martedì 1 febbraio 2011

GOLD - Capitolo n. 55

Capitolo n. 55 – gold



Colin accarezzava i capelli a Violet, accucciolata sul suo cuore.
Ad ogni minimo bip proveniente dal portatile la bambina alzava il visino, in direzione del monitor, finché non arrivó il jingle giusto dal messenger.
“Papiii!!!” – esclamó, balzando giú dal letto felice.
Farrell la seguí, riprendendola in braccio, mentre si sedeva sulla poltroncina, davanti alla scrivania.
“Aspetta tesoro… ecco, clicchiamo qui… a posto, guarda, saluta papi…” – disse, con gli occhi gioiosi.
“Ciao Cole, tutto bene? Ciao principessa…”
“Buongiorno amore… siamo rimasti bloccati dalla neve un giorno in piú, ma siamo andati a pattinare nel palazzetto dei mondiali, vero Violet?”
Lei annuí, mostrando un tattoo temporaneo – “Papi guarda! Ti piace?”
“Sí angelo mio… ti sei divertita in montagna?”
“Mmmm sí! Peró la prossima volta vieni anche tu, come gli altri anni, vero papi?”
“Sí…promesso…” – sorrise, mentre Colin sentí lo stomaco leggero.
“Jared come sta Glam?”
“Meglio, è arrivato anche Kevin, poi nonno Antonio…”
“Antonio? Accidenti lui prende il suo aereo e vola per il mondo…”
“Dove sono gli altri Colin?”
“Yari oggi aveva una pre gara di nuoto, per il torneo della settimana prossima, Josh è andato con lui e Becki ha un po’ di febbre, sta dormendo, nulla di preoccupante…”
“Le viene sempre quando torniamo dal Colorado…” – replicó soprappensiero.
“Sí amore… quando torniamo dai viaggi la nostra bambina si ammala quasi sempre… lo fa apposta per la scuola secondo te?” – chiese fissandolo con dolcezza.
“Sí Colin, secondo me, sí…” – nei suoi occhi c’era un cielo costellato di domande irrisolte.

Kevin era rimasto solo con Glam, che gli aveva fatto posto – “È un giaciglio ospitale, forse non come quello di Jared…” – disse facendogli il solletico sotto alla maglietta.
“Daddy sei geloso…?!” – domandó scherzosamente.
“Ovvio che sí…sei dimagrito?”
“Faccio molta palestra… per scaricare… gli ormoni…” – rispose girandosi su di un fianco, per sistemarsi meglio.
“Sei bellissimo…” – mormoró iniziando a baciarlo.
Kevin non chiedeva di meglio.
Aveva azzerato tutta l’angoscia nel saperlo insieme a Jared nelle settimane precedenti, consapevole che quella scelta di non stare piú con lui non sarebbe durata.
Era stato rassicurato piú volte in passato dal compagno, si era affidato con fiducia a lui, maturo e finalmente deciso a chiudere un capitolo, che in veritá non aveva mai vissuto.
Nel dubbio sul suo ritorno, Glam era stato influenzato nel buttarsi nella storia con Jared? Teoria sbagliata: Kevin ci aveva rimuginato per grande parte della notte precedente, senza mai provare rancore verso Jared stesso, che dormiva agitandosi e chiamando il nome di Colin.
“Chiudi la porta a chiave Kevin…”
“Co… cosa?”
“Fallo e basta.” – sussurró perentorio, mentre la stanza veniva investita dai raggi del tramonto.
Glam si muoveva abbastanza per azionare lo schienale del letto, sollevandosi un minimo – “Togli queste lenzuola, non servono…”
“Sí daddy…” – disse piano, sentendo il respiro aumentare.
Lo fece salire scalzo sulle proprie gambe, sfilandogli la t-shirt e slacciando i jeans scoloriti, che Kevin fece volare con i boxer sulla sedia.
Glam si tolse la casacca sterile, rivelando che non indossava altro; Kevin si mise carponi, ricominciando a baciarlo con molta passione.
Le loro mani correvano reciprocamente sul petto, sulla schiena, sull’addome e poi sui sessi eccitati e pronti a donarsi un piacere agognato.
Glam si sporse, prendendo una pomata dal ripiano del comodino.
Aprí il barattolo verde mela, dove Kevin intinse quanto sufficiente a lubrificare il compagno, che a propria volta lo stava preparando con carezze sempre piú audaci.
“Daddy… Dio…mio…oddiooo!” – gemette forte quando Geffen lo fece scendere, prendendolo con decisione – “Tieni piccolo… sentilo fino in fondo…” – aiutandolo con le mani, strette intorno ai glutei sodi e perfetti.
Tenendosi alle sue spalle, Kevin inizió a cavalcare Glam con un ardore virile e sconvolgente, tempestato dalle calde lacrime che rigavano il suo volto incantevole, mescolandosi al sudore di entrambi.
Si perdevano l’uno nell’altro, le iridi che sembrarono a tratti incandescenti, come tutto intorno.
Kevin inizió anche a masturbarsi, per venire insieme a Glam, che schiuse le labbra, nell’ammirarlo – “Sei magnifico…” – ansimó, quasi quanto Kevin, che sentí il membro dell’altro ingrossarsi nell’assistere al suo amplesso.
Con l’altra mano andó a toccarsi nel punto dove si incontravano splendidamente, acuendo i singulti, fino allo spasimo.
Glam esplose, non potendo resistere oltre – “Riempimi di te… riempimi daddy…” – e cosí dicendo lo bagnó con il proprio sperma, come in segno di gratitudine.
Tremanti si riabbracciarono, suggellando i corpi e le bocche, sconvolti, ma appagati.



KEVIN

Nessun commento:

Posta un commento