Capitolo n. 294 – zen
Brent e Brendan
arrivarono scalzi, tenendosi per mano, camminando sulla sabbia, verso l’altare
allestito in una caletta poco distante la villa di Geffen.
Avevano deciso quella
location, trovandola suggestiva e romantica, durante una delle loro visite alla
villa dell’avvocato, circondato dai bimbi della End House e dai propri, sotto
al gazebo più grande, dove stazionavano anche Kevin, Lula e Tim, oltre a Scott
e Jimmy.
Sotto le altre tende,
sparse per tutto il perimetro, controllato da una nutrita schiera di bodyguard,
ingaggiati dalla nuova agenzia gestita da Vas, Peter ed Ivan, si erano riuniti
gli altri nuclei familiari.
Ivan aveva notato,
dal suo rientro a Chicago, dove era stata formalizzata la società con i due
amici, un cambiamento in Christopher.
Il cantante aveva
motivato la cosa, parlandogli di malesseri passeggeri, che acuirono l’ansia di
Ivan sullo stato di salute del compagno.
Boydon volle
partecipare comunque alla cerimonia, dopo vari tentennamenti.
Conosceva Brendan da
anni ed il suo invito era stato accolto con piacere dal chirurgo, ora in
disparte, insieme al maggiore dei Laurie ed a Jim, entrambi consapevoli del
disagio di Steven.
Nei loro smoking
bianchi, i due futuri coniugi erano semplicemente raggianti.
Il tocco di camicie
anni settanta, con tanto di colletto a punta, in una fantasia improbabile per
entrambi, spiccava sotto le giacche candide da
perfetti gelatai, come le aveva definite Hugh, facendo ridere i presenti
intorno a lui.
Jared e Colin
giunsero per ultimi, ma in tempo per ascoltare lo scambio delle promesse.
La coppia si unì a
Glam, anche per sincerarsi sulle sue condizioni di salute, piuttosto buone quel
mattino.
Harry e Louis
fungevano da testimoni, con estrema emozione e non senza qualche intoppo.
I pantaloni di Styles
scendevano e li doveva tenere con una mano, perché dimagrito in ospedale di ben
cinque chili.
Boo non sapeva se
ridere o fare finta di nulla: Pam era accorsa a puntare degli spilli, ma non
era stato sufficiente, così gli ulteriori buchi, che un poco delicato Amos,
praticò nella cintura Gucci di un Harry inorridito, nel vedere estrarre dal
sovietico un coltello di almeno quaranta centimetri di lama.
La scena fu
esilarante, ma mai quanto quella in cui proprio il giovane legale dovette
cercare nelle tasche le fedi.
Louis salvò la
situazione, frugando con un sorrisone nei meandri delle braghe del consorte,
che avvampò, nel sostegno generale sottolineato da un applauso di
incoraggiamento.
Finalmente gli anelli
furono passati a chi di dovere.
Brendan era
divertito, Brent basito.
Laurie enunciò così
le parole, che si era portato dentro dal suo primo istante insieme al suo
acerbo e bellissimo sposo.
“Brent, ciò che sto
per dirti, forse ti farà sorridere, come è appena accaduto con questo adorabile
pasticcio, però voglio provarci lo stesso … Perché è ciò che sento, da quel
punto nel cuore, dove tu hai posato un seme prezioso, germogliato non senza essere
bagnato da qualche lacrima e molta paura reciproca, di sbagliare, di non fare
la cosa giusta … Ho temuto di perderti, ancora prima di averti nella mia vita:
è stato un miracolo, sai? Spesso ho dubitato delle promesse fatte in
circostanze … come queste” – rise, tentando di smorzare l’evidente e profonda
emozione – “… Forse provavo unicamente invidia e mi nascondevo dietro ad una
battuta sagace ed acida, desiderando di viverla anch’io, questa meravigliosa
opportunità: tu me l’hai data, Brent ed io te ne sarò grato per sempre … Prendi
questa vera, in segno del mio amore e della mia devozione … Io oggi ti sposo
Brent Tomlinson junior e divento un uomo felice, grazie a te ed al tuo sorriso”
L’ex capitano era
come incantato da quel discorso, ma si riprese immediato, per pronunciare i
suoi intenti amorevoli e sinceri.
