One shot – Snowing the
darkness
Louis’s Pov
Nevica.
Harry è alle mie
spalle.
Avvolge il mio corpo,
in questo letto disfatto da ieri sera, quando siamo arrivati in una baita ad
alta quota, sulle Alpi francesi.
In verità siamo
scappati.
Qui.
Lontani da ciò che
gli altri pretendono da noi.
Sono felice, dopo non
esserlo stato più per mesi.
Si sveglia; sento le
sue ciglia farmi il solletico alla nuca.
Guardo fuori,
intrecciando ancora più forte le mie dita alle sue.
“Dio quanta …” –
sussurra, baciandomi tra i capelli arruffati – “… rimarremo bloccati qui Boo”
“Magari” – sospiro,
voltandomi.
Voglio baciarlo,
mentre lo riporto tra le mie gambe.
Sembra già sera,
mentre invece è mattina presto.
Una
perturbazione vastissima, gracchia la radio rimasta
accesa a basso volume.
Voglio sentirlo
dentro di me e per farlo stare zitto, lo bacio con insistenza.
Harry non si lamenta,
anzi, mi accoglie nella sua bocca, mentre il suo corpo si accoccola nel mio,
gemendo piano, in movimenti sinuosi, capaci, esperti.
Vibriamo di un amore,
che non ha eguali.
Siamo presuntuosi,
forse, ma altrettanto disperati.
Abbandonati.
Anche se siamo
insieme, ora.
Peccato non durerà
mai abbastanza.
Gli impegni, i
contratti firmati, fuggendo da un quotidiano arido di speranze, di prospettive.
Questo sogno ci è
piombato addosso troppo in fretta, con il suo successo, le sue regole, i suoi
limiti, i divieti, la discriminazione verso ciò che era nato in noi come un
fiore senza nome.
Eppure il mio amore
ce l’ha un nome.
Harry Styles.
“Ti amo Harry”
Quasi piango.
Venendo, mentre lui
viene.
E’ così bello.
Spalanco le palpebre,
voglio guardarlo, anche se c’è poca luce in questa stanza, fatta di legno
profumato, tendaggi rossi e verdi, addobbi in paglia e spighe dorate.
C’è persino un albero
di natale vero.
E’ tutto così.
E’ tutto vero, tra
noi, quando sono unicamente con Harry.
E lui con me.
“Ti amo tanto Louis …”
– ripete, tornando a baciarmi, addormentandosi, senza uscire da me.
Nessun distacco mi
farebbe più male, adesso.
I fiocchi diventano
opachi, poi neri, come tutto intorno.
Ho richiuso gli
occhi.
I miei cieli, come li
definisce amorevole Harry, così le sue giade, screziate di un verde
indefinibile.
E bellissimo.
Continua a nevicare,
mentre lo stringo saldo a me, con gambe e braccia.
Sono esile, ma se
Harry mi ama, neppure una roccia potrebbe risultare tanto solida.
Mi sgretolerò domani.
O poco dopo.
Quando torneremo
sotto i riflettori, senza aspettare che questa coltre di ghiaccio si sciolga, perché
non ce lo permetteranno.
Mai.
The end
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