lunedì 26 novembre 2012

One shot - Respiro




One shot - Respiro

Colin passò l’indice sotto l’elastico dei suoi boxer.
Jared ebbe un sussulto.
“Ehi! E’ freddo …” – ma gli sorrise, perché gli sembrava incredibile, averlo lì, sul suo camper personale, ai margini del set, in New Orleans.
“Credevo indossassi reggiseno e mutandine sotto la vestaglia” – Farrell rise, accucciolandosi meglio sul ventre dell’unico uomo, che aveva saputo amare.
“Se mi fai una cosa …” – disse il leader dei Mars, con malizia, in un sussurro, stiracchiandosi come un gatto, allungato sopra quel divano enorme di colore rosso, preteso per il suo relax tra una ripresa e l’altra.
“Se ti faccio una cosa Jay …?”
Leto lo scrutò, inclinando la testa verso sinistra, per guardarlo meglio.
“Vieni qui Cole …”
“Ok” – rise solare, abbarbicandosi al suo corpo troppo magro: se n’era lamentato e quasi litigavano al telefono, dopo avere visto certe foto on line.
Jared aveva difeso la sua posizione ed il proprio ruolo nel film, che a Colin piaceva molto comunque, quindi si era chiuso in un mutismo per dieci minuti, offeso dalla severità dell’altro.
Farrell non aveva chiuso la chiamata, dicendogli improvviso – “A me basta ascoltare anche solo il tuo respiro Jared, sai? Nonostante la distanza, tu sei qui con me anche ora”
Un fremito e poi il più bel “Ti amo Colin” – di sempre.

“Quindi quella cosa, Jared …?”
“L’hai appena fatta …” – ed affondando nel suo collo, che sapeva di buono, il cantante sorrise, dandogli un bacio sulla pelle liscia, per poi aggiungere emozionato  – “Mi hai donato il tuo respiro, in ogni posto del mondo, che fossimo insieme o meno Colin e … non hai mai smesso. Mai.”

The End



Nessun commento:

Posta un commento