sabato 18 maggio 2013

ZEN - CAPITOLO N. 115


Capitolo n. 115  -  zen


“Se capitasse qualcosa, essere da solo con lui …”
“Daddy, ma”
“E’ nostro figlio, lo affido a te ed a Tim, ora però”
“Daddy dove stai andando?” – Kevin era sul punto di scoppiare a piangere, nascosto in una camera, distante dal centro della casa, dove tutti si erano riuniti a tavola per il pranzo.
Geffen gli aveva chiesto di rispondere alla sua telefonata in quel modo.

“Tesoro chiamerò ogni giorno”
“No, non lo farai questa volta … Lo sento, non so perché … Che diavolo è successo Glam?!”
“Ho davvero bisogno di fare una vacanza in solitudine, ma dovrai spiegare a Lula che non l’ho portato insieme a me per le ragioni, che ti ho spiegato”
“E cosa dovrebbe succederti? E dove?? In un luogo pericoloso se non vuoi averlo con te … Mio Dio …”
“Assolutamente no, è un posto splendido, dove me ne starò in pace per … Per qualche settimana” – deglutì a vuoto.
In realtà non sapeva per quanto tempo sarebbe stato via dalla California.
La destinazione, invece, l’aveva decisa da un pezzo.

“Daddy io … Io farò ciò che mi chiedi, ma giura, GIURAMI SU LULA, che non ci stai lasciando!” – chiese gridando piano.
Geffen prese un respiro – “Sì … Te lo giuro sul nostro Lula … Io vi amo, più della mia vita. Ciao Kevin”
Riattaccò.

Tim stava arrivando dal fondo del corridoio.
“Kevin … Sei sparito …” – disse turbato.
“No cucciolo io … Io sono qui” – e lo strinse forte, nonostante le costole gli facessero male.
“Kevin …”
“Dobbiamo prenderci cura di Lula … Glam starà via per un po’”
“Via …? Dove?”
“Non me l’ha voluto dire, ma non si sentiva abbastanza sicuro, per farsi accompagnare da lui, come al solito … Devo dirglielo … a soldino …”
“Sicuro di cosa?”
“Della … della sua salute … Mi ha detto che se si fosse sentito male, Lula poteva ritrovarsi in difficoltà … Una cosa del ge genere” – balbettò agitato.
“Vieni sediamoci … Ti prendo dell’acqua, adesso calmati.”
“Ci sono solo due persone, che l’hanno ridotto in questo modo …”
“Lo immagino Kevin: parli di Jared e Robert, giusto?”
Il bassista annuì tremando.

Si palesò improvviso anche Colin, che li stava cercando.
“Ragazzi ma allora ci siete … Kevin cos’hai non stai bene?” – domandò preoccupato.
“No … No è che non sono abituato a questo affare … mi soffoca …”
“Lo vedo, chiamo Scott?”
“Ti ringrazio, ma … è passata, va meglio” – ed abbozzò un sorriso strano.
“Ok … A proposito che fine ha fatto Glam? E’ quasi pronto di là”
“Mi ha avvisato che non sarebbe rientrato, aveva da fare … ecco …”
“Mangeremo anche la sua parte” – Farrell rise – “Su andiamo, ti aiuto” – e lo sollevò, con l’ausilio di Tim.


