Capitolo n. 170 - sunrise
Le urla di Sam arrivavano nitide in fondo al corridoio, che portava alla saletta dove il giudice aveva riunito le parti, dopo la tragica fine di Stabler.
“Cosa ti ha detto il cervello eh?? Sei impazzito Dean, IMPAZZITO!! Quel maiale poteva spararti, ucciderti ed io … io …”
Scoppiò a piangere, fuggendo via.
Cody, che non li aveva mai mollati un secondo, rimase pochi istanti con Dean, cingendolo per le spalle - “E’ uno sfogo, non preoccuparti, Sam deve metabolizzare l’accaduto”
Dean annuì, tremando, ancora rannicchiato sulla panchina nella coperta del soccorso medico.
Brandon seguì velocemente l’altro ragazzo, chiedendo a Kevin di trattenersi con il broker, mentre Geffen firmava alcuni documenti.
“Ti porto un caffè?” – propose gentile.
“Grazie Kevin … ne ho bisogno.”
“Signor Farrell …”
“Ciao Jimmy”
Il giovane rimase interdetto da quella visita a sorpresa.
“Posso entrare?”
“Ce-certo … Prego” – e gli sorrise impacciato.
“Jared è in ritardo?”
“No … Sì, cioè diciamo che non ho idea dell’orario preciso, qui è un porto di mare. Jared è stato molto generoso ad ospitarmi”
“Penso sia stata un’ottima opportunità per entrambi … Mio marito dice che sei in gamba come assistente”
“Mai quanto Emma … Vuole un tè, una bibita?”
“Una diet coke è perfetta, grazie Jimmy” – e si accomodò sul divano del living, guardandosi intorno.
“Jay ha comprato nuove cianfrusaglie vedo …” – ed indicò del vasellame in legno.
“No quelle veramente sono mie … Vado spesso da un rigattiere francese e volevo fare un regalo a Jared, per ringraziarlo … Sono manufatti marocchini”
“Ho fatto una gaffe … sono splendidi” – e rise solare.
“Sono poca cosa … ecco la diet”
“Non mi tieni compagnia Jimmy?”
“Ho appena bevuto un frullato di carote e kiwi …”
“Cavoli che schifezza …”
Risero fragorosamente.
“Jared ha ragione, tu mi … somigli”
“Vagamente signor Farrell” – arrossì.
“Basta con queste formalità, io sono Colin e basta” – e gli strinse la mano.
“Ok … ed io sempre Jimmy, quello di prima”
“Già, del frullato a che cosa …? No, non ripetermelo, è assurdo, come quello che ingurgita Jared a colazione … E’ verde ramarro”
La blindata si chiuse piano.
Jared aggrottò la fronte – “Vedo che avete fatto subito amicizia …” – disse con un sorriso un po’ forzato.
“Ehi amore … Jimmy mi stava dando la ricetta della brodaglia dei campioni”
“Ha ha ha mr Farrell, sempre il solito” – e gettandosi tra le sue braccia, gli diede un lungo bacio.
Jimmy si grattò la testa, non sapendo se sparire o restare.
Jared si staccò lento dal consorte, sbirciando poi nella sua direzione – “Cosa ti avevo detto, ha qualcosa di te Cole”
“Vorrà dire che lo adotteremo, l’età mi pare sia perfetta” – e rise, alzandosi.
Jared divenne serio.
“Arrivi dall’ospedale? Come sta Rob?”
“E’ sotto sedativi, ma Scott ci ha comunicato che l’intervento è riuscito perfettamente.”
“Meno male … E Jude?”
“E’ come … cristallizzato in una disperazione senza uscita …”
“Cosa intendi dire?”
“Non riesce a dargli coraggio, si è … si è come eclissato nell’angoscia ed io non so come aiutarlo”
“Vi … vi preparo qualcosa da mangiare Jared …” – si intromise educatamente Jimmy.
“Ehi … non sei il mio cameriere o cuoco, anche se questa è casa tua e forse era un invito a cena” – disse cordiale il front man dei Mars, sorridendogli.
“Più o meno …” – esitò Jimmy, provando una sensazione piacevole a quel suono “casa tua”, in totale contrasto con il fastidio avvertito da Colin, per come Jared interagiva con il giovane, seppure questi gli fosse molto simpatico.
