Capitolo n. 333 – zen
Liam riuscì a
sottrarsi all’assalto delle sorelle e della madre di Zayn, così alle loro
domande, sgattaiolando insieme a lui, sino alla soffitta di casa Malik, nel
centro di Parigi.
Il paleontologo lo
condusse per mano sino ad un lucernaio rotondo, che si affacciava sulla città,
ormai accesa in miriadi di luci.
“Dio che spettacolo …
E che bello essere qui con te” – disse Payne, senza guardarlo ancora.
Zayn sorrise – “Mi
spiace per prima, sono stile piovra”
“Le donne del vostro clan?
Siete davvero affiatati” – osservò, scrutandolo, ora.
“E’ papà il nostro
collante … Lui sa sempre cosa dire, cosa fare, ecco”
“Tu lo ammiri molto,
vero Zayn?” – chiese dolce.
“Non mi resta altro,
se non imparare da lui, in fondo non mi ha mai deluso, è il mio eroe da quando
avevo tre anni” – rivelò solare.
“Un super eroe” –
sospirò, guardando improvvisamente in basso.
“Ed il tuo?”
“Un brav’uomo, un po’
all’antica, ma così tanto con la testa tra le nuvole ed i suoi fossili, che ha
preso con allegria il mio coming out al mio sedicesimo compleanno”
“Alla tua festa?” –
bissò stupito Malik.
Payne annuì divertito
– “In effetti ci rimasero tutti così” – e fece un’espressione buffa.
“Nessuno l’aveva
capito?”
“No, non credo, ma l’effetto
sorpresa spesso è quello vincente”
“In guerra sì Liam …
In amore non sempre”
“Già, però io vorrei
crederci a questa, di sorpresa, a
questo dono, di esserci incontrati, quando magari ci siamo sfiorati spesso, in
passato …” – disse un po’ da sognatore inguaribile, quale era.
“E’ bello crederlo,
anche a questo ritrovarci, allo sceglierci …”
“Vorrei che accadesse
ogni giorno, Zayn, senza indugi, senza più averne paura” – e lo baciò, intenso.
I battiti dei
rispettivi cuori, collisero sulle loro labbra, nitidi e sinceri.
“Buon Natale Liam …
Ti amo”
“Ti amo anch’io Zayn …
Buon Natale”
Farrell sentì delle
dita tra i capelli e si svegliò a fatica.
“Buon Natale Cole”
Il sorriso di Leto,
fu il migliore buongiorno, così il suo augurio.
“Jay …” – si sollevò,
stringendolo – “Buon Natale tesoro mio … Ma non dovresti essere”
“Glam si è
addormentato … Ora riposa tranquillo, l’abbiamo vegliato sino all’alba” –
spiegò il cantante, rannicchiandosi sul cuore del marito.
“Capisco …” – l’irlandese
prese un lungo respiro.
“Ti amo Colin” – e lo
fissò, accarezzandogli le gote vermiglie.
“Ti amo da impazzire
Jared … Grazie per essere qui, con me.”
Gli specchi di Jude
si illuminarono, appena si accorse di lui, steso al suo fianco, senza sapere da
quanto tempo.
“Robert …”
“Buon Natale angelo
mio”
“Rob Buon Natale
anche a te …” – e lo avvolse, con trepidazione.
Si baciarono, scambiandosi
più di un semplice auspicio, per quel giorno di festa.
“E’ da molto che”
“Meno di un’ora Jude,
ti … ammiravo, mentre riposavi sereno”
“E Glam …?”
“Anche lui è …” –
sorrise, gli occhi liquidi – “… è nel mondo dei sogni … Scott gli ha
somministrato altre dosi di morfina e ci ha spiegato che” – Downey strizzò le
palpebre.
“Rob …”
L’americano lo guardò,
straziato dalle sue stesse parole – “Scott ci ha detto che potrebbe passare dal
sonno alla morte, senza più dolore … Forse sarà così, magari lui ne è certo, ma
non ci ha voluti … spaventare od altro, però noi tre non volevamo disturbare
Glam … Non potevamo permetterci che sentisse altro male” – e si sciolse in un
pianto dignitoso.
Law lo avvolse forte –
“Hai fatto tutto quanto in tuo potere, Robert, sei stato straordinario e Glam
te ne sarà grato anche … anche dopo, amore mio”
Tim se ne stava
rannicchiato sopra il divanzale ed appena sentì aprirsi la porta, gli volò
incontro.
“Kevin …!”
“Ehi piccolo … Mi
dispiace di averti lasciato da solo, mi dispiace” – singhiozzò nel suo collo,
il bassista, poi lo baciò con vigore.
Senza volersi
separare dalla bocca del suo acerbo consorte, Kevin sembrò cullarlo, un istante
dopo.
“E Glam … come sta?” –
domandò timoroso.
“E’ … è in pace,
grazie ai sedativi … Ci ha dato la buona notte, ad ognuno di noi, poi ha
baciato i palmi, delle nostre mani, mie, di Jared e Robert, infine si è
assopito, con un sorriso … Incantevole” – ed inspirò, provato da troppe
emozioni.
