venerdì 16 maggio 2014

ZEN - CAPITOLO N. 294

Capitolo n. 294 – zen



Brent e Brendan arrivarono scalzi, tenendosi per mano, camminando sulla sabbia, verso l’altare allestito in una caletta poco distante la villa di Geffen.

Avevano deciso quella location, trovandola suggestiva e romantica, durante una delle loro visite alla villa dell’avvocato, circondato dai bimbi della End House e dai propri, sotto al gazebo più grande, dove stazionavano anche Kevin, Lula e Tim, oltre a Scott e Jimmy.

Sotto le altre tende, sparse per tutto il perimetro, controllato da una nutrita schiera di bodyguard, ingaggiati dalla nuova agenzia gestita da Vas, Peter ed Ivan, si erano riuniti gli altri nuclei familiari.

Ivan aveva notato, dal suo rientro a Chicago, dove era stata formalizzata la società con i due amici, un cambiamento in Christopher.

Il cantante aveva motivato la cosa, parlandogli di malesseri passeggeri, che acuirono l’ansia di Ivan sullo stato di salute del compagno.

Boydon volle partecipare comunque alla cerimonia, dopo vari tentennamenti.
Conosceva Brendan da anni ed il suo invito era stato accolto con piacere dal chirurgo, ora in disparte, insieme al maggiore dei Laurie ed a Jim, entrambi consapevoli del disagio di Steven.

Nei loro smoking bianchi, i due futuri coniugi erano semplicemente raggianti.
Il tocco di camicie anni settanta, con tanto di colletto a punta, in una fantasia improbabile per entrambi, spiccava sotto le giacche candide da perfetti gelatai, come le aveva definite Hugh, facendo ridere i presenti intorno a lui.

Jared e Colin giunsero per ultimi, ma in tempo per ascoltare lo scambio delle promesse.

La coppia si unì a Glam, anche per sincerarsi sulle sue condizioni di salute, piuttosto buone quel mattino.

Harry e Louis fungevano da testimoni, con estrema emozione e non senza qualche intoppo.

I pantaloni di Styles scendevano e li doveva tenere con una mano, perché dimagrito in ospedale di ben cinque chili.

Boo non sapeva se ridere o fare finta di nulla: Pam era accorsa a puntare degli spilli, ma non era stato sufficiente, così gli ulteriori buchi, che un poco delicato Amos, praticò nella cintura Gucci di un Harry inorridito, nel vedere estrarre dal sovietico un coltello di almeno quaranta centimetri di lama.

La scena fu esilarante, ma mai quanto quella in cui proprio il giovane legale dovette cercare nelle tasche le fedi.

Louis salvò la situazione, frugando con un sorrisone nei meandri delle braghe del consorte, che avvampò, nel sostegno generale sottolineato da un applauso di incoraggiamento.

Finalmente gli anelli furono passati a chi di dovere.

Brendan era divertito, Brent basito.

Laurie enunciò così le parole, che si era portato dentro dal suo primo istante insieme al suo acerbo e bellissimo sposo.


“Brent, ciò che sto per dirti, forse ti farà sorridere, come è appena accaduto con questo adorabile pasticcio, però voglio provarci lo stesso … Perché è ciò che sento, da quel punto nel cuore, dove tu hai posato un seme prezioso, germogliato non senza essere bagnato da qualche lacrima e molta paura reciproca, di sbagliare, di non fare la cosa giusta … Ho temuto di perderti, ancora prima di averti nella mia vita: è stato un miracolo, sai? Spesso ho dubitato delle promesse fatte in circostanze … come queste” – rise, tentando di smorzare l’evidente e profonda emozione – “… Forse provavo unicamente invidia e mi nascondevo dietro ad una battuta sagace ed acida, desiderando di viverla anch’io, questa meravigliosa opportunità: tu me l’hai data, Brent ed io te ne sarò grato per sempre … Prendi questa vera, in segno del mio amore e della mia devozione … Io oggi ti sposo Brent Tomlinson junior e divento un uomo felice, grazie a te ed al tuo sorriso”

L’ex capitano era come incantato da quel discorso, ma si riprese immediato, per pronunciare i suoi intenti amorevoli e sinceri.

