lunedì 1 aprile 2013

ZEN - CAPITOLO N. 81


Capitolo n. 81  -  zen


Denny riordinò velocemente i documenti nella valigetta, appena vide le gemelle sulla soglia della scuola privata, in fondo ad un viale di magnolie in fiore.
Corse a prenderle.

“Cuccioline, com’è andata oggi?”
Le bimbe iniziarono a sovrapporre i loro racconti, spesso buffi, attirando il sorriso anche di un altro papà, andato a prendere la sua principessa.
“Ciao Denny, come stai?”
“Owen … Ciao, sempre di corsa”
“Geffen ti fa lavorare troppo?” – chiese sereno, avviandosi verso le auto, con l’amico, mentre Julie distribuiva figurine di animali a Cory e Mony.
“Insomma … Ho visto che c’è una tua pratica in sospeso, me l’ha passata Flora”
“Sì, un vecchio contratto andato male con una galleria di Londra … Che ne dici se ne parliamo stasera a cena da me? Cosa preferiscono le tue figlie? Hamburgher, patatine o cibo vegetariano?” – chiese gentile.
“Burgher e patatine!!” – esultarono, anticipando il padre.
“Ok …” – disse Denny – “Ma poche salse” – e sorrise, facendole salite sul suv.
“Per le sette, l’indirizzo lo conosci.”
“Grazie Owen, a più tardi” – replicò, con una certa perplessità, verso quell’invito inatteso.


Jude aprì loro con un sorriso ed il telefono in mano.
Colin e Jared entrarono nell’attico, cercando Robert con lo sguardo.
“Sì è domani … Alle dieci, ci troviamo in ospedale direttamente? Ok … Sì, ha preso del cortisone, dorme tranquillo, ti faccio chiamare dopo cena, se si sveglia” – Law rise – “D’accordo così allora … Ti ringrazio, ciao Glam” – e riattaccò.
I coniugi Farrell si scrutarono a vicenda.
L’inglese andò a stringerli a sé, per essere accorsi garantendo il consueto sostegno – “Che bello vedervi … Robert sta riposando”
“Sì, abbiamo ascoltato …” – ribatté stranito Colin.
Jude scrollò la testa – “Ah ora capisco … Sì, sembra bizzarro anche a me, però Geffen mi ha aiutato come pochi, durante il ricovero del mio Rob …” – spiegò sereno.
Jared era oltremodo allibito.
“Io vado da Robert … Mi sembra sveglio” – e lo indicò sulla terrazza, visto che l’attore si stava stiracchiando, per poi rannicchiarsi nuovamente sotto una coperta in pile bianco.
“Preparo del tè … Colin mi aiuti?”
“Certo … Ti seguo”


Tim stava scegliendo nell’armadio del suo loft l’abbigliamento adatto per quella breve vacanza propostagli da Kevin, destinazione Parigi.
Jimmy si divertita a votare le sue opzioni, steso a pancia in giù sopra il letto, dove aveva sparpagliato un po’ di depliant sulla capitale francese.

“Quello è troppo rosso … quello troppo bianco” – rise.
Tim lo fissò per un istante, saturo di affetto e solidarietà – “Stai meglio, ne sono felice, sai Jimmy?”
“Anch’io … Scott è in terapia, da un’analista”
“Ah”
“Non mi credi?”
“No, figurati, anzi apprezzo il suo gesto”
“E’ un uomo maturo Tim, in ogni senso”
“Sì, ma vorrei solo sapere se è stato un incidente oppure no” – domandò serio.
Jimmy si irrigidì – “Solo uno schiaffo, non mi ha pestato, non pensarlo nemmeno”
“Voglio crederti …”
“Devi credermi!” – obiettò levandosi, per poi sedersi a gambe accavallate sul bordo.
Tim andò ad abbracciarlo – “Noi ci siamo passati Jimmy … Certi incubi non si dissiperanno mai”
“Ho scopato con Kurt, non dimenticartelo” – disse flebile.
“Non devi giustificare Scott” – ribatté aspro.
“Non lo sto facendo … La sua reazione è stata direttamente proporzionale al mio sbaglio, ovvio che poteva lasciarmi e non alzare le mani” – constatò mesto.
“Ne avresti sofferto?”
“Ovvio, io amo Scott”
Tim sorrise, scompigliandogli le chiome scure – “Allora non parliamone più”
“Ottima decisione … Come mai, comunque, non vendi questo posto?”
“Magari a te, Jimmy?”
“E perché no?” – sorrise, guardandosi attorno.
“E’ il mio rifugio … E’ anche tuo, non dimenticarlo”
Jimmy storse le labbra, in maniera infantile – “Ok, però non dobbiamo più …”
In realtà non facevano sesso, ma la loro intimità era alquanto discutibile.
“Noi siamo due sopravvissuti, ma non metteremo a repentaglio le nostre relazioni, ok Jimmy?” – propose rassicurante.
“Ok … perfetto”