Quando si spostò in cucina, Farrell tirò a sé Jared, dandogli un bacio sensuale nel collo, per poi sussurrargli – “A me sembra che tu stia divorando già le sue scarse sicurezze … Lascialo respirare”
“Ma cosa dici Cole?” – e rise.
“Sono serio: mi sembra una persona dotata di estremo candore, anzi mi domando come abbia fatto ad entrare nel giro di Richardson”
“Lo so, Terry non ti è mai andato a genio, però anche lui è un eccellente essere umano” – rise di nuovo, stendendosi ed appoggiando la testa sulle gambe di Colin, allungate sopra al tavolino basso da salotto.
Jimmy tornò, con una serie di mini soufflé alle verdure, tramezzini con tofu, creme di peperoni e carciofi, oltre a delle cialde salate, che aveva comprato in un negozio di specialità greche.
“Dio che meraviglia!” – esclamò Jared.
“E’ solo l’aperitivo, qui c’è un mio intruglio alla frutta analcolico … Ho preparato le melanzane alla parmigiana, con uova sode, spero vi piacciano … Adoro cucinare, solo che ho esagerato, ce ne sarebbero sei mini teglie, ma le ho congelate, per i casi di emergenza”
“Sei manna dal cielo Jimmy” – sospirò Colin – “Perché il mio sposo, in zona fornelli, è davvero un caso di emergenza … anzi, disperato ahahahah”
“Antipatico!”
“C’è del vino bianco …”
“Hai preso anche quello?” – domandò Jared, con la bocca piena.
“Sì … è italiano, frizzante, ma non eccessivamente, vado a metterlo nel contenitore apposito, così mantiene la temperatura.”
Si volatilizzò nuovamente, ma Jared volle affiancarlo davanti ai lavelli in acciaio, per togliersi una curiosità.
“Jimmy dove hai preso i soldi? Perdonami, sarò invadente …” – si pentì subito, ma il suo interlocutore sorrise – “Veramente ho parecchio denaro da parte … I miei … ex clienti erano ricchissimi e generosi, anche se molesti.” – e si adombrò.
“Scusa Jimmy, sono un coglione”
“No, tra di noi siamo sinceri, dall’inizio, giusto? … Per me è importante Jared”
“Anche per me, credimi” – e gli diede un bacio furtivo sulla guancia, provocandogli un tuffo al cuore.
“Visita a domicilio: mi hanno detto che qui c’era un avvocato molto stressato”
Scott sorrise e Glam gli fece strada – “Sono passato in un frullatore, quello Stabler ci ha davvero sconvolti.”
“Lo vedo … stavi facendo una doccia?”
“No un bagno caldo, appena terminato, nessun problema Scotty … Vado a coricarmi, non riesco davvero a reggermi in piedi”
“Hai mangiato?”
“No …”
“Prima ti visito, poi ordino dal cantonese e guai a te se”
“Ok, ok!” – disse Geffen voltandosi, arridendo a quella prospettiva.
“E’ un pochino alta … Giusto un pochino … Manda giù questa”
Il medico gli passò una pasticca per la pressione.
“E Robert?”
“Il chirurgo ha subito analizzato i vetrini e per lui l’esito è negativo: aspettiamo comunque il laboratorio, è la prassi, ma Lucas non sbaglia mai”
“Che sollievo …”
“Vediamo gli occhi …” – e con i pollici gli scese lievemente la pelle sotto ai bulbi oculari.
“Splendidi … di un celeste radioso” – disse piano Scott, poi posò un bacio sulla bocca del suo paziente speciale – “Ti amo Glam …” – la sua voce si fece ulteriormente più flebile.
Le sue iridi divennero lucide e l’uomo tentò di nasconderle, cercando qualcosa nella valigetta di pronto soccorso.
Geffen lo strinse sul petto – “Rimani qui …” – sussurrò, senza energia.
Si stava assopendo, anche a causa del farmaco.
Scott si staccò con cautela da lui, prese una coperta e la sistemò su entrambi, tornando nella posizione precedente e, baciando gli zigomi del suo impossibile amore, gli diede la buona notte.
Nessun commento:
Posta un commento