sabato 14 aprile 2012

SUNRISE - CAPITOLO N. 87

Capitolo n. 87 - sunrise


Scott chiuse la flebo.
“Mi hai fatto morire Glam … forse sto diventando finocchio!”
Geffen aggrottò la fronte – “Si dice gay …” – disse roco, tossendo mentre rideva insieme all’amico.
“Come ti pare. Lula dov’è?”
“A mangiare un gelato con Kevin e Colin …” – rispose a fatica.
“Ok, adesso dormi, parleremo meglio domani.”
“Da quanto sono qui?”
“Una settimana. Ogni notte hai un angelo custode diverso. Credo che stasera tocchi a Robert.”
“Rob …?”
“Sì, Jude se ne è andato questa mattina, ti ha lasciato questo.” – e gli passò un i-pod, con le canzoni dei Mars ed un bigliettino § Ascoltati il mostro marziano, lui prima o poi arriverà, ti abbraccio Judsie §
Geffen sospirò.
“Jay …” – disse debole, per poi assopirsi.


Lula divise il biscotto a forma di orsetto con Violet, seduti sulla panchina, davanti alle fontane nel parcheggio dell’ospedale.
“Sono così teneri.” – disse Colin, socchiudendo le palpebre, mentre pensava a Jared.
Lo faceva ogni istante.
Colin al mattino andava a trovare Glam, mentre il compagno riposava: Jared si occupava dei bimbi al pomeriggio, seguendoli in ogni loro attività, per poi ritrovarsi a cena con l’intera famiglia e la notte tra le braccia di Farrell, che lo custodiva, raccogliendo i suoi pensieri ed i pianti malinconici.
Jared si addormentava sempre angosciato, per poi ridestarsi verso l’una, cercando le carezze di Colin, che gli faceva l’amore guardandolo negli occhi, in una maniera rinnovata e magnifica.
Il risveglio di Jared avveniva sul tardi, così che a pranzo si accontentava di frutta ed una fetta di dolce, per poi trasformarsi in genitore iper attivo.


“Non se la sente ancora di …”
“No Kevin. Ho provato a convincerlo, del resto credo faccia piacere anche a Glam.”
“Lui non lo cerca Colin, ma so che vorrebbe vederlo, anche perché ad ogni rumore spera che siano quelli di Jared i passi oltre la porta …” – spiegò assorto.
“Forse non è così, non del tutto almeno.”
“Potresti … potresti dirmi cosa si sono detti?”
“Certo … Non hanno litigato, se è ciò che ti preme sapere.”
“So che non è colpa di Jared, ma dell’amore che Glam sente per lui, ad avergli spezzato il cuore.”
“Qui non è colpa di niente e nessuno Kevin … Jared gli ha detto di volere vivere al mio fianco, rispettandomi e senza più bugie, segreti, senza cercare Glam quando io e lui non troviamo una soluzione o siamo in difficoltà come coppia. E’ stato un discorso maturo, anche razionale o forse … forse non così razionale, certo …” – e sorrise malinconico.
“Ma tu pensi che loro due … fossero amanti? Nei mesi scorsi intendo …”
“No, Jared me lo ha spiegato, i loro incontri non erano fatti di sesso, ma mi ha confessato di averlo baciato, è stato profondamente sincero con me, devo dargliene merito, soprattutto perché io non lo sono stato altrettanto Kevin.” – puntualizzò severo.
Il bassista si alzò, chiamando Lula.
“Ora non è tempo di esercizi di umiltà e franchezza, Colin, anche se vorrei tanto togliermi questo peso dallo stomaco, sia con Glam che con Jared.” – replicò diretto.
“Non pensarci nemmeno per scherzo Kevin!”
“Ah, non dovrei …?” – e rise mesto.
“Kevin …”
“Papi torniamo da papà Glam?!!”
“Sì cucciolo … andiamo.”


Jared scelse delle rose bianche, poi le cambiò con altre albicocca, infine optò per una magnifica orchidea, dai toni lilla e fucsia.

“Incantevole … ma senza profumo.”
Downey lo disse con un sorriso, vedendo spuntare Jared dall’ascensore, con quell’omaggio floreale.
“Ciao Rob …”
Si abbracciarono.
“Ciao campione, era ora … Glam apprezzerà …”
“Ti fermi fino all’alba Robert?” – chiese vagamente agitato.
“Se preferisci rimanere tu Jared … basta dirlo.” – e gli fece un occhiolino affettuoso.
“Non so … non è il caso … mi manca persino la forza di entrare da lui.” – disse sconsolato.
Robert gli diede una carezza tra i capelli – “Non rimandare oltre, lui ti vuole così bene Jay.”


Colin, con in braccio Violet, seguì Kevin e Lula, ma entrambi furono bloccati da Downey, che li avvisò della presenza di Jared.
“Ok … io lo aspetterò a casa, gli mando un sms.” – disse Farrell sereno.
“D’accordo … il grande gelo sta per sciogliersi.” – osservò con amarezza Kevin, che aveva spinto i bimbi nella sala giochi, affinchè non ascoltassero le loro battute.
“Penso sia giusto così.” – sembrò sentenziare Colin, allontanandosi per recuperare la figlia.
Robert si grattò la nuca – “Come mai questo massacro Kevin?”
“E me lo chiedi?”
“Certo … Jared ha preso una decisione precisa, Colin me ne ha parlato, quindi cosa temi? Non credi sia abbastanza risoluto?”
Kevin sorrise disincantato.
“Hai mai visto qualcosa capace di frenare il mare, Rob?”


