venerdì 5 aprile 2013

ZEN - CAPITOLO N. 86


Capitolo n. 86  -  zen

Cercami


“Guarda com’eri piccino … tutto occhioni, un po’ imbronciato” – Geffen rise, stringendo sotto l’ala Lula, mentre guardavano un vecchio album di fotografie.
Il bimbo sventolò il suo bradipo – “Perché mi mancava questo!”
“Ah allora capisco … Facciamo nanna, che ne dici soldino?”
“Okkeiii!”
“Metti a cuccia Brady … Non te ne separerai mai, vero? Fino alla morte” – scherzò, girandosi verso il comodino per regolare la sveglia.
L’avvocato, alle sue spalle sentì come un gelo e la voce di Lula, un attimo prima squillante, rimbombare per la stanza in un’eco strana – “Ma io sono già morto, papà …”
Geffen si voltò di scatto, vedendo che al suo fianco c’erano unicamente il libro ed il peluche – “Lula …” – disse sommesso – “LULA!!!”

Si destò in un bagno di sudore: gli sembrò così reale, ma il figlio era raggomitolato lì, accanto a lui, beatamente nel mondo dei sogni, come sembrava dalla sua espressione serena ed adorabile.


“Io lo amo troppo … E’ una dipendenza”
Le parole di Glam suonarono perplesse ed afflitte.
Il dottor Laurie lo squadrò: stavano parlando da un paio d’ore.
“Con un musino così, è inevitabile!” – e l’analista gli mostrò uno scatto di Lula, tratto da una rivista, dove un reporter aveva scritto una biografia piuttosto dettagliata di Geffen, arricchita da una galleria di immagini davvero notevole.
Erano seduti ai lati opposti di una scrivania ricoperta di fascicoli, cruciverba, posacenere in cristallo e portachiavi con i marchi di varie case automobilistiche.
In compenso lo psicologo girava in moto: il suo casco era appeso, così il suo chiodo in pelle consumata.
Indossava una camicia azzurra, come i suoi occhi, puntati come spilli su Geffen.
“Quindi?” – esclamò improvviso.
“Eh …? Ok, lo so che Lula è unico, molto intelligente, sa? Più del sottoscritto” – rise mesto.
“Mi parlava di Matt …”
“Cambiamo argomento, così?”
“E perché no? Vogliamo darci anche del tu, Glam?” – propose educato.
“Sì, certo … Dunque Matt … Un bel delirio secondo il mio ex”
“Questo?” – e, girando pagina, spuntò anche la faccia di Kevin.
“Abbiamo adottato Lula insieme … Prima io e poi lui …”
“Dicevamo di Matt …?” – volle insistere, sibillino.
“Glielo devo”
“Cosa?”
“Il mio sostegno, è un ragazzo innocente”
“Non devi convincere me, ma Kevin, di questo” – rise.
“Mi danno tutti addosso, anche Jared, ovvio”
“E Robert no?” – altra pagina, i due artisti affiancati, in un gioco, che il giornalista proponeva con un chi preferite tra Donwey e Leto?
“Lui è malato, in questo periodo, una recidiva …” – gli occhi di Geffen si riempirono di lacrime.
“La tua emozione non conosce freni inibitori, appena parliamo di lui. Ne sei molto innamorato, vero?”
“Non voglio perderlo … Come con Lula … Ci sono due body guard, due giganti buoni, sovietici, che lo seguono ad ogni passo, come se potesse servire …”
“Mentre accanto a Robert, c’è suo marito, nonostante la vostra relazione adulterina … O non era così?”
“E’ complicato … Lui aveva lasciato Jude, per valide ragioni, però non ha mai smesso di amarlo …”
“Così tu, con lui, una catena, un cane che si morde la coda od un serpente?”
“Quale devo scegliere, per vincere la bambolina, doc?” – e rise sconsolato.
“Tanto il risultato non cambia: a te non piacciono le cose semplici, lineari, sensate, devo ammetterlo … Forse per questo sei il centro di tanti mondi, in un universo dove, alla fine, rimani solo.”
“Questo lo avevo capito anch’io …”
“Senza sborsare duecento dollari? Sì, sei abbastanza sveglio” – ghignò, facendo ridere Glam.
“No, mi incasino la vita di continuo … Anche con Pamela … Ci sono finito a letto dopo secoli”
“La madre delle … due gemelle?”
“Sì, lei …”
“Un porto sicuro, anche a me è capitato”
“Sei sposato?”
“No … Non più, insomma … Sono zitello, come lui, ci siamo trovati” – e mostrò una cornice d’argento.
“Mason? L’oncologo? Sei gay?!”
“Oh mamma, chiamate la sicurezza, ci faccio anche sesso, ti stupisci?!”
Geffen sbarrò le palpebre – “No … Ma perché me lo stai dicendo?”
“L’ho fatto prima che me lo chiedessi”
“In mezzo a questo casino non mi ero accorto della tua reliquia” – Glam rise di nuovo, più rilassato.
“Jim è la persona più dolce che io conosca, l’unica che mi sopporti … Per questo lo amo … Anche perché il suo fondoschiena non è più sodo come vent’anni fa!”
“State insieme da così tanto …?” – domandò incuriosito.
“Ci conosciamo dall’università … Più o meno … E lavoriamo qui dal Paleolitico …”
“Lui cura Robert”
“Sì lo so … Sono passato dal suo studio ed ho incrociato Holmes e Watson”
“Già … Si sono innamorati nel bel mezzo di una gigantesca finzione …”
“Cosa invidi al loro legame?”
“Ti sembro invidioso, doc?”
“La smetti di chiamarmi così, non sono mica un cane e neppure il poppante di Shining!”
Geffen sospirò – “Mason è un santo …”


