venerdì 9 novembre 2012

ZEN - Capitolo n. 7



Capitolo n. 7  -  zen


Fecero l’amore, guardandosi negli occhi.
Chris si addormentò subito, tenendo Tom, ben stretto a sé, Tom, in preda all’insonnia; non si erano mai mossi dal divano.
Quella confessione accorata, fu un passo avanti eppure non c’era stata una rinnovata dolcezza nei modi di Chris, nell’approcciarsi a Tom.
Era stato puro, semplice, sesso, per l’ennesima volta.

“Cosa stai facendo?”
“Buongiorno … mi cambio, devo tornare in ospedale”
Chris si stiracchiò, come un enorme gatto dagli occhi custoditi da due fessure accattivanti: “Ti aiuto a riordinare …”
§ Strano § - pensò Tom, sorridendo.
Chris raccolse i pantaloni del compagno – “Certo che sei proprio magro Tommy …” – disse osservando la targhetta di quei jeans modaioli e stropicciati, come il suo umore, come sempre all’alba.
Gli piaceva oziare, ascoltando i rumori della casa, per la quale Tom si muoveva esperto, facendo le consuete, rassicuranti faccende domestiche.
Chris era disordinato e … curioso.
“Questo cos’è Tom?” – il suo tono mutò, nell’analizzare un assegno, firmato dallo studio Geffen.
“Ehi, ma lascia stare …” – protestò Tom, tentando di riprenderselo.
“Duecentomila dollari?? A che titolo, si può sapere?”
“Sei insopportabile quando ti comporti così, accidenti! Un inquisitore, ecco cosa sembri!”
“Sarò quello che ti pare, ma vuoi spiegarmelo sì o no??” – insistette con veemenza.
“Sono stato assunto da Glam  per un ciclo di terapia a domicilio e quello è il compenso! Soddisfatto?!” – quasi ringhiò.
Erano da capo.
Da quello peggiore, in cui le scenate di possesso da parte di Chris, debordavano da ogni buon senso.
“Assunto?? Tu lavori in clinica, non ti basta?? Sei al lavoro giorno e notte, quando ti occuperesti di Geffen?? La notte??”
“Smettila!! E’ il mio lavoro, l’hai detto, non devi interferire, così come io non faccio con il tuo!!”
Chris strappò quel pezzo di carta.
Tom sbarrò le palpebre, incredulo.
“Glam Geffen, bel tipo, ho letto il suo dossier, indagando per l’incidente e non sai quanto è losco il suo passato, per non dire la sua attività di avvocato!”
“Glam è un’ottima persona!” – sbraitò, indossando una t-shirt nera.
“Oh sì, come no Tommy, Geffen è l’uomo che sa dire la cosa giusta al momento giusto, mi sbaglio??!!” – urlò sarcastico.
Tom sorrise triste – “Ora origli pure dietro l’angolo … Tu non sai un bel niente di Glam, non lo sai neppure di te e tanto meno di ME!!”


“Glielo hai detto?”
Tomo si morse il labbro inferiore,
Shan gli bacio la spalla, tenendolo a sé da dietro, stesi sul letto del suo villino,  vista oceano.
“Non ancora”
“Lo sospettavo” – mormorò rassegnato.
“Senti Shan … con Denny, l’altra sera abbiamo iniziato a parlare di adozione, c’erano da noi a cena Marc, con Jamie, Julian ed Elettra” – disse trafelato, cercando i propri boxer tra le lenzuola.
“Hai fretta?”
“Dobbiamo andare in studio, con Jared e Kevin, l’hai dimenticato? L’intervista …”
“Wow, mi hai concesso due ore del tuo tempo, dalle otto e trenta alle dieci e trenta, fortuna che il tuo Denny va in ufficio presto” – sibilò, mentre si rivestiva nervoso.
“Non voglio farlo soffrire … e poi Denny non è stupido!”
“E ben presto capirà che i tuoi mal di testa non sono dovuti alla mia batteria, mentre registriamo, ma a ben altro??!” – sbottò, spingendolo contro la parete, dove lo schiacciò, con i suoi bicipiti tatuati.
“Denny non mi ha mai mentito … non mi ha mai tradito”
Shan indietreggiò – “Come ho fatto io, ovvio! Se dovrò combattere per te Tomo, non mi arrenderò davanti a queste stronzate!”
“Essere devoti alla persona che si ama non è una stronzata Shannon” – ribatté diretto.
“Per te non vale questa regola Tomo?” – bissò, ridacchiando sfacciatamente.
“Sei tu … e l’amore che in me non ho mai seppellito nei tuoi confronti Shan. Quai una maledizione”