“Brendan hai ragione
quando dici che non è stato semplice per noi, sino dal principio: ci portavamo
appresso dei ricordi e delle esperienze complicate e ci siamo decodificati a
vicenda, abbiamo come aperto una cassaforte, dove avevamo chiuso i sentimenti e
la voglia di viverli … Mi hai difeso, mi hai sostenuto, non mi hai mai mentito
… Tu sei l’uomo che amo e che oggi voglio sposare … Questo è il simbolo
materiale, di quanto di più astratto e splendido possa esistere nel viaggio di
un essere umano: trovare il vero amore … E per me, grazie a te, è accaduto”
Lo scambio si compì,
sublimato da un bacio mozza fiato.
L’esultanza degli
astanti, sancì il tutto, tra nuvole di coriandoli, petali e glitter, che si
sparsero ovunque, con grande gioia dei bambini, che circondarono Brent e
Brendan, per il primo scatto ricordo di quel giorno indimenticabile.
Robert ciondolava tra
i tavoli del buffet, mentre Jude parlava con Xavier e Phil, non senza
continuare a lanciargli occhiate un po’ perplesse.
Downey prese delle
tartine al caviale, ridacchiando, senza accorgersi di Geffen, che lo aveva
raggiunto nella confusione dei festeggiamenti in corso.
“Non sapevo di dovere
chiudere il mobile bar a casa” – esordì Glam, puntandolo severo, mentre si
reggeva a fatica sul bastone.
“Eh …? Non rompere
bell’uomo”
“Sei ubriaco Rob” –
constatò con amarezza.
L’altro rise più
forte e sguaiato – “O mio Dio, sei perspicace, nonostante tutto! Vedo che ti
mantieni lucido, mio caro!” – e gli diede una sonora pacca sulla schiena, non
senza farlo vacillare.
“Cazzo Robert
smettila!” – gli ringhiò, provando a spostarlo dall’attenzione ormai di tutti.
Ci fu un attimo di
silenzio, rotto dall’incitazione a fare un brindisi, da parte di Mason.
“Salvato per un pelo
dal pubblico ludibrio …” – borbottò l’attore, che si ritrovò da un lato Glam e
dall’altro Jude, arrivato da lui in un secondo.
“Ops i miei cavalieri
serventi … Che non sono serviti ad un cazzo, si sappia!” – esclamò alterato.
Vas lo avvolse, quasi
con premura – “Robert perché non andiamo a rinfrescarci le idee da un’altra
parte?” – propose calmo.
“E come vecchia
roccia?? Mi vuoi buttare a mare??!” – e sghignazzò.
Christopher provò a
farlo ragionare, con modi affettuosi, però non funzionarono.
Downey sgusciò via da
solo, da quel drappello di persone a lui così care, ma di fronte alle quali si
vergognò a morte, improvviso e consapevole.
Law lo tallonò deciso.
Colin inarcò le
sopracciglia, notando i movimenti del suo UK buddy a distanza, mentre teneva
tra le braccia Jared, intenti a sorseggiare un drink e degli ottimi salatini.
“Cosa gli prende a
Robert? Tu lo sai amore?” – chiese l’irlandese.
“Non ne ho idea Cole …
Hai più parlato con Jude?”
“No, tra il nuovo set
ed il resto, non c’è più stata l’occasione … Hanno litigato? E’ da un pezzo che
non vedo Rob sbronzo …” – aggiunse con rammarico.
“Shannon mi ha detto
qualcosa a proposito di Harry, mentre venivamo qui in auto: ha visto una scena
un po’ delicata in ospedale, al solarium: c’era anche Louis e soprattutto c’era
Jude, insieme ad Harry …”
“Te l’ha detto Shan?”
“Sì, era lì in
visita, ma poi si è defilato, capendo che stavano discutendo: a dire il vero è
stata una mezza scenata di Boo, contro Jude, come se lui ci stesse provando con
Haz, capisci?” – spiegò a tono flebile e circospetto.
“Ma è assurdo!”
“Sono d’accordo, ma
mio fratello non ha dubbi, Louis era una furia e Jude sbigottito, forse perché le
accuse del suo rivale erano e sono infondate” – sorrise.
