Capitolo n. 299 – zen
Lux si passò le mani
nei capelli, lasciando nell’aria un buon profumo di lozione e dopo barba.
Louis era immobile,
tra gli alberi secolari del parco, intorno all’università, cristallizzato in
uno stato di apprensione e sorpresa.
“Ora calmiamoci Boo” –
ed inspirò, provando ad avvicinarsi a lui, per poi accarezzargli le braccia ed
infine il viso sconvolto.
“Ti sei portato a
casa uno sconosciuto, vero? Cosa ci hai fatto, si può sapere?” – chiese a mezza
voce, come strozzato da un pianto imminente.
“Louis non è successo
niente di quanto tu voglia credere a tutti i costi, traendo conclusioni
sbagliate, te lo posso garantire, ok?” – disse calmo, fissandolo.
“Io … io penso a come
fai le cose, alla tua ingenuità Vincent … E se ti avesse fatto del male? Come
ragioni??”
“Zayn? Che ti aveva
telefonato, che doveva fare una ricerca insieme a te? Ma come puoi pensare che
io sia così sprovveduto? E’ una bella persona, non so quanto tu lo possa
conoscere, ma io non sbaglio, non è mai accaduto e sono persino un ex
poliziotto, accidenti” – replicò, senza però alterarsi, ma chiudendo la sua
affermazione con un sorriso.
“No … Non lo conosco
abbastanza, se non per quello che ha combinato con Ivo”
“E cosa avrebbe combinato di così grave?”
Louis deglutì a
vuoto, imbarazzato – “Ok, ammetto che sono solo voci, malignità può darsi, del
resto avranno detto lo stesso su di me, quando ci sono finito a letto”
“Chi ci sta intorno
giustifica i propri fallimenti, insultando il prossimo, che ha successo,
dicendone le peggiori cose: avresti dovuto impararlo negli anni, Boo” – sospirò
paterno.
“Ciò non toglie che”
“Che cosa Louis? Perché
fai così?! Zayn mi piace, lo ammetto, è solare, ha buon senso, vorrei
conoscerlo, vorrei andare avanti, posso? Me lo concedi?”
“Ma Vincent …”
“Se mi ami così
tanto, perché hai scelto Harry allora??! Parliamoci chiaro, dovevamo farlo,
allora eccoci qui, maledizione!! Sto da cani a vederti così, possibile tu non
lo capisca?? E credi che ti abbia cancellato così su due piedi, ma sei pazzo
Louis??” – d’improvviso si scaldò, con tutta la veemenza della sua tipica
parlata francese, pungente e schietta.
Boo impallidì, poi
avvampò: era troppo per lui, uno stress ingestibile, al quale non era
preparato.
Un treno in corsa gli
era piombato addosso, dall’arrivo di quella nuova coppia, perché non li vedeva
in nessun altro modo, alle parole di Lux, così dure, così vere.
“Louis ti senti male …?
Tesoro” – e lo strinse forte a sé, con la sensazione di sorreggerlo.
“Non voglio fare il
coglione svenevole … Io non voglio cazzo” – singhiozzò, riprendendosi un
minimo.
“Ora andiamo via,
beviamo qualcosa, ok?” – gli disse con dolcezza Vincent, guardandolo, quasi
cullandolo.
“Ti amo troppo … ed
amo Harry e la nostra bimba … Il mio cuore è diviso in due, perché non lo
capisci …?” – mormorò flebile, ma lucido.
“Ma non puoi averci
entrambi Louis … Io non posso permettere che accada, che tu rimanga da solo, perché
è questo ciò a cui stai andando incontro, lo sai, vero? Harry potrebbe
stancarsi ed andarsene”
“Come stai facendo
tu, vero …?” – e sorrise amaro.
“Penso di averne il
diritto … Di amare ed essere amato senza sotterfugi, d'altronde l’hai detto
anche tu al telefono, ricordi? Non come amanti …”
“Ma neppure amici”
“Hai ragione, non
potremo mai essere solo amici … Louis
dobbiamo crescere! Diversamente sarà un massacro, come oggi ed è assurdo, perché
a rimetterci sarai tu soltanto, purtroppo.”
Robert aprì la video
chiamata con Jared, non senza qualche esitazione.
“Ciao tesoro, come
andiamo?” – chiese l’attore, con la paura di ascoltare la risposta dell’amico.
“Se vuoi sapere di
Glam” – sorrise – “… ha passato una notte tranquilla, ieri la trasfusione è
andata a buon fine”
“Quindi ne ha tratto
beneficio? Meno male, il suo fisico reagisce ancora, nonostante tutto”
“Sì, infatti, ma come
al solito è già un po’ depresso, sa che durerà poco questo stato di grazia”
“Fuma di nuovo?”
“No Rob, non credo, penso
stia provando a resistere il più possibile … Non voglio fare il cane da guardia”
– rivelò più sofferto – “… lui se ne accorge ed ha degli scatti d’ira, d’insofferenza
insomma …”
“Mi spiace Jay, la
settimana prossima torno e … ti do il cambio” – abbozzò un sorriso.
“Jude come sta? Il
film?”
“Si diverte, io mi
annoio, Londra è grigia, piace solo a lui …” – fece un po’ il buffone, poi si
illuminò, fissando lo schermo del portatile.
Alle spalle di Leto
si era palesato Geffen.
“Oh eccolo qui, lo
sai Robert che Glam voleva andare in Transilvania, si crede un vampiro” – il cantante
rise, facendolo accomodare alla scrivania.
“Spiritosi, ma
sentili, a complottare questi due … Ciao Rob, cosa mi racconti?” – chiese,
tenendo vicino Jared in piedi, cingendo, da seduto, la sua vita esile.