“Kevin ora siediti,
faccio portare la colazione, hai bisogno di zuccheri e”
“Io ho bisogno di te,
Tim, ogni ora della mia vita … Ti amo così tanto e non vedo l’ora di stringere
il nostro bambino” – affermò struggente, mentre lo riprendeva a sé, per dargli
uno di quei baci, in grado di mandare Tim in una dimensione, che non avrebbe
mai potuto descrivere e mai ci avrebbe potuto rinunciare.
Le sue piccole
falangi, fresche e profumate di fiori, raccolsero quelle ancora grandi, di
quell’uomo, che avrebbe dato la propria vita, per lui, in ogni attimo.
Lula lo sapeva ed
avrebbe fatto altrettanto.
“Papà, andiamo …” –
gli sorrise, facendolo sedere sul bordo del letto.
“Soldino … Io … Io
non sono pronto …”
“Nessuno lo è mai,
quando si tratta di dirsi addio, sapendo che non ci si rivedrà davvero mai più,
per l’eternità”
Geffen si ossigenò,
guardando oltre il bimbo, in piedi davanti a lui, vestito di bianco.
Anche Glam lo era,
senza ricordarsi di essersi coricato, con addosso quella casacca e quei
pantaloni candidi.
“Sto … sto sognando
Lula?”
“No papà, è tutto
vero …” – sembrò rassicurarlo, tirandolo a sé quel poco che bastava a farlo
alzare.
“D’accordo, allora
andiamo”
“Non posso rimandare,
anche se lo vorrei” – e, tenendosi per mano, uscirono nel corridoio deserto.
Le varie coppie erano
ancora nelle camere degli ospiti, intente a scambiarsi doni, sorrisi, dispetti,
anche se il clima era come ovattato, in un rispetto, per quanto stava per
succedere a Geffen.
Era un’attesa,
ingannata con una gioia un po’ forzata, a favore dei numerosi bambini, che
stavano allietando i vari genitori.
Nessuno si accorse di
lui e di Lula, intenti a scrutarli, ad uno ad uno, mentre procedevano lenti, ma
incessanti.
Jared e Colin a
raccontare una favola a tutte le loro principesse, riunitesi sopra il lettone.
Jude e Robert,
impegnati a vestire di rosso Camilla e Diamond, sempre più belle ed in perfetta
sintonia.
Pamela, che
allacciava le scarpe a Drake, che faceva lo stesso con Xavier, che ci provava a
farlo con Alexander e Sebastian, due autentiche pesti, mentre Derado filmava
tutto.
Kevin e Tim, che si
scambiavano i maglioni, sui busti glabri, ridendo come adolescenti.
Niall, che rincorreva
Petra, mentre Louis tirava loro dei coriandoli, trovati chissà dove ed Harry,
la testa sotto al cuscino, che protestava, perché aveva ancora troppo sonno.
Le loro voci,
sembrarono appannarsi, nella mente di Geffen, che provò a cogliere la felicità,
intrinseca in quei gesti, ripetuti chissà in quante occasioni.
Le scale per il terzo
piano, gli apparvero come un’autentica impresa.
Un po’ folle.
Lula si grattò la
nuca, simpatico – “Non temere, ti tengo io papà”
Glam abbassò lo
sguardo innamorato e lucido su di lui, annuendo – “Lo so amore, l’ho sempre
saputo …”
Era una mattina piena
di sole, in quel 25 dicembre 2021.
Il giorno seguente,
Jared avrebbe compiuto 50 anni ed a lui, dalla balaustra, senza che il leader
dei Mars se ne rendesse conto, andò l’ennesima occhiata amorevole di Glam
Geffen.
“Lula, possibile che …”
“No papà, non è
possibile … Non si torna indietro e, se anche hai pensato di potere cambiare le
cose, se te l’ho fatto anche un po’ credere, era perché ti amo sino alla fine
dell’universo e” – rise giocoso – “e un pezzettino!”
Un saltello, una
risata argentina.
Ridondante.
Melodiosa.
“Anima mia”
“E così sia, addio
papà”
Un fragore.
Una luce.
All’unisono
investirono il silenzio, inghiottendolo, per poi farlo esplodere, in miliardi
si schegge multicolore.
Se qualcuno avesse
potuto assistervi, sembrò che una voragine, si fosse aperta sull’infinito e poi
richiusa.
Coloro i quali
accorsero su quella terrazza, non riuscirono a credere ai propri occhi.
Perché
non era davvero possibile.
The End
Il mio saluto carico
di affetto va a tutti coloro i quali hanno seguito anche questa mia avventura,
chiamata Zen.
E’ stata un’esperienza
incredibile, perché le emozioni si sono accavallate, nel corso dei capitoli,
così le lacrime e le risa, perché scrivere è vivere la vita che non c’è, che si
inventa, in un gioco di specchi, di scoperta, di amore.
E così Viva la Vida
per davvero …
Arrivederci a LIFE,
il seguito di queste vite dei nostri protagonisti, con nuove gioie, nuovi
dolori, nuove avventure …
Un bacio, un
abbraccio e tutto il mio sorriso, a Voi, che mi avete dato tanto, che siete
tutto questo mio mondo, “oltre”, sempre di più.
Grazie.
Maria Rosa
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