“Proviamo questo collirio Robert …”
“Grazie Jim”
Mason era gentile, come sempre.
Aveva qualcosa di tenero nei gesti, ma anche colpevole, come se si scusasse con i suoi pazienti, per le brutte notizie, che spesso riportava loro, dopo diagnosi sempre accurate.

Jude prese dei kleenex, per tamponare la lacrimazione del compagno, che non smetteva di guardarlo, rassicurato dalla sua presenza.
“Sei un tesoro …” – disse fievole.
“Io ti amo Robert … Lo farei comunque, perché sei simpatico” – e gli schiacciò l’occhiolino, facendo ridere anche Mason.
Geffen bussò dal vetro, affiancato da Laurie.
Jim avvampò.
“E tu cosa ci fai qui?” – chiese, attivando l’interfono.
“Sono venuto a trovare il mio fidanzato e preciso che non si tratta né del bel signore biondo in piedi, né di quello molto sexy spalmato sul tuo tavolo delle torture, quindi, escludendo il qui presente Glam, rimani solo tu, orsacchiotto!”
“Oh miseria” – bofonchiò Mason, mentre gli altri si guardarono divertiti.
“Carino lui” – bisbigliò l’americano.
“Quando mi chiama così o me l’ha fatta o me la sta per fare, credetemi.”


Fuori stava diluviando.
Il clima di Quantico era piuttosto instabile.
Morgan sbuffò, affacciato alla finestra sul giardino di Rossi, che stava aiutando Reid a sistemare il passeggino di Gregory, ormai addormentatosi, dopo una lauta poppata.
“Potreste rimanere qui …” – propose cauto, preoccupandosi delle intemperie, anche se il piccolo era ampiamente protetto, per andare dal porticato al suv di Derek.
“No, ti ringrazio Dave, ma domani abbiamo la visita dell’assistente sociale … E quindi dobbiamo farci trovare nel nostro appartamento” – replicò Spencer, agitandosi al solo pensiero.
Rossi lo abbracciò – “Non farti paranoie, ok?”
“Ok …” – e gli sorrise, devoto.

“Ehi c’è un taxi, aspettavi qualcuno David?”
“No Derek …”
Suonarono un istante dopo.
L’agente andò ad aprire, ritrovandosi davanti chi non si aspettava, in quella serata di maggio.
“Kurt …?”
“Ciao Dave … ero in giro per il mondo e mi sono fermato qui” – gli sorrise, per poi volargli sul petto, dove Rossi lo accolse con immensa gioia.

Reid lo salutò freddamente, mentre Morgan fu più gentile.
Entrambi, con il loro cucciolo, si dileguarono, senza aggiungere molto ai convenevoli di circostanza.
Rossi diede loro la buonanotte con tranquillità apparente, mentre il cuore gli stava scalpitando in gola.

“Hai mangiato, Kurt?”
“Sì … no, insomma sull’aereo non c’era granché” – e sorrise imbarazzato, togliendosi il giubbotto modaiolo.
“Ti piacciono le lasagne?”
“Un sacco!”
“Allora andiamo di là, ce ne sono due porzioni, le scaldo, mentre tu apparecchi, ok? Deve esserci ancora del vino …” – disse armeggiando con una teglia, ormai in cucina, dove Kurt lo seguì.
“Sì … ok, ma io” – non finì la frase, perché l’urgenza di baciarlo dilagava in ogni suo gesto.
Rossi si sciolse in quella presa, con cui Kurt gli artigliò la nuca, spingendosi con la propria bocca nella sua, con una passione inaudita.
Sembrarono fondersi, percependo ogni minima sensazione, dai loro inguini, alle lingue curiose e voraci, così le labbra, prodighe di innumerevoli baci e leggeri morsi, di pura frenesia erotica.
I rispettivi corpi, ne reclamarono la compiutezza, assolutamente e senza indugiare oltre.


Il dottor James Wilson diventa per noi Jim Mason ;)



 Ed un omaggio anche a Hugh Laurie, il mitico Dottor House, che per Zen diventa psicologo in un cameo d'eccezione  ;) 




Nessun commento:

Posta un commento