GOLD - Capitolo n. 91

Capitolo n. 91 – gold



Jared tornó castano, mentre Colin accorció i capelli e rifece il pizzetto, anche quelle due ore dal parrucchiere furono occasione per stare insieme.
Si separavano solo per pochi minuti, come se dovesse accadere qualcosa di negativo, se ció avvenisse.
C’era una leggera tensione tra loro, un timore reciproco, che stava logorando la poca tranquillitá di Jared, che prese una decisione.
“Cole ascolta… puoi viaggiare?”
Lui lo fissó, poi sorrise – “Sí… direi di sí, vuoi che ti accompagni ad Haiti?”
“No… no, pensavo ad una breve vacanza, nel Maine… ci sono i villaggi di pescatori, c’eravamo stati con la band tanto tempo fa per un concerto…Una settimana, cosa ne pensi?”
Farrell lo abbracció – “Ma è un’idea magnifica…Partiamo subito?”
“Certo… certo amore.”

Quando Rice vide arrivare il suv di Shan, ebbe un colpo al cuore.
Era tornato, la cosa lo riempiva di gioia, ma lui non scendeva dall’auto, cosí lo raggiunse, sotto la pioggia battente.
Lo sportello si aprí finalmente e Shan corse tra le sue braccia – “Tesoro… dimmi cosa posso fare per te ed io lo faró.”
“Stringimi Owen… e non … non chiedermi niente… solo per stanotte…”

Josh chiese a Tomo di invitare Chris a casa, perché voleva conoscerlo.
Il piccolo era molto curioso e lui propose la cosa al nuovo compagno.
Lui accettó emozionato, portando un giocattolo e la torta preferita dal bimbo, che lo accolse con un sorriso, anche se nascondeva il faccino timido nel collo del suo mofo papi.
“Ehi Josh, volevi vedere Chris ed ora fai i capricci?” – chiese ridendo piano, dandogli un bacio sulle guance paffute.
“Ciao Chris…” – e gli tese le braccia.
Lui lo prese sul petto – “Ciao campione… mi hanno detto che… che sei bravissimo a nuoto…”
“Yari di piú…”
Si scambiarono alcune occhiate compiaciute, per le sue espressioni buffe.
“Dai mangiamo, ho fatto la pasta…”
“Cosa dici Josh, possiamo fidarci di mofo papi?”
“Sí! …mmm… forse!”
Chris era raggiante, Tomo continuava a chiedersi quale incantesimo lo avesse fatto arrivare nella sua vita, ormai lo considerava un dono, per non pensare ogni istante a Shan.

Misero a letto Josh, dopo la favola, che questa volta toccó a Chris raccontare, per poi salire alla mansarda studio.
“Tomo…posso dormire qui?”
“Non lo so Chris… lo vorrei… senti, ti dispiace se mando un sms a Shan per dirglielo… Secondo lui dovresti vivere con me.”
“Davvero?” – ribatté stupito.
“Visto che Shan abita da Rice…”
“Ah…si gioca alla pari… anche se questo non è proprio un gioco, c’è un bambino di mezzo.” – disse serio.
“Hai ragione. Siamo stati sinceri con lui, quindi ha assimilato questi cambiamenti, almeno lo spero.”
Shannon rispose con un semplice § Ok, vengo a prenderlo alle otto, buona notte §
Tomo mise la sveglia del cellulare alle sei e quarantacinque, come sempre.
“Tu puoi riposarti di piú…Poi torno a letto quando Josh è uscito.”
“Va bene… Ehi Tomo…”
“Sí amore dimmi…” – alzó lo sguardo dalla tastiera.
Chris sorrise, andando a stringersi a lui, per un lungo bacio, che fu la sola effusione che si scambiarono, prima di addormentarsi sereni.

Kevin fece l’amore fino all’alba con Geffen, che ora stava guardando l’oceano dal grande terrazzo.
Lula gironzolava per casa con il suo peluche preferito, trascinandolo, scalzo, inciampando ogni tanto nel pigiamino di una taglia troppo comoda.
“Papá ho fame!”
“Ciao soldino di cacio… sei giá in piedi?”
“Sí… coccole…”
“Vieni qui peste…” – lo raccolse sul proprio petto spazioso, dove Lula si assopí di nuovo.
Si sistemarono su uno dei lettini prendisole, aspettando che anche Kevin uscisse dal letargo, come gli disse poi Glam, salutandolo.
“Daddy mi hai distrutto…” – gli sussurró complice, succhiandogli il lobo dell’orecchio sinistro.
Lula brontoló qualcosa, per poi accorgersi di lui.
“Ciao papá Kevin…”
“Buongiorno angelo mio…”
“Ok, vado a preparare la colazione ragazzi, vi lascio qui, ma non crollate di nuovo ok?”
“Ok daddy… ma, nel dubbio, prendo un cuscino ahahah…!”