Il leggero bussare non lo destò, non immediatamente.
“Glam … scusami, potrei … Glam …?”
Geffen ebbe un sussulto, poi sorrise, la barba incolta, il fascino immutato.
“Tesoro … vieni, ciao …” – ed azionò il telecomando per sollevare lo schienale del letto.
“Ciao …” – ribattè Jared emozionato, avventandosi quasi su di lui, stringendolo con intensità e lasciando fare altrettanto a Glam, che gli diede un bacio sulla tempia destra, poi la guancia, quindi lo avvolse nuovamente, dondolandolo lieve.
I singhiozzi di Jared erano sommessi, come la sua preghiera di perdonarlo.
Glam lo spostò dolcemente – “E per cosa … Ho fatto un viaggio meraviglioso, sai?”
“La tua voce …”
“Mi hanno intubato … Scott ha incrinato anche due costole e … guarda che lividi …” – sussurrò, aprendosi la casacca.
Jared sentì il profumo della sua pelle, talmente caro, intossicante: vi posò un bacio e qualche lacrima – “Mi dispiace Glam …”
“Rimani qui … qualche istante Jay … non chiedo di meglio …” – bisbigliò, accarezzandogli le ciocche lisce e castane.
I suoi battiti giungevano nitide all’orecchio di Jared, appoggiato a quel petto, che lo aveva sempre accolto con infinito amore.
Era talmente vivido tra loro, da illuminare la camera, ormai avvolta dalla penombra della sera.
“Presto sarai a casa Glam …” – disse Jared dopo qualche minuto, riemergendo da quell’abisso sicuro, restando comunque seduto sul bordo del letto.
“Manca una settimana a Natale, lo spero … Scott dice che ci sono ottime probabilità.”
“Perfetto …” – e sorrise, asciugandosi il volto.
“Sai … ho … ho visto Syria … le manchi.”
“Co-cosa? Syria …”
“Non sto scherzando … sono giunto sino a lei … è stato incredibile.”
“Sino a lei Glam …?” – domandò esterrefatto.
“Voglio credere che sia qui con noi, che vegli su Isotta, anzi, so che è così Jared …” – disse ispirato.
“Un autentico angelo …”
“Ne abbiamo bisogno. Kevin e Lula non mi abbandonano nemmeno per un minuto, Colin passa puntuale a trovarmi, mi dà molta gioia, così tutti gli altri … Robert mi ubriaca di racconti, Kurt mi legge libri erotici e Brandon poi mi psicanalizza, per farmi riprendere dallo shock …” – rise, chiedendo dell’acqua.
“Ecco …”
“Grazie tesoro … Anche Dean e Sammy sono adorabili, come Jamie e Marc …”
“Mancavo io allora …”
“Il più amato della nidiata … Ora dovrei mutare i miei orizzonti Jared, ma non ci riesco … Rispetto la tua decisione e non vorrei tu pensassi di avere delle responsabilità in questo mio … crollo.”
“Non ce l’ho Glam?” – chiese con gli occhi cristallizzati e lucidi su di lui.
“Forse sarebbe accaduto lo stesso … forse no.”
“E’ che non potevo non dirtelo Glam … Tu sei … tu rimarrai …” – ma un nodo alla gola lo stava strozzando.
“Io so chi sono.” – disse schiarendosi la voce.
Geffen bevve ancora un sorso, poi aprì il cassetto del comodino, prendendo una scatoletta in velluto nero.
Jared seguì i suoi movimenti, non capendo da subito le sue intenzioni.
“Quando tu dici … quando dici che i nostri mariti non meritano di essere ingannati e traditi …” – inspirò – “Come darti torto Jared?”
Leto annuì, guardando Glam prendergli le mani, mentre il cofanetto rimaneva chiuso, al centro del suo torace, all’altezza delle cicatrici, anche quelle procuratesi dall’avvocato per difendere Jared.
“Kevin e Colin infatti non”
“E’ vero.” – lo interruppe brusco Glam, fissandolo, poi proseguì, diretto.
“Io ti sposerò Jared Joseph Leto, fosse soltanto per pochi giorni o mesi, ma lo farò. Così da tornare a casa sapendo che tu ci sei, che mi addormenterò con te e mi sveglierò accanto a te, che mangeremo insieme, che coccoleremo i nostri figli. La mia vita avrà avuto un senso allora, diversamente io mi sento incompiuto.”
Jared deglutì a vuoto, provando uno smarrimento inaudito.
“E qui c’è l’anello che metterò al tuo dito quel giorno, in cui farò la mia proposta ufficiale: non è mia intenzione ferire Kevin o Colin, non più di quanto tu ed io abbiamo fatto in passato, ma tu sei entrato nel mio destino, l’hai segnato, migliorato, cambiato, quindi io voglio coronare il sogno, che tu adesso hai messo da parte, giustamente credimi Jared. Non ti farò pressioni, non ti assillerò, né tormenterò, ma è giusto che tu lo sappia: sarai il mio sposo un giorno ed io ho iniziato ad attenderlo da quando ho rivisto il sorriso di Lula e gustato il sapore dell’aria, che mi faceva tornare da te. Ed io l’ho fatto: sono tornato da te.”



Colin > Jared < Glam made by DONAPI my friend on EFP XD

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