Capitolo n. 271 – zen
Abbracciati e nudi,
in quell’addormentarsi un po’ tormentato, da sensazioni spiacevoli.
Da presagi tristi.
Glam fu il primo a
destarsi, quasi di soprassalto, convinto di avere sentito una voce.
Forse era quella di
Jared, ma lui stava ancora silenzioso, tra le sue braccia, le labbra schiuse
sopra il petto di Geffen, che gli sorrise, posando un bacio tra quei capelli
lunghi e setosi.
“Glam …”
“Scusami, non volevo
svegliarti … eri così bello …” – riaffondò la nuca nel cuscino, inspirando,
guardando il soffitto e poi di nuovo Leto.
Il cantante allungò
il palmo sinistro sino al mento di Geffen, portando poi il suo volto alla
propria bocca.
Lì si ritrovarono,
rimescolandosi in un ansito breve, ma profondo.
Jude divise le camice
a maniche lunghe da quelle corte, sopra il letto di Colin.
Farrell sorrise – “Ma
che combini?”
“Faccio sempre così!”
– rise, infilando poi i vari cambi nei due trolley dell’amico – “E le cose di
Jared? Le prepara lui?”
“Sì, ma è più
spartano, se la cava con un paio di jeans, qualche maglietta logora e le
infradito …” – replicò sedendosi su di una poltrona, dove Law aveva accatastato
calzini e biancheria intima.
“Ehi, li stai
schiacciando orso!”
“Pensavo …” – Colin
si ossigenò, concentrato su qualcosa.
“A Jay?”
“Sì Jude, certo, a
lui ci penso sempre …” – lo guardò, lasciando trapelare le proprie emozioni al
solo nominare il compagno di una vita – “… Così come a questo periodo … Manca
sempre meno, alla scadenza decretata dai medici …”
“Come una condanna?”
– anche Law si mise a sedere, sul davanzale.
L’irlandese annuì.
“Mi sembra un’agonia
Jude e non posso neppure dire che non vedo l’ora finisca, per liberarmi da
questa angoscia, sai? Perché dopo sarà anche peggio … Per Jared, per me … per
tutti.”
Jared si inginocchiò.
“Aspetta ti aiuto …”
– e gli infilò i mocassini, mentre Geffen si allacciava la camicia – “Non
capirò mai come fa a non sudarti il piede” – aggiunse, tirando su dal naso, la
testa bassa, i gesti veloci, un po’ nevrotici.
“Jay …”
“E’ tutto a posto
Glam” – e si alzò di scatto, dandogli la schiena, ancora svestita.
“Vorrei morire
subito, per non vederti più piangere” – disse secco.
Leto si girò con
impeto, stringendo i pugni – “Ma tu non devi! Non devi morire!!” – esclamò,
crollando poi di nuovo, tra le sue gambe, mentre Geffen se ne stava seduto sul
bordo del letto sfatto; con identica foga, l’avvocato gli afferrò le braccia
tatuate, attirandolo a sé, per baciarlo ancora.
“Non lasciarmi … Non permettere
che ciò accada …” – sembrò supplicarlo, appendendosi poi al suo collo.
“Jay vorrei tanto
prometterti una cosa del genere, ma è impossibile … Mi dispiace piccolo” – e le
sue mani grandi lo confortarono, sfiorandogli le scapole, in ogni centimetro di
pelle, ancora così liscia e perfetta, da sfidare il tempo, senza però vincere
contro il destino avverso.
“Anche Robert sta
preparando i bagagli … andrò ad aiutarlo”
“Sì Jude, ci vediamo
all’aeroporto”
“Questa vacanza …
Questa idea di Glam …”
“L’Egitto?”
“Sì, infatti, per me
va bene, ma nelle sue condizioni …”
“Verrà anche Scott,
hai letto l’e-mail, vero?”
“Sì l’ho fatto Colin
… Glam è stato esaustivo su questo … E’ l’ultimo viaggio?”
“Non so dove trovi la
forza, non capisco cosa voglia fare veramente, forse nasconde un’idea precisa,
magari quella di farla finita proprio lì, dove un po’ tutti abbiamo tanti
ricordi”
Law inspirò – “Può
darsi … Del resto ci siamo impegnati a non abbandonarlo a sé stesso: questa ne
sarà un’ulteriore conferma” – sorrise, per poi andarsene.
Lux si accomodò
trafelato.
“So che avrei dovuto
aspettare lunedì, Hugh, ma non ce l’ho fatta”
“Nessun problema
Vincent” – sorrise pacato – “Ci sono novità?”
“E’ che dovrei
partire, domenica, per il Cairo, sì insomma è un po’ strano, tornare in Africa,
per me, è presto, sì presto …” – e si massaggiò la faccia tirata.
“La spedizione Geffen
… Tutankhamon sei avvisato” – fischiettò divertito l’analista.
“Ci
verrete, tu e Jim?”
“No,
per carità, a certe gare di resistenza non amiamo aggregarci, però ci saranno
Brendan e Brent, i due piccioncini vogliono sposarsi ad agosto e, considerata
la follia precoce di mio fratello, prima si va in luna di miele, poi si celebra
il matrimonio, mi pare logico no?” – e lo fissò ironico.
“E’
estate … Da qualche parte si dovrà pure andare, ne ho parlato con Louis e ci
saranno anche loro, intendo Harry e Petra … e Boo …” – prese fiato.
“Ti
sembra il caso, quindi? Farti del male, così, senza tregua?”
“Stupido
vero?” – rise perduto nei suoi stessi battiti accelerati – “Eppure vorrei
mettermi alla prova, in fondo potrei conoscere qualcuno, Louis se lo augura”
“Auspicio
un po’ egoista, non trovi?”
