One shot – Shared
Dedico questa one shot a Giuliana e Daniela, che mi hanno istigata ;)
Pov Jared Leto
Fisso il vuoto da circa un’ora.
Odio la staticità, del tempo, delle cose, delle persone.
Delle emozioni.
So di averlo ferito.
Lo so perché ora, dopo l’ultimo viaggio a New York, tra me e Shannon tutto è cambiato.
Ci siamo detti cose orribili, sì orribili.
Così orribili, che adesso, ogni volta che lo cerco, sembra farmi pesare anche le parole di una risposta.
Ho freddo senza il suo sorriso.
Shan è l’unico uomo, che abbia mantenuto le promesse che mi faceva.
Nessuno ci è riuscito e, probabilmente, avrà ragione anche adesso, che lui è tornato.
Dire che mio fratello Shan lo odia è quello che si definisce un eufemismo.
Colin, però, io lo amo da una vita, quella che lui ha rovinato così tante e troppe volte, che Shan mi avrebbe ucciso se l’avessi anche solo salutato per strada: me lo aveva giurato e quando gli ho detto che gli avrei dato l’ennesima possibilità, è stato il giorno peggiore della nostra vita.
Avevamo appena fatto l’amore … sì, l’amore.
Occorre fare un passo indietro, prima di cadere in questo baratro.
Pov Shannon Leto.
Las Vegas, 31 dicembre 2010.
La Hurricane night: il tema per la serata più pazza dell’anno era stata una scelta quasi obbligata.
Jared voleva divertirsi, soprattutto dopo le feste di un Natale piuttosto tristi.
Aveva deciso di trascorrerle insieme a me ed a nostra madre: era triste per quello stronzo.
Lui torna ed i nostri giorni sono ripiombati in un incubo, anche se da quel maledetto giorno, Jared ha spesso stampato sul volto, il suo bellissimo volto, un sorriso estatico ad ogni sua telefonata, ad ogni sms, a quei fottutissimi mazzi di rose rosse o gigli bianchi, che Farrell gli fa trovare quando rientriamo a Los Angeles.
Per il suo compleanno il bastardo non ce l’ha fatta.
Ho esultato, fiondandomi a rimarcare le critiche, sputando sulle buone intenzioni di Colin, ma quando ho ritrovato Jared in lacrime davanti al pc, collegato via web cam con lui, mi ha spezzato il cuore.
La festa dopo lo show è stato un delirio di bicchieri di champagne e vodka, poco cibo, troppe risate, fino a ritrovarci nella suite di Jared, che non voleva saperne di andare a dormire.
Voleva mandarlo al diavolo ed io rincaravo la dose, incitandolo a non desistere, sussurrandogli all’orecchio, avvinghiati sul letto, che ero io l’unico che lo avrebbe sempre portato un passo avanti a sé stesso, proteggendolo, accudendolo, amandolo oltre ogni limite.
Così lo superammo, quel limite.
Al nostro risveglio, ci rendemmo conto, che non esisteva possibilità di ritorno.
Pov Jared Leto.
Scivolai sulla moquette, schivando per miracolo una bottiglia vuota di Dom Perignon.
Sentivo qualcosa di caldo scivolarmi tra le cosce, un rivolo vischioso.
Strofinai le palpebre, le mie dita sapevano di sesso, tutto sapeva di sesso.
Shan si svegliò, afferrandomi il polso sinistro, rimettendomi sul letto, come se fossi un manichino, aprendomi le gambe, per penetrarmi, bollente e forte.
Il suo palmo destro mi chiuse la bocca, schiusasi in un urlo, poi la sua lingua mi invase, dolce, insistente.
Spingeva e godeva ad ogni centimetro dentro di me: “Shan … quante … quante volte lo abbiamo fatto …”
Forse era stupido chiederglielo.
Eppure io mi sentivo devastato ed appagato come mai era accaduto prima, neppure con …
Colin … dovevo chiamarlo, dovevo dirglielo.
E lui non c’era, troppo impegnato in famiglia per trovare il tempo per me, nonostante molte garanzie, ma era ottobre, era d’autunno ed a New York tutto sembra magico in quella stagione.
Anche gli apparenti inganni.
Pov Shannon Leto
Il suo sapore nella gola, per ore, per giorni.
Jared era l’essere meraviglioso che pensavo, anche tra le lenzuola.
Mi aveva spinto ad andare in Messico con Antoine, ma scoparmelo tutte le sere non me lo toglieva dalla testa.
Ora capivo l’ossessione di Farrell, nel rivolerlo nella propria vita.
Gli aveva promesso un anno di fedeltà assoluta, una condizione che Jared gli impose quasi per gioco o semplicemente per metterlo alla prova e quello lo aveva assecondato.
Avrebbe scalato anche l’Everest in ginocchio per mio fratello.
Ed io strisciando …
Pur di rivedere la sua gioia, sporcata da qualcosa di immenso: il nostro amore, che non sarebbe bastato mai.
Nostra madre ci disse a Natale che i nostri padri sono due uomini differenti, due amori sbagliati, ma per noi una rivelazione quasi assurda.
Forse è stata la molla, che ha fatto scattare ciò che avevamo sempre custodito nei nostri più intimi pensieri o forse doveva semplicemente accadere, tra noi.
L’amore carnale.
Eravamo fratellastri, sì, ma senza vincoli di parentela biologica: quella ricerca sul web, padri diversi, incesto …
Dovevo essere impazzito, ma per Jared ero disposto a questo ed ad altro.
A tutto.
Milano, 17 giugno 2011 – Pov Jared Leto.
Ora tu rifuggi i miei abbracci Shan, non riuscendo ad essere felice davvero per me.
Sto da cani, ma il pubblico non merita certe scenate, come a Parigi, per strada, quando non mi hai dato la possibilità di spiegarti i progetti per le vacanze.
Le mie con Colin, le tue con chi cazzo ti pare … ecco cosa mi fai dire, sbottando, livido di rabbia per la tua testardaggine.
Lasci il palco, scostando malamente i fan.
C’è un casino immenso, come il vuoto tra noi, adesso, Shan.
Una settimana ad agosto con Colin ed i suoi figli.
Finalmente.
Mi hai urlato che io sono quello sbagliato, il malato, l’immaturo, l’idiota che non ti troverà, quando quel pezzo di …
Quando lui mi rispedirà al mittente, deluso ed amareggiato per l’ennesimo sbaglio, i tradimenti, le botte …
Non me ne frega niente.
L’ho gridato talmente forte in camerino, che durante lo show la mia voce è andata a puttane.
Eppure io sono terribilmente sereno.
Come sia possibile senza i tuoi battiti, mescolati ai miei, non posso saperlo …
Ti amo da morire Shan, ma quello che deve dire basta è lo stesso che ha iniziato questo disastro: ed ha il mio nome, il mio dannatissimo nome: Jared Joseph Leto … tuo fratello Shan.
Per sempre.
THE END
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