“Brendan hai ragione quando dici che non è stato semplice per noi, sino dal principio: ci portavamo appresso dei ricordi e delle esperienze complicate e ci siamo decodificati a vicenda, abbiamo come aperto una cassaforte, dove avevamo chiuso i sentimenti e la voglia di viverli … Mi hai difeso, mi hai sostenuto, non mi hai mai mentito … Tu sei l’uomo che amo e che oggi voglio sposare … Questo è il simbolo materiale, di quanto di più astratto e splendido possa esistere nel viaggio di un essere umano: trovare il vero amore … E per me, grazie a te, è accaduto”

Lo scambio si compì, sublimato da un bacio mozza fiato.

L’esultanza degli astanti, sancì il tutto, tra nuvole di coriandoli, petali e glitter, che si sparsero ovunque, con grande gioia dei bambini, che circondarono Brent e Brendan, per il primo scatto ricordo di quel giorno indimenticabile.



Robert ciondolava tra i tavoli del buffet, mentre Jude parlava con Xavier e Phil, non senza continuare a lanciargli occhiate un po’ perplesse.

Downey prese delle tartine al caviale, ridacchiando, senza accorgersi di Geffen, che lo aveva raggiunto nella confusione dei festeggiamenti in corso.

“Non sapevo di dovere chiudere il mobile bar a casa” – esordì Glam, puntandolo severo, mentre si reggeva a fatica sul bastone.

“Eh …? Non rompere bell’uomo”

“Sei ubriaco Rob” – constatò con amarezza.

L’altro rise più forte e sguaiato – “O mio Dio, sei perspicace, nonostante tutto! Vedo che ti mantieni lucido, mio caro!” – e gli diede una sonora pacca sulla schiena, non senza farlo vacillare.

“Cazzo Robert smettila!” – gli ringhiò, provando a spostarlo dall’attenzione ormai di tutti.

Ci fu un attimo di silenzio, rotto dall’incitazione a fare un brindisi, da parte di Mason.

“Salvato per un pelo dal pubblico ludibrio …” – borbottò l’attore, che si ritrovò da un lato Glam e dall’altro Jude, arrivato da lui in un secondo.

“Ops i miei cavalieri serventi … Che non sono serviti ad un cazzo, si sappia!” – esclamò alterato.

Vas lo avvolse, quasi con premura – “Robert perché non andiamo a rinfrescarci le idee da un’altra parte?” – propose calmo.

“E come vecchia roccia?? Mi vuoi buttare a mare??!” – e sghignazzò.

Christopher provò a farlo ragionare, con modi affettuosi, però non funzionarono.

Downey sgusciò via da solo, da quel drappello di persone a lui così care, ma di fronte alle quali si vergognò a morte, improvviso e consapevole.

Law lo tallonò deciso.



Colin inarcò le sopracciglia, notando i movimenti del suo UK buddy a distanza, mentre teneva tra le braccia Jared, intenti a sorseggiare un drink e degli ottimi salatini.

“Cosa gli prende a Robert? Tu lo sai amore?” – chiese l’irlandese.

“Non ne ho idea Cole … Hai più parlato con Jude?”

“No, tra il nuovo set ed il resto, non c’è più stata l’occasione … Hanno litigato? E’ da un pezzo che non vedo Rob sbronzo …” – aggiunse con rammarico.

“Shannon mi ha detto qualcosa a proposito di Harry, mentre venivamo qui in auto: ha visto una scena un po’ delicata in ospedale, al solarium: c’era anche Louis e soprattutto c’era Jude, insieme ad Harry …”

“Te l’ha detto Shan?”

“Sì, era lì in visita, ma poi si è defilato, capendo che stavano discutendo: a dire il vero è stata una mezza scenata di Boo, contro Jude, come se lui ci stesse provando con Haz, capisci?” – spiegò a tono flebile e circospetto.

“Ma è assurdo!”

“Sono d’accordo, ma mio fratello non ha dubbi, Louis era una furia e Jude sbigottito, forse perché le accuse del suo rivale erano e sono infondate” – sorrise.

