domenica 29 dicembre 2013

One shot – Snowing the darkness

One shot – Snowing the darkness



Louis’s Pov


Nevica.

Harry è alle mie spalle.
Avvolge il mio corpo, in questo letto disfatto da ieri sera, quando siamo arrivati in una baita ad alta quota, sulle Alpi francesi.

In verità siamo scappati.
Qui.

Lontani da ciò che gli altri pretendono da noi.

Sono felice, dopo non esserlo stato più per mesi.

Si sveglia; sento le sue ciglia farmi il solletico alla nuca.

Guardo fuori, intrecciando ancora più forte le mie dita alle sue.

“Dio quanta …” – sussurra, baciandomi tra i capelli arruffati – “… rimarremo bloccati qui Boo”

“Magari” – sospiro, voltandomi.

Voglio baciarlo, mentre lo riporto tra le mie gambe.

Sembra già sera, mentre invece è mattina presto.
Una perturbazione vastissima, gracchia la radio rimasta accesa a basso volume.


Voglio sentirlo dentro di me e per farlo stare zitto, lo bacio con insistenza.

Harry non si lamenta, anzi, mi accoglie nella sua bocca, mentre il suo corpo si accoccola nel mio, gemendo piano, in movimenti sinuosi, capaci, esperti.

Vibriamo di un amore, che non ha eguali.

Siamo presuntuosi, forse, ma altrettanto disperati.

Abbandonati.

Anche se siamo insieme, ora.
Peccato non durerà mai abbastanza.


Gli impegni, i contratti firmati, fuggendo da un quotidiano arido di speranze, di prospettive.

Questo sogno ci è piombato addosso troppo in fretta, con il suo successo, le sue regole, i suoi limiti, i divieti, la discriminazione verso ciò che era nato in noi come un fiore senza nome.


Eppure il mio amore ce l’ha un nome.

Harry Styles.

“Ti amo Harry”
Quasi piango.
Venendo, mentre lui viene.

E’ così bello.

Spalanco le palpebre, voglio guardarlo, anche se c’è poca luce in questa stanza, fatta di legno profumato, tendaggi rossi e verdi, addobbi in paglia e spighe dorate.

C’è persino un albero di natale vero.

E’ tutto così.

E’ tutto vero, tra noi, quando sono unicamente con Harry.

E lui con me.


“Ti amo tanto Louis …” – ripete, tornando a baciarmi, addormentandosi, senza uscire da me.

Nessun distacco mi farebbe più male, adesso.


I fiocchi diventano opachi, poi neri, come tutto intorno.

Ho richiuso gli occhi.

I miei cieli, come li definisce amorevole Harry, così le sue giade, screziate di un verde indefinibile.

E bellissimo.

Continua a nevicare, mentre lo stringo saldo a me, con gambe e braccia.

Sono esile, ma se Harry mi ama, neppure una roccia potrebbe risultare tanto solida.


Mi sgretolerò domani.

O poco dopo.

Quando torneremo sotto i riflettori, senza aspettare che questa coltre di ghiaccio si sciolga, perché non ce lo permetteranno.

Mai.




The end




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