“Tiro a campare,
mentre tu ti circondi di bei giovanotti” – e gli fece l’occhiolino.
Quella complicità tra
lui e Downey era inesauribile ed irraggiungibile, pensò Leto.
“Sai che ho buon
gusto …” – stette al gioco, ma poi, coinvolto ed emozionato aggiunse – “E poi
io vi amo così tanto, dovreste saperlo”
Downey si commosse – “Anche
noi Glam … Vero Jay?”
“Assolutamente sì” –
annuì il leader dei Mars, piegandosi per dare un bacio sulla tempia sinistra di
Geffen, che chiuse le palpebre, un po’ come se stesse sognando.
Lux parcheggiò nei
box sotterranei di un resort, dov’era già stato con Louis.
“Che ci facciamo qui
Vincent …?” – domandò smarrito.
“Ci togliamo dalla
strada e dalla vista dei curiosi … Come prima”
“Ti importa?” – e tirò
su dal naso.
“Fare scenate non è
mai stata la mia massima aspirazione”
“Farti vedere così da
Zayn, forse?”
“Anche, ma lui ha le
idee chiare sul nostro rapporto, molto più di noi”
“Che fortuna …” –
rise un po’ canzonatorio – “Lo dico sempre che Malik è un sotuttoio dalla nascita”
“Ti sta proprio sulle
palle, vero?” – gli chiese diretto, puntandolo.
“Probabilmente ho
appena offeso il tuo futuro fidanzato”
Lux rimise in moto.
“E adesso cosa fai?!”
“Ce ne torniamo a
scuola ragazzino” – e partì brusco, senza più parlare sino a destinazione,
nonostante le invettive di Louis, che se ne rimase zitto solo gli ultimi cinque
minuti.
Zayn era rimasto
seduto su di una panchina, dopo avere aggiornato i propri documenti in
segreteria e visionato l’alloggio, che gli era stato messo a disposizione.
Appena la fuoriserie
di Vincent inchiodò, ebbe un sussulto ed alzò il naso dai libri, che stava
sottolineando nei passaggi più interessanti.
Louis scese, come una
furia – “Vieni, ti lascio il posto!” – gli sbraitò contro e Malik non fece una
piega.
Guardò entrambi con
aria severa: Boo impalato tra lui e la macchina, Lux alla guida, la mano destra
a tormentare il volante, mentre la sinistra la propria nuca.
Il francese si tolse
gli occhiali scuri e spense il motore.
Zayn si alzò lento,
avvicinandosi in modo che entrambi lo potessero ascoltare.
“Cosa volete da me?
Il vostro giocare a rimpiattino è patetico: pazienza per Vincent, ma tu sei
sposato ed hai una figlia, dovresti vergognarti un minimo, ma forse qui non va
di moda abbastanza, in questa città di pazzi.” – e se ne andò, senza concedere
alcuna replica.
Jared cambiò canale
un paio di volte, dopo essersi allungato sul divano del living.
Geffen si mise in
poltrona, scegliendo alcuni giornali dalla cesta, dove c’erano anche dei puzzle
e dei pupazzetti di Lula.
“Li lascia ovunque …”
– mormorò assorto.
“Oggi viene?”
“Sì, Vas lo porta per
la merenda … Ehi aspetta un secondo, rimani sul 54”
Leto posò il
telecomando, notando che il reportage in onda su quel canale di news era
dedicato proprio a Glam.
Scorrevano foto del
passato, molte delle quali persino sconosciute all’avvocato.
§
Il legale dei vip, lo squalo, Glam Geffen era chiamato in molti modi.
Certo
non vogliamo già parlarne al passato, ma le recenti immagini scattate all’uscita
dell’ospedale in centro, non lasciano spazio alla fantasia §
Il tono del reporter
era squillante e provocatorio.
§
La sua esistenza è stata come le montagne russe: una lunga serie di successi in
aula, ma non senza l’utilizzo di armi quale il cinismo e l’astuzia. Amicizie
pericolose, poi, hanno associato il nome di Geffen a temibili clan mafiosi. La
sua vita privata, un turbinio di mogli e figli, sino ad una svolta clamorosa,
per quello che era considerato un donnaiolo incallito. I suoi veri amori, per
quanto ci è dato sapere da fonti attendibili, sono diventati il giovane marito,
il bassista della nota band Red Close, poi lasciato per dare spazio a relazioni
intense e travagliate, con il celebre cantante e premio Oscar, Jared Leto, ma
anche con l’attore Robert Downey jr, entrambi sposati ed oltre modo dediti a
vizi ed eccessi di ogni genere. Una vita più simile ad un film, dove il
protagonista è sul viale del tramonto, condannato da una malattia incurabile,
purtroppo.”
“Quella era … la mia vita, Jay …?”
Fu quasi un sussurro,
doloroso e svilito.
“Glam …”
“Io li denuncio
tutti!!” – esplose – “Come si permettono di parlare di voi due così, come??!!” –
e scattò in piedi, livido.
Leto spense tutto,
andando ad abbracciarlo – “Calmati Glam … Mio Dio ti verrà un infarto” – sembrò
supplicarlo, mentre lo spingeva a risedersi.
“Gli piacerebbe a
quello stronzo del servizio, non è un giornalista, è un bastardo sputa
sentenze!! Ma io non sono ancora morto, io sono ancora qui!!”
Le sue parole
echeggiarono nel silenzio di Palm Springs.
Uno stormo di
gabbiani volò via dagli scogli della caletta, verso le nubi di un temporale,
ormai sopra a Los Angeles e pronto a scatenarsi.
Nessun commento:
Posta un commento