“Rivale? Già definirlo così è pericoloso … Certo che Jude dovrà delle spiegazioni a Robert, magari non si sono ancora chiariti ed ecco spiegati questi malumori odiosi.”



“Vattene … per favore Jude …”

Il suo corpo gracile e tremante, così piccolo alla visione dell’inglese, adesso, stava come appiccato ad un muretto, tra gli scogli.

“Non voglio parlare alla tua schiena Rob …”

“Dovrai farlo … Perché è troppo umiliante affrontarti in questo stato pietoso … Ho fatto una pessima figura prima, vero? Ed ho coinvolto anche te … E per fortuna non c’erano i nostri figli!” – singhiozzò sconfitto.

Law azzerò la distanza, posando i suoi palmi caldi e fermi sulle sue spalle magre.

“Nostri … Hai ragione Robert” – sorrise con tenerezza, la stessa impressa nella sua voce – “… Noi abbiamo molto, abbiamo costruito ed anche disfatto, ma siamo ancora qui, con l’amore verso di loro, che ci ricambiano senza esitazioni, senza giudicarci mai”

Downey si girò, lo sguardo basso.

“Con la mia insicurezza, sto rovinando tutto …”

“No Rob, la colpa è mia e tu questo lo sai … Forse non riesco a crescere, magari è una forma di auto difesa idiota, una vanità, un narcisismo, come tu stesso l’hai definito … E tu sai quello che dici” – sorrise, abbracciandolo.

Downey si aggrappò a lui, conscio che era un errore.
Si lasciava trascinare via da ogni pulsazione accelerata per via dei baci di Law, del suo carisma, del suo essere meno vecchio di sette anni.

Sette macigni: non riusciva a togliersela dal cervello quella dannata similitudine.



Louis prese il padre da parte.

“Credevo accompagnassi Brent e”

“Come avrei potuto cucciolo? Non l’ho fatto con te e quindi abbiamo deciso fosse giusto così” – l’ex colonnello gli sorrise, dandogli una carezza sul viso di un bel colorito dorato.

“Un complotto quindi …” – Boo ricambiò innocente quel sorriso, pensando a Lux, che lo aveva scortato sino ad Harry e, in un’ottica un po’ drastica, consegnato a lui.

Louis provò un senso di disagio, per l’eccessiva severità con la quale aveva salutato Vincent, ma anche a come pensava a lui in quel frangente.

Continuava a giudicarlo, con una rabbia sottile, sulla quale, seppure ci avesse lavorato, non era riuscito a dominarsi, superandola e mutandola in un sentimento fatto di quell’amicizia tanto rivendicata nel suo congedarsi dal francese il giorno prima.

“Perché non lo chiami, tesoro?”

“Chi papà?” – quasi balbettò.

“Tu sai di chi sto parlando Boo” – e rise complice.

“No è … è presto per farlo … Magari domani …”

“Ok, domani … Come vuoi tu.”





UN BEL SELFIE TRA BRENDAN E BRENT OVVERO EMMETT J. SCANLAN E KIERON RICHARDSON: QUESTI HA ESPRESSO PROPRIO IERI, DURANTE UN'INTERVISTA, LA FORTE MALINCONIA PER IL PAIRING STENDAN NELLA SOAP, DI CUI FA ANCORA PARTE DEL CAST ORMAI DA DIVERSI ANNI. EMMETT POTREBBE TORNARE, MA SOLO PER IL LIETO FINE PER LORO DUE E QUINDI L'USCITA DI SCENA ANCHE DEL PERSONAGGIO DI STEVEN, INTERPRETATO DA KIERON, CHE, A TALE PROPOSITO, SI DICE ALTRETTANTO DISPIACIUTO ED INCERTO. IN FONDO E' IL RUOLO CHE GLI HA DATO CELEBRITA' E GLI HA FATTO CONOSCERE EMMETT, CON IL QUALE MANTIENE UN LEGAME MOLTO BELLO, ANCHE SE SI VEDONO MOLTO POCO, CAUSA IMPEGNI DI LAVORO RECIPROCI :) 

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