martedì 20 maggio 2014

ZEN - CAPITOLO N. 296

Capitolo n. 296 – zen



La sua carnagione ambrata, il profumo speziato, ma leggero, esotico quanto i suoi tratti, incuriosirono Vincent, seduto al fianco di quello sconosciuto.

Ciò che aveva catturato maggiormente l’attenzione del francese, però, fu la telefonata in corso tra il ragazzo ed un interlocutore a Los Angeles.

“Sì, Louis Tomlinson, sto cercando lui … Ma a che ora arriva? Volevo solo confermargli che sto partendo ora, sì insomma tra poco, ecco …” – spiegò un minimo concitato.

Lux inarcò un sopracciglio, non poteva trattarsi di una coincidenza od omonimia.
Il discorso, infatti, si chiarì con un dottorato in Paleontologia e quindi tutto quadrava.

Vincent sorrise.

Erano seduti vicini nella sala d’attesa, pronti a recarsi entrambi in California.

Il giovane riagganciò, un po’ deluso.

Lux tossì, rivolgendosi poi a lui con garbo.

“Salve … Non voglio importunarti, ma se stai cercando Louis, io posso aiutarti”

“Davvero signore? Lei lo conosce?” – chiese altrettanto educato.

“Sì, direi di sì, l’ho persino accompagnato all’altare”

“E’ il papà di Louis?!” – e sorrise.

“Ehm, no, no … Un amico, no cioè …” – ed arrossì.

“Mi chiamo Zayn, Zayn Malik, piacere di conoscerla, chiunque lei sia per Tomlinson” – e gli porse la mano.

L’affarista sorrise, stringendogliela – “Vincent Lux … Posso telefonare a Louis e passartelo … Puoi darmi del tu, comunque …”

“D’accordo … Abbiamo un progetto da sviluppare, con Louis intendo …”

“Sì, avevo immaginato … Un attimo, lo cerco …” – e si alzò, armeggiando con il cellulare.

Boo gli rispose dopo pochi squilli, con gioia.

“Vincent ciao, sei già arrivato?” – chiese trepidante.

“No mon petit …” – e sorrise a Zayn, che lo stava fissando incuriosito – “Tra poco c’è il volo, però qui accanto a me c’è un certo Zayn Malik”

“Il secchione??!”

“Eh …? Non so, ti cercava all’università, ma non c’eri e”

“Sono arrivato adesso … Sì, dovremmo fare una ricerca insieme, sai scambio culturale, ma lui è giù laureato, anche se io sono più … vecchio!” – e rise fragoroso.

“Ok, vuoi che te lo passi?”

“Va bene, ma sono stupito da questo tuo incontro …”

“I casi della vita” – e rise nervoso, senza saperne il motivo.

Lo sguardo di Zayn lo imbarazzava.

I due studenti parlarono per qualche minuto, poi Malik ringraziò Lux per la cortesia.

L’altoparlante annunciò il loro imbarco, finalmente.

“Ok si va … Faremo il viaggio insieme Zayn …”

“Volentieri, sono un po’ spaesato, non ho mai viaggiato granché …”

“Ci terremo compagnia” – e si avviarono, studiandosi a vicenda, ma con palese simpatia.



“E così venne l’autunno … Cadde dal cielo e”
La lettura di Jared si interruppe, per un respiro più profondo, da parte di Geffen.

Il cantante gli aggiustò l’elastico della mascherina, tamponandogli il sudore intorno, che gli faceva brillare il viso asciutto.

Glam gli sorrise, socchiudendo le palpebre.

Leto gli prese la mano destra, avvolgendola tra le proprie, dopo avere posato il libro sopra al tavolino, dove l’infermiera stava sistemando dei farmaci ed una seconda dose di soluzione salina.

“Queste sono vitamine …” – precisò lei con delicatezza.

“Sì, a Glam faranno bene …” – replicò lui assorto, senza smettere di guardare l’avvocato, ormai assopitosi.

Era a metà della trasfusione.

Scott transitò veloce, controllando i valori dell’elettrocardiogramma, mentre Mason era nello studio adiacente la camera, in cui era in corso quell’ennesima terapia.

“Soffrirà molto, vero? Da adesso in poi …” – chiese a bassa voce, un po’ alienato.

“Non pensarci Jared …”

“Come potrei non farlo Scott?” – ed alzò i suoi zaffiri verso il medico, turbandolo, per quanto erano vividi e colmi di afflizione.



La schiena di Tim sembrò schiantarsi sopra al materasso, così il busto di Kevin, sopra il suo addome asciutto e contratto dalle spinte del compagno.

Rimasero avvinghiati, mentre il bassista gli veniva dentro, ripetutamente.
Baciandosi e parlandosi a tratti, i loro corpi raccontavano ben più di ogni parola, su quanto si amassero e dipendessero l’uno dall’altro.

La malattia di Geffen sembrò unirli maggiormente, in una solidarietà assoluta, senza più rancori o gelosie.

“Asp aspetta Kevin …” – gli ansimò nel collo, senza staccarsi da lui – “… rimani qui ancora un po’” – e gli sorrise, guardandolo, mentre l’ex di Glam, gli spostava i capelli dalla fronte, spargendovi baci e carezze sature di affetto e devozione.

