Capitolo n. 69 - sunrise
“Ti senti un bastardo come me, Colin?”
La voce di Kevin investì la schiena dell’attore, raggelando i suoi movimenti, nel selezionare una bevanda calda per entrambi.
Si voltò, accigliato – “Non è questo il momento, accidenti Kevin!”
“E quando sarà il momento per dire loro la verità, eh?!”
Farrell inspirò, mutando il proprio tono.
“Kevin ascoltami … L’ultima cosa che voglio è litigare con Jared, ma anche con te, credimi.” – affermò deciso.
“E’ … è un peso insopportabile, soprattutto dopo quello che è successo a Jared …” – e nel dirlo si commosse.
Colin lo abbracciò, quasi istintivamente.
Quando tornarono in camera, videro Shan sul letto di Jared, avvinghiato a lui, consumato dall’angoscia, la stessa che leggevano sul viso contratto di Glam.
Lui se ne stava seduto in poltrona, dove Shannon avrebbe vegliato il fratello, lo confermò anche a Colin.
“Io resto qui … Lula è a villa Rice, con Josh, July ed Owen …”
“Ok Shan …” – disse mesto Kevin.
“Si è addormentato?” – domandò Colin, vedendo una nuova flebo attaccata a Jared.
Shan annuì.
“Ogni tanto trema … il medico dice che è per lo shock … ecco vedi.”
Geffen si rialzò, fissando quelle brevi convulsioni.
“Jared …” – mormorò, per poi uscire, sentendosi soffocare.
“Vado con lui … ci aggiorniamo …” – “Va bene Kevin … sai dove trovarci.” – replicò Colin, prendendo una sedia.
“Se vuoi andare a mangiare qualcosa Shan, io da qui non mi muovo, lo sai.”
“Sono a posto … e penso che se lo avessi avvisato …”
“Ci stiamo dando tutti delle colpe, che Jared definisce assurde … e forse ha ragione … non credi Shan?”
“Non lo so Colin … continuo a tormentarmi su ciò che poteva accadergli, al peggio insomma …”
“E’ difficile non farlo … lo so perfettamente.” – e prendendo il polso sinistro di Jared, vi posò un bacio ed una lacrima.
“Hai avvisato gli altri Kevin?”
Geffen stava guidando verso casa.
“Sì … Comunque Steven li aveva già tranquillizzati.”
“E’ un’ottima persona … Dovremo rimandare di qualche giorno il viaggio ad Haiti.”
“Per … per quando era stabilito?”
“La settimana prossima, dopo il compleanno di Isotta. Jared e Colin volevano aggregarsi, più Colin che … Te l’ho spiegato …” – e si immerse in mille pensieri.
“Certo daddy … temo non sia il momento giusto per un altro bimbo per loro …” – disse timidamente.
Erano arrivati.
Geffen sbuffò – “Che periodo … Questa poi non ci voleva …”
“Jared comunque se l’è cavata … Sta facendo coraggio a tutti …” – e sorrise.
“In effetti … è incredibile, lui è … è fatto così …” – e strizzò le palpebre, imprigionando un pianto imminente.
“E tu lo ami, vero Glam?” – gli chiese senza alcun astio.
Geffen lo fissò.
“Io … io provo tanto amore per voi due Kevin, non te l’ho mai nascosto.”
“Non ne voglio fare una gara daddy, però …”
“Tesoro sono a pezzi … Parleremo di questo appena mi passerà l’emicrania.” – disse piano.
Kevin si rifugiò nel suo abbraccio, provando l’impulso di fare chiarezza tra loro, ma il timore di perderlo era totale.
“Mangiane ancora uno Jared …”
“Glam non ci riesco … troppi sali ed integratori stanotte, guarda che livido …” – e gli indicò l’incavo del braccio.
Geffen si era seduto sul letto, al suo fianco, custodendolo e passandogli quei dolci saporiti.
Jared chinò il volto, girandolo poi di poco, per scrutare l’espressione triste dell’avvocato – “Che c’è Glam …?” – sussurrò sorridendo a metà.
“Pensavo …”
“A cosa?” – chiese vivace.
“A … a questo mondo senza di te … E mi è sembrato impossibile …”
“Non vi libererete facilmente di me mr Geffen!” – e rise solare.
“Stai meglio …” – constatò Glam.
