mercoledì 16 novembre 2011

GOLD - CAPITOLO N. 298

Capitolo n. 298 - gold


OSD – Pearl jam > Just Breathe
http://www.youtube.com/watch?v=XTb9GNIxpMk&ob=av2e

Da quel punto sulla scogliera, si vedeva tutto l’oceano.
I capelli di Jared danzavano nel vento di quel primo pomeriggio, sotto lo sguardo di Colin, che lo aveva portato lì, dopo avere mangiato qualcosa nel bar, dove solitamente facevano colazione con i bambini, sul lungomare.
“A cosa pensi …?” – chiese improvviso, spezzando quel silenzio armonioso tra di loro.
“Vorrei … che il mondo si fermasse, così da potere scendere Cole.”
“Proprio adesso …?”
Jared si voltò fissandolo, con dolcezza – “Tu preferiresti morire, piuttosto che arrenderti … vero?”
Farrell prese fiato, avvicinandosi, sostenuto dalla balaustra, dove la sua mano stava scorrendo lenta, nascosta, perché tremava e non voleva che Jared se ne accorgesse.
“Mi stai lasciando Jay …?”
La sua voce era flebile e disperata, nei suoi occhi l’immagine di Jared arrivava in un modo in cui non l’aveva mai visto o forse lo stava guardando sul serio per la prima volta, per ciò che era.
Un uomo stanco, di mentire a sé stesso, ma soprattutto a lui, che aveva amato dal primo istante, il suo ragazzo irlandese, che cavalcava sporco dalla polvere dei propri errori, ma sempre rivestito di uno splendore, derivante dalla sua innata purezza.
Jared lo strinse forte sul petto, salvandolo da quella caduta immeritata: le maniche di quel pullover erano troppo lunghe, arrivavano alle sue nocche pallide, che si ancorarono alla nuca di Colin, per poi baciarlo.

Un’ora dopo erano su di un jet, diretti in Marocco, per l’ennesima volta o per abitudine o per qualunque altro motivo, che li riportava spesso dove la loro storia aveva avuto inizio e, se doveva terminare, era là che doveva succedere.



La flebo scendeva goccia dopo goccia.
Jamie la scrutava, con insofferenza crescente.
“Non andrà più veloce, anche se la sorvegli come un soldato …” – Marc sorrise, non gli aveva mai lasciato le dita, che Jamie aveva intrecciato alle sue da subito.
“Sì … hai ragione …” – disse sorridendo imbarazzato.
“Vuoi vedere un film?”
“No … magari provo a dormire … ma tu resti, vero?”
“Non mi muovo da qui Jamie.” – e gli fece l’occhiolino.


“Partiti? Madre de Diòs non stanno fermi un attimo … ah ecco, siamo arrivati, parcheggia pure lì, grazie.”
Pamela aveva chiesto a Kevin di accompagnarla a fare l’ecografia mensile: una proposta inattesa, che il compagno di Geffen accolse con piacere.
“Sì ieri Pam, hanno chiesto il jet ad Owen e via, verso l’Africa. Incredibile …”
“Una vacanza fuori programma … Comunque sono contenta di avere tutti i loro figli dal nonno, fanno una confusione, dovreste venirci anche voi … a parte che siamo vicini lo stesso …”
“Sì, infatti, magari ce li dividiamo … A che piano?” – domandò Kevin salendo in ascensore – “Quinto grazie … Ti sembro molto incinta?”
“In che senso Pam? Se sei ingrassata …?”
Lei agitò la testa in modo buffo e Kevin rise – “Nooo assolutamente bella signora, sei perfetta … Giuro!”


Colin aveva noleggiato una jeep scassata, con la quale raggiunse insieme a Jared un villaggio, dove stavano costruendo una scuola ed un ambulatorio, sovvenzionato dalla clinica Foster.
C’era parecchio da fare: niente resort a cinque stelle, vasche colme di acque profumate e petali di rose, incensi e candele, ma solo impegno e sudore, per realizzare un piccolo sogno.
I sorrisi di quei bambini li accolsero gioiosi, come le loro grida nel vedere che i nuovi volontari portavano giocattoli e vestiti: quei due signori simpatici non erano Jared Leto e Colin Farrell, ma soltanto Jay e Cole.

“Non so come ti sia venuta questa idea, ma è fantastica Cole …” – disse coricandosi Jared, stravolto dopo avere impastato cemento e calcina tutto il giorno.
“Stai comodo tesoro …?”
“Un po’ stretta questa branda, ma l’alternativa è il pavimento … meglio qui, non credi …?” – e sorrise prima di addormentarsi tra le braccia del suo uomo.


“Un esserino piccolo così daddy … e Pam era davvero contenta …”
“E tu tesoro?”
“Ah ero emozionatissimo … poi lei è stata gentile a coinvolgermi, abbiamo parlato delle gemelle, di come sei stato speciale per loro, eravate molto innamorati tu e Pamela …” – disse sereno, rannicchiandosi sul petto di Glam, che gli accarezzava i capelli.
“E’ stata una presenza importante nella mia vita, diciamo l’unica donna che ha saputo tenermi testa … le avevo fatto una battuta idiota, ero in Messico, per un viaggio d’affari, eravamo in un locale e lei mi ha tirato non so più cosa, ah sì un posacenere ahahahah”
“E ti ha centrato?”
“No, schivato per un pelo ahahahah”
“Il mio daddy perito per un lancio di cristallo di Boemia ahahahhah …”
“Infatti … comunque correvo spesso da lei, poi è rimasta incinta … Ho desiderato quelle bambine, era un’esperienza nuova, voluta, non una casualità come le altre paternità … Grazie a te, Kevin, ho recuperato anche gli altri …”
“Sicuro che sia merito mio?” – chiese baciandolo nel collo.
“Al cento per cento.” – e lo strinse forte, amandolo per il resto della notte.


“Sapevo di trovarti qui Jared …”
“Buongiorno amore … è presto, potevi riposarti ancora un po’ …” – arrise, lasciandosi avvolgere dalle ali robuste e tatuate di Colin.
“E perdermi questa magnifica alba … mai, no mai amore … Ho la macchina, se tu vuoi …” – domandò esitante.
“Certo che voglio.” – replicò annuendo, conficcando i suoi pezzi di cielo nelle iridi di Colin, intensamente.

§ Ciao Shan, scusa il ritardo delle mie e-mail, ma ho poco tempo per distrarmi dal lavoro quotidiano. Oggi sono caduto persino dalla sedia, alla mensa, mentre mangiavamo l’orrenda zuppa di verdure, preparata da Oliver, un medico olandese, sessantenne, simpatico, ma come cuoco … Lasciamo perdere aahahh
Cole ed io abbiamo dormito poco e poi siamo andati a vedere sorgere il sole … è maestoso, come spettacolo … qui le persone desiderano piccole cose, scoppiando di autentica felicità quando le ottengono, c’è solo da imparare e noi, di fronte al risvegliarsi della natura, percepiamo che siamo gli esseri più fortunati del pianeta … Mi manchi, torneremo tra una settimana, abbiamo quasi terminato … Facciamo poco l’amore, soprattutto in macchina, come due clandestini, ma è terribilmente divertente essere posseduti sui sedili di quel catorcio … Amo Colin, lo amo da morire. A presto, tuo Jared XD §


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