“Dove vuoi che vada Tim …? Non conosco posto migliore di questo” – ed appoggiò la guancia destra all’altezza del suo cuore.

Restarono immobili, mentre il respiro di entrambi, andava a stabilizzarsi.

“Andiamo all’ospedale Kevin … Pranziamo lì?”

“Come vuoi, ma c’è Jared con Glam, penso voglia rimanere un po’ con lui, da solo intendo”

“Colin è tornato in Texas?”

“Sì, per l’intera settimana, rientra venerdì sera”

“Porteranno Glam alla End House …?”

“L’intenzione era quella” – e si sollevò, scrutandolo – “… Ma Glam non era convinto, preferisce Palm Springs e poi lì ci sono Daniel e Pana, non che non possano trasferirsi anche loro, ovvio” – e sorrise mesto, tornando a stringersi a Tim, ormai triste quanto lui.



Zayn era un fiume di parole, intervallato da lunghi silenzi, durante la traversata.

Quando non si concentrava su Lux, incollava i suoi opali di cenere su libri, scritti fittamente di appunti, sui bordi delle pagine, un po’ logore.

“Quindi è vero che Louis ha un … marito …” – abbozzò senza preavviso.

Stavano mangiando.

“Sì … Harry Styles, è un avvocato in erba, ma di successo, lavora per Glam Geffen, un mio amico, dei bei tempi andati …” – sorrise Lux, spostando il cibo con la forchetta.

“Un poliziotto …?”

“No, no, è il legale più famoso della città, un personaggio, ma adesso sta male … parecchio …”

“Mi dispiace, è giovane?”

“Sessanta anni”

“Sì, molto giovane …” – sorrise sincero – “Ha l’età della mia mamma e se non le dico che è una ragazzina, ad ogni compleanno, diventa una vipera” – rise con purezza.

Era affascinante, carismatico.

“Le donne sono fatte così …”

“Hai una moglie? Dei figli?”

“Uno, ma è morto … Si chiamava Jacques”

“Mio Dio, sono un idiota” – replicò timido.

“E per cosa? Non potevi saperlo Zayn … Per il resto sono divorziato da secoli … E tuo padre, cosa fa?”

“Archeologo, come mum, sono due avventurieri, siamo sei, tra fratelli e sorelle, una tribù!” – rivelò di nuovo allegro.

“Un clan numeroso …”

“Sì e poi mi hanno accettato senza fare casini …”

“Ah”

“Sono gay, come … Come Louis, anch’io insomma … Penso che tu l’abbia capito se l’hai accompagnato al matrimonio!” – e sorrise, avvampando però.

“Ce certo Zayn … E, sincerità per sincerità, abbiamo avuto una relazione, Louis ed io, meglio che tu lo sappia da me e non da pettegolezzi in ateneo” – rivelò limpido.

“Accidenti …” – sussurrò – “… Bene, per ricambiarti e prima che te lo dica Louis, io ho avuto una storia con Ivo Steadman, quando insegnava in Francia. Hai presente chi è?”

“Sì, purtroppo …”

“Errori di gioventù” – tossì – “Era interessante, molto colto e poi ho imparato da lui, era preparato nel suo campo” – sembrò giustificarsi.

“E pericoloso: tu sai che fine ha fatto, vero?” – domandò più serio.

“Ho letto i giornali, me la sono fatta sotto … a scoppio ritardato”

“Anche mon petit ha corso un bel rischio” – scosse la testa.

Mon petit …? Cambi persino voce, quando lo dici: gli vuoi ancora bene, si vede”

Vincent annuì – “Vivo per lui” – bissò schietto, per poi pentirsene, anche se aprirsi ad un estraneo era così semplice.

Liberatorio.



“Il vampiro è pronto a librarsi nei cieli sopra la città degli angeli”

Geffen rise, stiracchiandosi, seduto sul bordo, con Jared in piedi davanti a sé, che lo stava aiutando a rivestirsi.

“Sei di buon umore Glam …” – sorrise.

“Pensavo, non sarebbe male trasferirsi in Transilvania, per le mie ultime settimane”

“Se servisse … Cosa c’era in quelle sacche?”

“Oltre al sangue? Forse qualche droga … Un po’ di vita di sicuro” – e si alzò, stringendolo a sé.

“Glam come ti senti …?”

Geffen lo guardò – “I primi giorni sono fantastici, ma poi ogni cosa peggiora, senza speranza … Ti ringrazio per avermi assistito, non sai quanto io ne abbia un bisogno viscerale Jay”

“Vieni da noi …?” – chiese flebile.

“No, torniamo sull’oceano, voglio … Io voglio guardare il mare, tenendoti con me, se lo desideri, è logico”

“Certo che sì …”

“Fammi un sorriso Jay”

“E’ difficile …” – ma ci riuscì ugualmente, fondendosi poi in un bacio, che gli fece volare il cuore nella testa, ancora una volta.





 ZAYN MALIK ENTRA NEL CAST DI ZEN: A LUI L'ARDUO COMPITO DI PORTARE UNA VENTATA DI NOVITA' NELLA VITA DI LUX: TEMO NON SARA' COSI' SEMPLICE ;-)





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