“Rivale? Già
definirlo così è pericoloso … Certo che Jude dovrà delle spiegazioni a Robert,
magari non si sono ancora chiariti ed ecco spiegati questi malumori odiosi.”
“Vattene … per favore
Jude …”
Il suo corpo gracile
e tremante, così piccolo alla visione dell’inglese, adesso, stava come
appiccato ad un muretto, tra gli scogli.
“Non voglio parlare
alla tua schiena Rob …”
“Dovrai farlo … Perché
è troppo umiliante affrontarti in questo stato pietoso … Ho fatto una pessima
figura prima, vero? Ed ho coinvolto anche te … E per fortuna non c’erano i
nostri figli!” – singhiozzò sconfitto.
Law azzerò la
distanza, posando i suoi palmi caldi e fermi sulle sue spalle magre.
“Nostri … Hai ragione
Robert” – sorrise con tenerezza, la stessa impressa nella sua voce – “… Noi
abbiamo molto, abbiamo costruito ed anche disfatto, ma siamo ancora qui, con l’amore
verso di loro, che ci ricambiano senza esitazioni, senza giudicarci mai”
Downey si girò, lo
sguardo basso.
“Con la mia
insicurezza, sto rovinando tutto …”
“No Rob, la colpa è
mia e tu questo lo sai … Forse non riesco a crescere, magari è una forma di
auto difesa idiota, una vanità, un narcisismo, come tu stesso l’hai definito …
E tu sai quello che dici” – sorrise, abbracciandolo.
Downey si aggrappò a
lui, conscio che era un errore.
Si lasciava
trascinare via da ogni pulsazione accelerata per via dei baci di Law, del suo
carisma, del suo essere meno vecchio di
sette anni.
Sette macigni: non
riusciva a togliersela dal cervello quella dannata similitudine.
Louis prese il padre
da parte.
“Credevo
accompagnassi Brent e”
“Come avrei potuto
cucciolo? Non l’ho fatto con te e quindi abbiamo deciso fosse giusto così” – l’ex
colonnello gli sorrise, dandogli una carezza sul viso di un bel colorito
dorato.
“Un complotto quindi …”
– Boo ricambiò innocente quel sorriso, pensando a Lux, che lo aveva scortato
sino ad Harry e, in un’ottica un po’ drastica, consegnato a lui.
Louis provò un senso
di disagio, per l’eccessiva severità con la quale aveva salutato Vincent, ma
anche a come pensava a lui in quel frangente.
Continuava a
giudicarlo, con una rabbia sottile, sulla quale, seppure ci avesse lavorato,
non era riuscito a dominarsi, superandola e mutandola in un sentimento fatto di
quell’amicizia tanto rivendicata nel suo congedarsi dal francese il giorno
prima.
“Perché non lo
chiami, tesoro?”
“Chi papà?” – quasi balbettò.
“Tu sai di chi sto
parlando Boo” – e rise complice.
“No è … è presto per
farlo … Magari domani …”
“Ok, domani … Come
vuoi tu.”
UN BEL SELFIE TRA BRENDAN E BRENT OVVERO EMMETT J. SCANLAN E KIERON RICHARDSON: QUESTI HA ESPRESSO PROPRIO IERI, DURANTE UN'INTERVISTA, LA FORTE MALINCONIA PER IL PAIRING STENDAN NELLA SOAP, DI CUI FA ANCORA PARTE DEL CAST ORMAI DA DIVERSI ANNI. EMMETT POTREBBE TORNARE, MA SOLO PER IL LIETO FINE PER LORO DUE E QUINDI L'USCITA DI SCENA ANCHE DEL PERSONAGGIO DI STEVEN, INTERPRETATO DA KIERON, CHE, A TALE PROPOSITO, SI DICE ALTRETTANTO DISPIACIUTO ED INCERTO. IN FONDO E' IL RUOLO CHE GLI HA DATO CELEBRITA' E GLI HA FATTO CONOSCERE EMMETT, CON IL QUALE MANTIENE UN LEGAME MOLTO BELLO, ANCHE SE SI VEDONO MOLTO POCO, CAUSA IMPEGNI DI LAVORO RECIPROCI :)
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