Tom li ritrovò allacciati ed assopiti, tra briciole e coltri macchiate.
Glam lo percepì per primo: dal risveglio, dopo il coma, avvertiva odori e suoni più spiccatamente.
“Ciao …” – sussurrò, cingendo meglio Downey, che fece una smorfia, affondando nel suo collo “Ti amo Glam …” – disse piano, come se stesse sognando.
Geffen gli accarezzò i capelli, posandovi un bacio dolce e premuroso – “Tesoro … non siamo soli”
“Io … io non volevo importunarvi” “
“Tom, stai bene …?” – chiese preoccupato, mentre Robert si destava completamente.
Le sue iridi divennero lucide – “Non … non del tutto Glam … poi, magari dopo, ti racconto” – e tirò su dal naso, tentando di riguadagnare l’uscita.
“Salve … Che ore sono?” – “Quasi le undici Rob … bentornato tra noi” – gli sorrise radioso.
“Devo andare a prendere Camilla …”
“Sì, salutami Antonio e dai un bacio al suo cucciolo, ok?”
“L’hai già visto?” – domandò allegro, evitando lo sguardo di Tom.
“Solo in foto, grazie a Pamela, certo che è paffuto il piccolo Meliti”
“Anthony junior … gli manca solo il sigaro, somiglia come una goccia d’acqua a suo padre”
Risero, provando poi imbarazzo, per essersi distratti:  Tom era a disagio, nonostante ammirasse la loro sintonia.
“Ti aspetto in palestra Glam … Arrivederci signor Downey” – concluse educato.
Robert gli fece un cenno, provando ad aggiungere un saluto cordiale, ma Tom se n’era già andato.

“Quel Chris ha dei problemi, Glam … E li riversa su Tom, mi pare ovvio” – disse perplesso.
“Proverò a capire cosa è successo”
Robert lo scrutò – “Ci tieni a quel ragazzo o sbaglio?” – gli sorrise.
“Diciamo che per fare un paragone Tom, per me, è ciò che Christopher rappresenta per te.”
“Quindi … un figlio per caso?”
“Tom è meritevole di più attenzioni e non di essere dipendente da quel rissoso di Chris”
“Come se fosse una droga …? Io posso capirlo”
Glam gli diede un bacio, non voleva sapere chi tra lui e Jude, occupava quella posizione, non del tutto positiva, a suo parere.


“Ciao Kevin, hai portato le pizze?”
Jared gli sorrise, accogliendolo nel loft di Malibu.
“Sì e spero di poterle mangiare entro l’una: notizie del reporter?”
“Stanno arrivando … Tomo e Shan sono in ritardo e così Chris … miseria” – sbuffò, controllando le farciture – “Tutte vegan, vi siete convertiti?”
“Non direi Jared, semmai vorremmo evitarci le tue smorfie assurde, davanti a proteine animali non autorizzate” – e rise, aprendosi una lattina di birra.
Leto lo scrutò – “Potevi portare anche Tim …”
“E’ in università, ha un esame, era agitato, non abbiamo quasi dormito, mi ha ripetuto la lezione, non che io sia molto ferrato” – e scrollò le spalle con fare simpatico.
“Si è scrollato di dosso quel professore, Ivo?”
“E’ in ottimi rapporti con lui, ma non si è più avvicinato, ho piena fiducia”
Jared arrise alla sua sicurezza, provava lo stesso nei riguardi di Colin.


“Se ne vuoi parlare …”
“Chris ha fatto a pezzi il tuo … acconto e” – rivelò frustrato, mentre gli massaggiava le gambe.
Geffen scosse il capo – “Te ne farò preparare un altro”
Tom si asciugò una lacrima, si stava vergognando profondamente.
“E tu pensavi ad una nuova casa … per noi, mentre Chris si impegnava a calpestare ciò per cui vivo … Ho fatto un mare di sacrifici per laurearmi, ma sembra non avere alcun peso”
“Tom, te lo dico come un padre”
“Un padre io ce l’ho e mi adora, non voglio che tu mi veda in quest’ottica” – disse risoluto.
Glam sorrise compiaciuto – “E’ così che dovresti essere quando discuti con Chris, sai?”
Tom avvampò.
“Io … io non volevo essere aggressivo Glam, perdonami”
“No, no, tu mi risistemi le ossa ed io proverò a spronarti, alla stregua di quando fai camminare quelli ridotti come me: e lo sai fare alla perfezione Tom, sei un validissimo fisioterapista, i risultati parlano più di mille complimenti”
“Forse Chris è … geloso della nostra amicizia” – disse timido.
“Tu sei ciò di cui lui ha bisogno, ma non puoi fare tutto da solo: certo che lo è, sei prezioso ed insostituibile. Te lo immagini un altro con la tua perseveranza e pazienza?” – rise bonario.
“Hai … hai fatto l’amore con Robert?”
“Sì … ci ho provato … insomma prima della mia disavventura me la cavavo un po’ meglio, però lui è buono, si è accontentato” – e si perse nel pensiero di Downey, che godeva insieme a lui, provando una sensazione piacevolissima tra l’inguine e l’addome.
“Non decido neppure lì, ma … non mi dispiace, Chris è … totalizzante”
“Siete giovani, dovete fare l’amore il più possibile”
“Ok … Comunque si è un po’ aperto, sul suo passato … Un minimo”
“Bene Tom, questa è una buona notizia.”
“Peccato non mi sia bastata, credevo che si fidasse di più di me, che frantumasse le sue barriere, il suo non sentirsi uomo, in quanto gay, perché per me questo è il suo vero trauma”
“Dovresti fargli capire quali sono le tue priorità ed esigenze, sbriciola il suo egoismo. Vai sino in fondo, prima che sia troppo tardi: puoi contare su di me, sempre.”


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