“Mi sento molto coccolato … ma mi mancano i bambini, Steven dice che stasera torno all’ovile, però …”
“Qualcosa ti preoccupa Jared?”
“Mi … mi sono spaventato Glam … Voglio negarlo, ma questa città è pericolosa.”
“Ho fatto preparare un hummer blindato per te, qui ci sono le chiavi, tieni.”
Jared lo guardò stupito – “Ma scherzi Glam? Io manco ci so salire!! Ahahah”
“Imparerai!”
“E poi casco e sarà come averle prese da quei teppisti!” – e si rannicchiò sul suo petto spazioso.
Geffen lo baciò tra i capelli – “Ti voglio bene Jay … e tu userai l’hummer, che tu lo voglia o no.”
Il portachiavi con il logo dei Mars luccicava tra le dita di Jared.
Gli piaceva, ma continuava ad essere perplesso: non si accorse dei passi, che si stavano avvicinando, ma quando li vide entrare, fu felice di vederli.
“Sam, Dean … ciao come state?”
“Ciao Jared, noi bene e tu?” – domandò Sam, posando sul comodino una scatola rossa.
“Ammaccato, ma vivo … cosa c’è lì?”
“Cioccolatini ripieni …” – disse Dean, accomodandosi con il suo ragazzo.
“Wow … Li dividiamo?”
“Solo uno …” – replicò Sam – “Li ho fatti ieri sera … spero ti piacciano.”
“Ne scelgo due, solo per golosità, non ho neppure finito la colazione … Dio che buoni … celestiali …”
“Grazie …” – ed il pasticcere arrossì.
Dean gli diede un bacio sulla tempia, bisbigliandogli un “Ti amo Sammy” che non poteva rimandare.
Jared sorrise, trovando che fossero molto teneri.
Lo raccontò a Colin, poche ore dopo.
Scott aveva firmato le dimissioni, raccomandando riposo.
“Almeno tre giorni e poi torni per un controllo, ok Jared?”
“Ok … mi sento debole …”
“Il tuo fisico ha avuto come un collasso, per la forte emozione. Ti riprenderai presto.”
“Lo spero.” – e si appese a Colin, che non aveva mai smesso di accarezzarlo, mentre lo vestiva e prima ancora durante una doccia, dove gli fece anche la barba.
Robert e Jude li stavano aspettando sul fuori strada di Shan, già al volante.
“Ehi chi si vede … ciao ragazzi …”
“Ciao Jared, aspetta ti aiuto.” – disse Robert prendendo la sua borsa da viaggio.
Law quasi sorvegliava le espressioni di Colin, percependo in lui un imbarazzo, che perdurava da giorni.
Shan si avviò appena furono tutti con le cinture allacciate.
“E Camy, Jude?”
“E’ da voi Jared …”
“Voglio fare indigestione dei nostri cuccioli …” – e si abbandonò a Colin, che inforcò gli occhiali scuri, tenendolo stretto a sé.
“Allora ne parliamo adesso Colin o facciamo finta di niente?”
“Jude, ma …?”
“Se mi dici che sei ok … io sono anche disposto a crederti.”
Farrell riorganizzò la sua scarsa capacità di mentirgli e provò a glissare, sprofondando nel chester della biblioteca, dove si erano come appartati.
“Sono sconvolto per l’incidente di Jay.”
“Capisco, ma non è prendendoti delle responsabilità inesistenti, che lo aiuterai a superare questa crisi: Jared è provato pesantemente, non si regge nemmeno in piedi.”
“Le responsabilità …” – e rise amaro.
“Ti ho sentito parlarne con Rob e …” – “Jared poteva morire!” – gridò piano.
Law lo abbracciò – “Ma è stato fortunato e noi più di lui … so che moriresti senza di lui.”
“Le nostre anime camminano senza mai lasciarsi, da quando siamo insieme Jude … Abbiamo avuto dei periodi tremendi, ma ci siamo ritrovati, anche quando non c’erano i nostri piccoli …”
“Jared non sta con te perché avete dei figli: lui ti ama Colin.” – disse con fermezza.
“Mi ha perdonato quando chiunque mi avrebbe distrutto …”
“Allora smettetela di farvi del male e provate a voltare pagina, trovando la vostra felicità. Definitivamente.”
Nessun commento:
Posta un commento