martedì 30 giugno 2015

Pride made in USA: inciuci, misteri, lobby gay e ... Chi ha paura di chi? ;-)

Babbaaaa miaaaa :D
quante ne ho lette in questi giorni, a proposito del botto, fatto negli USA, con l'approvazione dei matrimoni equalitari, gay, pro LGBT, chiamateli un po' come vi pare, ma, in sostanza, in 50 stati del bel paese a stelle e striscioline, ora ci si può sposare anche tra persone dello stesso sesso :-)

Gran balzo in avanti, per un popolo misto frutta quale quello americano, diviso e lacerato, tra bigotti, razzisti, omofobi, conservatori (per essere più chic e non chiamarsi nazisti e/o fascisti), antisemiti, psicotici ed affini, vero? :)

Bene, non dimenticatevi il concetto di persona.
Questa è la base, di chi, come me, strepita sempre perchè vengano rispettati i diritti di tutti gli esseri umani in circolazione.

Con tutto il rispetto dovuto all'opinione altrui, mi hanno fatto sorridere o meglio ridere, coloro i quali si sono agitati in merito ad una presunta (o verissima) manipolazione dei membri del consiglio, nel momento in cui la legge era stata bocciata: un 5 a 4, che avrebbe spinto il Presidente Obama, osannato adesso per avere segnato un punto storico ed epocale, nella battaglia per i diritti delle minoranze discriminate, a cambiarne due, così da capovolgere il risultato, a favore della legge stessa, con definitiva promozione.

I maligni ed i superbi, urlano allo scandalo, dicendo che così si è assicurato i soldoni arcobaleno, di sponsor più che generosi, con orientamento omosessuale ...

E allora?!

No, perchè essere foraggiato da certi invasati, sarebbe meglio?

Perchè vedete, io temo che non esistano vie di mezzo negli Stati Uniti e, anche laddove ce ne fossero, a me sorgerebbero sempre e comunque dei dubbi più che legittimi, su chi ciondola in quel mondo "di mezzo", al quale credo ben poco, sorry.

Così diventa semplice additate Obama e soci di ipocrisia, di sete di potere, di macchinazioni, decretando la sua mala fede assoluta.

Troppo facile, sapete?

Perchè se un politico lotta per i diritti dell'umanità, si schiamazza in nome della demagogia, dei giochetti facili e prevedibili.

E' tutto un problema di fiducia, null'altro e questa umanità, ne ha sempre e troppo poca nel prossimo, purtroppo.

Troppo bello per essere vero?
E se invece accogliessimo con serenità i cambiamenti, plaudendo a chi li realizza (finalmente!) senza per forza dargli del profittatore o del furbo?

L'amore vince ... già.
Anche la semplicità di un atto di fiducia, vincerebbe oltre ogni ragionevole dubbio, se esistesse una bontà di fondo, in tutti.

Eppure questa (dis)umanità è sbagliata in tante, troppe cose.
Si rimane sempre indietro, al palo, a friggere perchè non si crede, perchè ci si sente più furbi, più smaliziati e chi esulta, diventa un pecorone ...

Eh no, mi spiace, non è proprio così ;-)

Chi conquista una fetta di felicità, ha il volto di  George Harris, 82, and Jack Evans, 85.  insieme da 54 anni, prima coppia gay a sposarsi in quel di Dallas.

Ve li immaginate, loro, nati negli anni 30, quanto avranno dovuto lottare e soffrire, per amarsi, per stare insieme?

E quanto hanno dovuto aspettare, per legittimare la loro unione, più che solida.

In quel bacio, così diverso dall'immagine patinata di coppie famose, allenate, splendide fisicamente e nel fiore degli anni, come quella di Matt Bomer e Simon Halls, tanto per citarne una a caso, c'è un'esplosione d'amore, di gioia.

Vincenti.
Per davvero.

E me la dovrei fare sotto per le lobby gay?
Uhhh mamma, guardate, tremo tutta ;-)

Meditate gente, meditate :D

Una buona giornata da Maria Rosa



Nessun commento:

Posta un commento