Downey mostrò i suoi carboni liquidi, avvertendo il profumo del leader dei Mars.
“Ehi Jared … Da quanto tempo sei lì?”
“Ciao Rob …” – replicò commuovendosi.
“No, no shhh … Dai piccolo” – e lo avvolse, cullandolo.
“Rob ho tanta paura per te” – mormorò soffocato da singhiozzi incontrollabili.
“Tesoro …”
“Lo so, non ti sto facendo molto coraggio, sono un coglione” – si guardarono.
Robert sorrise – “No, sei meraviglioso e fragile ed io immensamente fortunato ad averti nella mia vita, anche se ultimamente ci siamo un poco persi”
“Non dovevamo ritrovarci così” – si lamentò, aggiustandogli i bottoni della camicia.
“Il destino riserva sorprese ad ogni angolo Jay, non affanniamoci a capirlo per forza” – e scrollò le spalle un po’ scarne.
“Sei … sei dimagrito”
“Non mangio abbastanza, i medici hanno previsto anche questo: guarda quante vitamine” – e mostrò a Jared un barattolo di pasticche colorate.
“Non sono male” – rise.
“Le melanzane alla parmigiana di Carmela sono di sicuro un pianeta a parte”
“Allora le dico di cucinartele, vado dal nonno e”
Downey lo strinse forte – “Ti voglio bene Jared”

Colin sistemò le zollette di zucchero in un piattino.
“Queste una volta le divoravo inzuppate di brandy” – disse assorto, la schiena parallela a quella di Jude, intento a preparare la sua brodaglia inglese, come la definiva Irish buddy.
“Bei tempi …” – sussurrò il sempre meno biondo e più stempiato Law.

“Torneranno” – sospirò Colin, riguadagnando la visione dell’altro, appassito in quel frangente di solitudine, quando doveva convivere con il terrore di perdere il compagno, mentre fissava il soffitto e Robert si agitava nel sonno e sudava.
“Lo cambio un paio di volte … prima che sia mattina, sai Colin?” – esordì triste, in un discorso iniziato nella propria mente, come un’ossessione martellante, mentre non si faceva vedere piangere da Downey.

Farrell sembrò salvare il suo sembiante, indebolito dalla tensione, ma tenace nel non mollare anche la benché minima speranza, attirandolo al suo petto, con vigore.

Nonostante le rassicurazioni fornite dagli specialisti, le incognite erano come mine disseminate lungo il percorso, verso la guarigione.

“Ne usciremo, sai? Ci vuole ben altro Jude per abbatterci. Chiedilo a Glam”
“Sì … Me lo ripete spesso … Dalla scoperta della recidiva, lo aggiorno di continuo, devo essere davvero disperato” – e rise isterico.
“No … Sai che su di lui si può contare, è innegabile.”
“Hai ragione Colin, ma sapere che anche tu ci sei, mi fa rinascere … ecco” – ed arrossì.
“Siamo una squadra vincente, non scordartelo. Andiamo dai nostri ragazzi, adesso.”


Kevin versò il caffè, senza zucchero per Geffen, che gli sorrise, appena l’ex glielo porse con garbo.
“Nero e bollente, ne avevo bisogno, grazie tesoro”
“Sono contento tu sia passato daddy …”
“Il tuo messaggio diceva che era urgente, ma pensavo decollaste domani per la Francia”
“Non si tratta di questo Glam … E poi Lula è alla End House da Violet”
“Sempre più innamorato il nostro soldino di cacio” – Glam rise.
“Infatti … Il mio discorso riguarda anche Lula e la sua … incolumità.”
“In che senso?”
“Per Matt, ora che l’hanno scagionato …”
“Matt è in clinica, Kevin, non devi angosciarti”
“Ma è libero” – contestò secco.
“No, rimane ricoverato e”
“Glam tu hai ritirato la denuncia, ma io non lo farò, Lula è anche mio figlio e”
“Aspetta!” – lo interruppe drastico – “Lula, il nostro Lula, non corre alcun pericolo: è la mia vita, è ciò che mi resta, non lo esporrei mai a dei pericoli!”
A Kevin brillarono gli occhi – “Daddy tu … tu hai me, hai tante persone che ti adorano …”
“No. Non è la stessa cosa, io sono solo Kevin e non è assolutamente un’accusa, ma una semplice constatazione: non mi sto piangendo addosso, quindi non compatirmi o”
“Non lo farei mai, Glam”
“Bene … Per Matt hai il diritto di decidere come preferisci …”
“Tu vorresti prenderti cura di lui? Ospitarlo a Palm Springs oppure”
“Non ne ho idea!” – alzò i toni, scusandomi un attimo dopo.

“Ti isolerai daddy, nessuno potrà fidarsi … Nessuno.” – disse sconsolato.
“Matt è la vittima, vorrei lo capissi”
“Mi dispiace per lui, ma se avesse fatto del male a Lula lo avrei ucciso e tu non saresti stato da meno, ammettilo daddy”
“Temo che a Matt avresti fatto un favore, così io … E’ terribile ciò che sta passando”
“Ne riparliamo al mio ritorno Glam, cosa ne pensi?”
“Come vuoi … Fate buon viaggio.”




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