Capitolo n. 115 - zen
“Se capitasse
qualcosa, essere da solo con lui …”
“Daddy, ma”
“E’ nostro figlio, lo
affido a te ed a Tim, ora però”
“Daddy dove stai
andando?” – Kevin era sul punto di scoppiare a piangere, nascosto in una
camera, distante dal centro della casa, dove tutti si erano riuniti a tavola
per il pranzo.
Geffen gli aveva
chiesto di rispondere alla sua telefonata in quel modo.
“Tesoro chiamerò ogni
giorno”
“No, non lo farai questa
volta … Lo sento, non so perché … Che diavolo è successo Glam?!”
“Ho davvero bisogno
di fare una vacanza in solitudine, ma dovrai spiegare a Lula che non l’ho
portato insieme a me per le ragioni, che ti ho spiegato”
“E cosa dovrebbe
succederti? E dove?? In un luogo pericoloso se non vuoi averlo con te … Mio Dio
…”
“Assolutamente no, è
un posto splendido, dove me ne starò in pace per … Per qualche settimana” –
deglutì a vuoto.
In realtà non sapeva
per quanto tempo sarebbe stato via dalla California.
La destinazione,
invece, l’aveva decisa da un pezzo.
“Daddy io … Io farò
ciò che mi chiedi, ma giura, GIURAMI SU LULA, che non ci stai lasciando!” –
chiese gridando piano.
Geffen prese un
respiro – “Sì … Te lo giuro sul nostro Lula … Io vi amo, più della mia vita.
Ciao Kevin”
Riattaccò.
Tim stava arrivando
dal fondo del corridoio.
“Kevin … Sei sparito
…” – disse turbato.
“No cucciolo io … Io
sono qui” – e lo strinse forte, nonostante le costole gli facessero male.
“Kevin …”
“Dobbiamo prenderci
cura di Lula … Glam starà via per un po’”
“Via …? Dove?”
“Non me l’ha voluto
dire, ma non si sentiva abbastanza sicuro, per farsi accompagnare da lui, come
al solito … Devo dirglielo … a soldino …”
“Sicuro di cosa?”
“Della … della sua
salute … Mi ha detto che se si fosse sentito male, Lula poteva ritrovarsi in
difficoltà … Una cosa del ge genere” – balbettò agitato.
“Vieni sediamoci … Ti
prendo dell’acqua, adesso calmati.”
“Ci sono solo due
persone, che l’hanno ridotto in questo modo …”
“Lo immagino Kevin:
parli di Jared e Robert, giusto?”
Il bassista annuì
tremando.
Si palesò improvviso
anche Colin, che li stava cercando.
“Ragazzi ma allora ci
siete … Kevin cos’hai non stai bene?” – domandò preoccupato.
“No … No è che non sono
abituato a questo affare … mi soffoca …”
“Lo vedo, chiamo
Scott?”
“Ti ringrazio, ma … è
passata, va meglio” – ed abbozzò un sorriso strano.
“Ok … A proposito che
fine ha fatto Glam? E’ quasi pronto di là”
“Mi ha avvisato che
non sarebbe rientrato, aveva da fare … ecco …”
“Mangeremo anche la
sua parte” – Farrell rise – “Su andiamo, ti aiuto” – e lo sollevò, con
l’ausilio di Tim.
Chris si fermò,
grattandosi la nuca, poi estrasse da una tasca dei jeans una lettera.
“E’ per te … Hugh mi
ha detto di scrivere quello che sono disposto a fare per noi … Perché gli ho
detto che siamo un’unica persona, nel senso che” – si ossigenò arrossendo –
“che io sono l’involucro e tu l’anima della nostra coppia”
“Quindi tu potresti
essere sostituito?” – domandò serio.
“Sì … non ho molto
valore, infatti”
“Stai dicendo
un’enorme stronzata Chris”
“Non saremmo arrivati
a questo punto, se non fosse così, Tommy”
“Anche le cose rotte
nel modo peggiore, possono essere riparate … da mani capaci”
“Senza lividi?” – poi
vide che erano scomparsi dai polsi di Tom.
Chris li baciò, con
tenerezza – “So che non dovrei essere neppure qui, che ho disatteso la tua
richiesta, ma starti lontano è come sentirsi spento, inutile, so che comprendi
il mio disagio, tu l’hai sempre fatto ed io vorrei imparare a fare altrettanto
Tom”
“Io … Io amo come
facciamo … sesso”
“Lo so, lo sento in
ogni tuo muscolo Tommy …” – replicò esitante.
“Mi fai sentire tuo
ed io non chiedo di meglio, però a volte vai oltre, non tieni a freno la tua …
energia fisica, il tuo modo di dominare le situazioni, ma io non sono un
delinquente in fuga, da placcare ed ammanettare, senza alcun riguardo.”
“Me ne rendo conto,
ma soltanto dopo … In quei … quei frangenti è la passione, il sentirmi dentro
di te, al sicuro … Sei il mondo dove non ho paura Tommy, mentre là fuori, ne ho
parecchia, non lo ammetterei nemmeno sotto tortura davanti ai colleghi, però è
così e … e me ne vergogno”
“Adesso, però, lo
stai dicendo a me” – sorrise tiepido.
“Perché so che non ne
riderai”
“E tu credi che i
tuoi soci siano tanto coraggiosi e spavaldi? No, dimmelo, per me se la fanno
sotto come e più di te!”
“Forse … Non voglio
manco saperlo, sai cosa cambierebbe? Ad ogni azione potrei morire e non vederti
più, anche se rimarrei al tuo fianco sempre” – sorrise con quel candore, che lo
distingueva dalla massa, tutta uguale per Tom, che si era innamorato di lui e
di nessun altro.