“No,
lui non è fatto così … Boo mi ha ridato la voglia di vivere e dovrei
accontentarmi, custodire la nostra amicizia come se da essa dipendesse ogni mio
risveglio, perché ora ha un senso aspettare il domani, perché Lou esiste e mi
vuole bene, deve bastarmi” – replicò puntando un quadro sulla parete.
“E’
fantastico Vincent: pazienti che si auto analizzano, mi risparmi persino la
fatica di darti un consiglio, incredibile!”
“Ma
io ho bisogno di te Hugh, delle cose che solo tu puoi farmi capire …” – disse,
senza trattenere un pianto, che lo perseguitava di continuo – “Alla mia età,
frignare senza sosta, in questa maniera, come ti pare possibile?!” – si alterò.
Laurie
aggrottò la fronte spaziosa – “E’ uno scarico di tensione, salutare persino,
pensa a cosa accadrebbe se non ti sfogassi”
“Esploderei
…” – mormorò sconsolato.
“Oggi
comunque abbiamo fatto un passo avanti, sei un fiume in piena, dopo la scena
muta dell’altra volta!” – affermò soddisfatto lo psicologo.
“Sto
… guarendo …?” – domandò incerto.
“Non
mi piace illudere il prossimo, Vincent: tu non ne guarirai mai, però non farne
un tedio, come tra Jared e Glam: chi ci va di mezzo, sono Colin oppure Jude,
per Robert e sempre, rigorosamente, a causa di Geffen” – sorrise.
“Per
me è un buon amico, gli sono affezionato … E so che sembriamo una loro fotocopia,
io e mon petit” – si addolcì sul finale.
“No,
siete differenti, te lo assicuro. Tu hai la fermezza, da qualche parte, tra un
cuore gonfio d’amore ed un cervello intriso di malinconia, per sublimare il
rapporto insieme a Louis. Tu puoi farcela Vincent”
“L’amore
rimarrà, vero …?”
“Ed
è ciò che più conta: un sentimento pulito, anche se il sesso, tra voi, non ha
mai avuto nulla di sporco, sia chiaro”
“Eravamo
… Louis era il mio respiro … Era me ed io mi sentivo tutto … E’ doloroso non
toccarlo, quando ci vediamo, non condividere lo stesso tepore sotto le
lenzuola, dove ci facevamo un mare di dispetti … Il … il mare è nei suoi occhi …”
– disse assorto.
“Questi
ricordi sono il vostro tesoro di famiglia, perché la siete stata, in fondo, una
famiglia, tu e Louis, giusto?”
“Con
Petra, sì … Anche senza di lei …” – e serrò le palpebre, con il sorriso di
Louis impresso nella mente.
“Voglio
credere che tu ci tenga ad essere di conforto a Glam ed è per questo che stai
partendo: fai di ciò il tuo obiettivo, senza interferire nella quotidianità di
Louis ed Harry, so che lo farai Vincent”
“Ci
proverò … Promesso.”
Jared
si coricò, dopo una doccia, nella penombra, cercando il corpo di Colin, che lo
accolse, caldo e premuroso.
“Thomas
ha ancora mal di denti?” – chiese il leader dei Mars, a tono basso.
“No, siamo
andati dal dottoressa Closter, è tutto a posto Jay …” – e gli diede un bacio
sulle tempie, guardandolo innamorato.
“Siamo sicuri
di volerli portare … I gemelli e le cucciole …?”
“Non sarebbe la
prima volta che ci seguono nel deserto” – sorrise lieve.
“E’ una follia …
Una carovana, con tende ed accampamento …”
“Sì, ma i bimbi
ci seguiranno su quel bus attrezzato, sembra un’astronave”
“E noi tra
sabbia e pidocchi, circondati da cammelli e muli che”
Colin lo baciò,
anche se era sul punto di ridere, per come Jared si stava lamentando buffo ed
adorabile.
Quando si
staccarono, Leto lo scrutò, le iridi lucide – “Glam è stato dal nipote di Kiro …
Per caso li ho beccati nel suo quartiere, li ho seguiti e poi l’ho portato a
Malibu, al loft, Colin …”
“Ok … So chi è
questo ragazzino, nell’ambiente diversi nostri colleghi lo frequentano” –
replicò serio.
“Glam cerca
nelle droghe una via di fuga, un modo per alleviare le sue crisi, capisci?” –
rivelò sconvolto.
“Lascialo
andare Jay …” – e lo strinse forte – “So che lo ami abbastanza per farlo e non
sai quanto mi costi dirti questa cosa …”
“Perdonami
Colin … perdonami …”
“Io non ho
nulla da perdonarti … E tu lo sai Jared … Ti amo così tanto” – lo baciò,
sapendo che quelle labbra le avrebbe divise in eterno con Glam ed il suo
spettro, una volta che non fosse più stato tra loro.
In fondo al
cuore, l’attore, coltivava la speranza di sbagliarsi su quell’epilogo
annunciato.
Quasi assurdamente,
ma con assoluta sincerità.
ANCHE SE NON APPARE IN QUESTO CAPITOLO, QUESTO DOVREBBE ESSERE LULA OGGI :-) DICO DOVREBBE PERCHE' IL BIMBO E' UN MODELLO FRANCESE DE LA REDOUTE ED APPARE ANCHE NELLO SPOT DI DISNEY PARIS :) ANNI FA TROVAI LE SUE IMMAGINI SUL CATALOGO, MA I BIMBI ERANO DUE (INFATTI USAI L'IMMAGINE PER LUI E JOSH. POI SONO CRESCIUTI, MA QUESTO MI SEMBRA PROPRIO LUI :D
Nessun commento:
Posta un commento