park questo no..."
"Scommetto che tra poco di telefonerá Jared..."
"Figurati..." ribattè stranito, ma Meloni aveva ragione.
Il cellulare di Jared stava vibrando. Erano rientrati nel loft: Jared abbassó le tapparelle, poi chiese a Chris di fare una doccia insieme.
Si stavano asciugando a vicenda, quando il v-berry di Jared riprese ad illuminarsi con insistenza.
"Non rispondi...?" – domandò Meloni esitante.
"Avevi ragione, é lui. No Chris. Non questa volta, non piú. Vuoi fare l'amore con me?"
"É ancora mattino... tu mantieni sempre le tue promesse, vero Jared?"
"Vero."
Bació il suo sorriso, ancora una volta.
THE E N D
CHRIS MELONI
JARED LETO
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