“Come un angelo
custode?”
“Sì Tommy … Come fa
Lula, con … Glam” – e ringhiò buffamente sul finale.
Tom rise sonoro.
“Come sei bello … Hai
due spicchi di cielo al posto degli occhi Tommy” – disse ispirato e limpido.
Il terapista
trattenne a stento una lacrima – “E’ … è quando fai così, che io mi dimentico
tutti i nostri … casini Chris”
“E’ troppo presto
vero?”
“Infatti, ma … Ma sei
sulla strada giusta, anche se hai fatto una sola seduta con Laurie …”
“Prometto bene,
quindi”
“Certo Chris … Tu sei
il mio eroe …”
“Più di Geffen? Lui
si che non ha alcun timore”
“A me non sembra, ma
per te è un rivale? Stai equivocando, sai?”
“Può darsi … Eppure
lui è ciò che vorrei essere io, sicuro, presente a sé stesso …”
“Glam Geffen è una
persona fragile, incompiuta, fa solo pasticci, ma risolve ed aiuta, non vi sono
dubbi, è un amico impagabile, ma come compagno temo sia un disastro, da quel
poco a cui ho assistito, Chris.” – replicò convinto.
“Quindi sia io che
lui siamo … irrecuperabili?”
“Mi auguro di no, ma
solo per te, visto che Glam non rappresenta niente di più che un conoscente.
Fine della storia.” – sorrise.
“Ok, io ti credo, ho
fiducia, anche se sono geloso e sto da cani”
“Lo vedo … In ogni
caso ti chiedo di rivederci a casa tra due settimane, Chris”
“Sì, farò come
chiedi, te lo devo, sino in fondo, ma … Ma almeno un bacio, per salutarci …
Pretendo l’impossibile Tom?”
Lui esitò, poi gli diede
un bacio carico di dolcezza.
Chris lo avvolse, con
cura, facendo la massima attenzione, cullandolo quasi e trasformando quel
contatto in ciò di più profondo potesse condividere insieme al suo Tommy.
Le reciproche pulsazioni
andarono a miscelarsi, in un suono armonioso.
Continuarono a
baciarsi ed il tempo sembrò un dettaglio senza importanza.
“Kevin ti ho portato
della macedonia con gelato … Permesso”
Jared gli sorrise,
mentre avanzava verso di lui, steso sul letto, con Tim al proprio fianco.
“E’ per due,
ovviamente” – precisò il cantante.
“Grazie” – disse il
giovane, garbato, ma distante.
Leto avrebbe voluto
rimanere da solo con Kevin e lui l’aveva capito, ma la loro confidenza lo aveva
sempre infastidito, mentre accettava di buon grado quella che il compagno aveva
con Farrell.
“Jared ascolta …
Tanto lo verrai a sapere ed io, a mia volta, ho bisogno di chiarezza.”
“Che succede?”
“Si tratta di Glam …”
– poi sorrise tirato – “Solo qualche giorno fa dicevo a tuo marito che le cose
andavano migliorando, nella nostra famiglia, nonostante questo periodo orrendo …
La malattia di Robert, la tua salute precaria, l’aggressione che ho subito io …
Insomma le tragedie ci fanno ritrovare, confrontare se vuoi, ma consolidano ciò
che siamo e cioè un nucleo, solido quando necessario”
“Sì Kevin, non posso
che confermare le tue impressioni, però …”
“Però Glam è di nuovo
caduto in una crisi totale e non so chi ne sia il responsabile” – e lo fissò.
“Francamente non so
di che parli” – replicò più aspro.
“Tu hai reagito male
alla gravidanza di Pam, ad esempio …”
“Non posso negarlo,
ma poi, con Glam, tutto si è sistemato … Abbiamo parlato e giusto stamani” –
poi si interruppe.
Colin era appena entrato,
per vedere come stava Kevin.
“Stavo dicendo …
Stamani Glam mi ha detto che era felice di avermi qui, quindi non gli davo
fastidio”
“Tu non potresti mai
dargliene” – precisò con un velato sarcasmo Kevin, osservato sia da Colin che
da Tim.
“Dov’è Glam, si può
sapere?” – incalzò Leto, nervosamente.
“E’ andato in
vacanza, dove non me l’ha detto, però non si è portato Lula e questo per me è
grave”
“Lula? Non è che deve
averlo sempre con sé quando si sposta o …”
Jared capì che Kevin
aveva ragione, quindi non proseguì nel suo dibattere, riflettendo sulla scelta
di Geffen.
Farrell sbuffò – “Quando
ritroverà un po’ di quiete vedrete che torna, magari prima di quanto
immaginiamo”
“Spero tu abbia
ragione Colin”
“Lo speriamo tutti,
Kevin.”
“E di Robert, cosa mi
dite?”
Jared scosse la testa
– “Con Jude hanno ricominciato, la loro unione è solida, forse questo ha
infranto le aspettative di Glam.”
“Nessuno ha rispetto
dei suoi sentimenti”
“Colin per favore
andiamocene, non voglio avere diverbi con nessuno, anch’io pretendo la mia
fetta di tranquillità e, soprattutto, evitare altri malintesi con te, amore …”
Farrell si strinse nelle
spalle, le mani in tasca – “Come vuoi … In ogni caso, se avrai notizie, a me
farebbe piacere saperle Kevin, ok?”
“Sì … Mi ha garantito
di farsi vivo quotidianamente … Prego sia così. Specialmente per Lula.”
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