Chris si fermò, grattandosi la nuca, poi estrasse da una tasca dei jeans una lettera.
“E’ per te … Hugh mi ha detto di scrivere quello che sono disposto a fare per noi … Perché gli ho detto che siamo un’unica persona, nel senso che” – si ossigenò arrossendo – “che io sono l’involucro e tu l’anima della nostra coppia”
“Quindi tu potresti essere sostituito?” – domandò serio.
“Sì … non ho molto valore, infatti”
“Stai dicendo un’enorme stronzata Chris”
“Non saremmo arrivati a questo punto, se non fosse così, Tommy”
“Anche le cose rotte nel modo peggiore, possono essere riparate … da mani capaci”
“Senza lividi?” – poi vide che erano scomparsi dai polsi di Tom.
Chris li baciò, con tenerezza – “So che non dovrei essere neppure qui, che ho disatteso la tua richiesta, ma starti lontano è come sentirsi spento, inutile, so che comprendi il mio disagio, tu l’hai sempre fatto ed io vorrei imparare a fare altrettanto Tom”
“Io … Io amo come facciamo … sesso”
“Lo so, lo sento in ogni tuo muscolo Tommy …” – replicò esitante.
“Mi fai sentire tuo ed io non chiedo di meglio, però a volte vai oltre, non tieni a freno la tua … energia fisica, il tuo modo di dominare le situazioni, ma io non sono un delinquente in fuga, da placcare ed ammanettare, senza alcun riguardo.”
“Me ne rendo conto, ma soltanto dopo … In quei … quei frangenti è la passione, il sentirmi dentro di te, al sicuro … Sei il mondo dove non ho paura Tommy, mentre là fuori, ne ho parecchia, non lo ammetterei nemmeno sotto tortura davanti ai colleghi, però è così e … e me ne vergogno”
“Adesso, però, lo stai dicendo a me” – sorrise tiepido.
“Perché so che non ne riderai”
“E tu credi che i tuoi soci siano tanto coraggiosi e spavaldi? No, dimmelo, per me se la fanno sotto come e più di te!”
“Forse … Non voglio manco saperlo, sai cosa cambierebbe? Ad ogni azione potrei morire e non vederti più, anche se rimarrei al tuo fianco sempre” – sorrise con quel candore, che lo distingueva dalla massa, tutta uguale per Tom, che si era innamorato di lui e di nessun altro.
“Come un angelo custode?”
“Sì Tommy … Come fa Lula, con … Glam” – e ringhiò buffamente sul finale.
Tom rise sonoro.
“Come sei bello … Hai due spicchi di cielo al posto degli occhi Tommy” – disse ispirato e limpido.
Il terapista trattenne a stento una lacrima – “E’ … è quando fai così, che io mi dimentico tutti i nostri … casini Chris”
“E’ troppo presto vero?”
“Infatti, ma … Ma sei sulla strada giusta, anche se hai fatto una sola seduta con Laurie …”
“Prometto bene, quindi”
“Certo Chris … Tu sei il mio eroe …”
“Più di Geffen? Lui si che non ha alcun timore”
“A me non sembra, ma per te è un rivale? Stai equivocando, sai?”
“Può darsi … Eppure lui è ciò che vorrei essere io, sicuro, presente a sé stesso …”
“Glam Geffen è una persona fragile, incompiuta, fa solo pasticci, ma risolve ed aiuta, non vi sono dubbi, è un amico impagabile, ma come compagno temo sia un disastro, da quel poco a cui ho assistito, Chris.” – replicò convinto.
“Quindi sia io che lui siamo … irrecuperabili?”
“Mi auguro di no, ma solo per te, visto che Glam non rappresenta niente di più che un conoscente. Fine della storia.” – sorrise.
“Ok, io ti credo, ho fiducia, anche se sono geloso e sto da cani”
“Lo vedo … In ogni caso ti chiedo di rivederci a casa tra due settimane, Chris”
“Sì, farò come chiedi, te lo devo, sino in fondo, ma … Ma almeno un bacio, per salutarci … Pretendo l’impossibile Tom?”
Lui esitò, poi gli diede un bacio carico di dolcezza.
Chris lo avvolse, con cura, facendo la massima attenzione, cullandolo quasi e trasformando quel contatto in ciò di più profondo potesse condividere insieme al suo Tommy.
Le reciproche pulsazioni andarono a miscelarsi, in un suono armonioso.
Continuarono a baciarsi ed il tempo sembrò un dettaglio senza importanza.


“Kevin ti ho portato della macedonia con gelato … Permesso”
Jared gli sorrise, mentre avanzava verso di lui, steso sul letto, con Tim al proprio fianco.
“E’ per due, ovviamente” – precisò il cantante.
“Grazie” – disse il giovane, garbato, ma distante.
Leto avrebbe voluto rimanere da solo con Kevin e lui l’aveva capito, ma la loro confidenza lo aveva sempre infastidito, mentre accettava di buon grado quella che il compagno aveva con Farrell.

“Jared ascolta … Tanto lo verrai a sapere ed io, a mia volta, ho bisogno di chiarezza.”
“Che succede?”
“Si tratta di Glam …” – poi sorrise tirato – “Solo qualche giorno fa dicevo a tuo marito che le cose andavano migliorando, nella nostra famiglia, nonostante questo periodo orrendo … La malattia di Robert, la tua salute precaria, l’aggressione che ho subito io … Insomma le tragedie ci fanno ritrovare, confrontare se vuoi, ma consolidano ciò che siamo e cioè un nucleo, solido quando necessario”
“Sì Kevin, non posso che confermare le tue impressioni, però …”
“Però Glam è di nuovo caduto in una crisi totale e non so chi ne sia il responsabile” – e lo fissò.
“Francamente non so di che parli” – replicò più aspro.
“Tu hai reagito male alla gravidanza di Pam, ad esempio …”
“Non posso negarlo, ma poi, con Glam, tutto si è sistemato … Abbiamo parlato e giusto stamani” – poi si interruppe.
Colin era appena entrato, per vedere come stava Kevin.
“Stavo dicendo … Stamani Glam mi ha detto che era felice di avermi qui, quindi non gli davo fastidio”
“Tu non potresti mai dargliene” – precisò con un velato sarcasmo Kevin, osservato sia da Colin che da Tim.
“Dov’è Glam, si può sapere?” – incalzò Leto, nervosamente.
“E’ andato in vacanza, dove non me l’ha detto, però non si è portato Lula e questo per me è grave”
“Lula? Non è che deve averlo sempre con sé quando si sposta o …”
Jared capì che Kevin aveva ragione, quindi non proseguì nel suo dibattere, riflettendo sulla scelta di Geffen.
Farrell sbuffò – “Quando ritroverà un po’ di quiete vedrete che torna, magari prima di quanto immaginiamo”
“Spero tu abbia ragione Colin”
“Lo speriamo tutti, Kevin.”
“E di Robert, cosa mi dite?”
Jared scosse la testa – “Con Jude hanno ricominciato, la loro unione è solida, forse questo ha infranto le aspettative di Glam.”
“Nessuno ha rispetto dei suoi sentimenti”
“Colin per favore andiamocene, non voglio avere diverbi con nessuno, anch’io pretendo la mia fetta di tranquillità e, soprattutto, evitare altri malintesi con te, amore …”
Farrell si strinse nelle spalle, le mani in tasca – “Come vuoi … In ogni caso, se avrai notizie, a me farebbe piacere saperle Kevin, ok?”
“Sì … Mi ha garantito di farsi vivo quotidianamente … Prego sia così. Specialmente per Lula.”



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