Capitolo n. 128 – life
“Qualcuno
un giorno mi disse: un uomo innamorato sa aspettare.
Anche
l’impossibile.
Ed
io l’ho imparato, sulla mia pelle, Jared: ho guardato il tuo cuore, spaccarsi a
metà. In una il mio volto, nell’altra quello di Glam. Lui ed io non potremo mai
specchiarci, sai? Siamo troppo diversi, tranne che in un dettaglio, che a
nessuno può sfuggire: siamo entrambi innamorati di te … E così anche lui, è
rimasto ad aspettarti, per un tempo immemore, stoicamente. Ora sei tu, a dovere
decidere, chi rimarrà, riunendo le parti del tuo cuore spezzato, sanguinante:
non ti vedo fare altro, da anni, Jay, come un sopravvissuto ai nostri
sentimenti, ai guai, che ti abbiamo procurato, alle peripezie, nelle quali ti
abbiamo coinvolto …
A
proposito, quel qualcuno, eri tu, Jared”
L’e-mail di Farrell si
chiudeva così ed allo stesso modo le palpebre di Leto, a custodire per un
attimo le proprie lacrime, per poi lasciarle libere, una volta riaperte, sul
nome dell’uomo, che il cantante aveva sposato.
“Colin … Mio Dio” –
mormorò il leader dei Mars, provando a ripristinare un respiro regolare, mentre
chiudeva il pc portatile.
Era nel suo loft di
Malibu, con Mark ai fornelli, dopo essere stati in ateneo, per la lezione
quotidiana di Ruffalo, alla quale anche Jared aveva assistito, nell’ultima fila
di banchi, sbirciato dagli studenti, incuriositi dalla sua presenza.
“E’ pronto, spero di
non avvelenarti con i miei … Jay tutto bene?”
Il suo iniziale
entusiasmo, si smorzò alla vista dell’amico.
Mark corse ad
abbracciarlo, vedendolo in difficoltà.
“E’ successo qualcosa?”
– chiese apprensivo e Leto annuì.
“Ho ricevuto una
lettera di Colin … Devo andare da lui”
“Sì, sì, certo Jay, ma
sei sconvolto, calmati un secondo, poi ti accompagnerò dove meglio credi” –
provò a tranquillizzarlo, facendolo accomodare a tavola.
“Vorrei tanto averti
vicino in questo viaggio, sai?” – sorrise triste e commosso per le sue continue
premure – “… Ma non posso pretendere tanto, Mark e tu lo sai”
“Io non ti abbandono,
ho mille timori, anche se so che sei capace di cose straordinarie, di sacrifici
immensi, se ami qualcuno” – sorrise – “… e tu, a Colin, lo ami davvero”
“Sei una persona unica,
Mark … Ti chiamerò appena arrivato a Parigi, non ti preoccupare, volerò con il
jet del nonno”
“Allora mi darai un
passaggio, se vorrai” – rise, prendendo qualcosa dalla giacca – “… me lo hanno
consegnato stamane in segreteria: un simposio, proprio dove stai andando tu,
non ti sembra pazzesco?”
Leto ne fu oltremodo
sorpreso, ma provò anche sollievo – “Come faccio a dirti di no, allora? … Era
destino, Mark.”
Harry aveva accettato
l’invito di Lux molto volentieri.
Pranzare con lui, in
riva all’oceano, era l’occasione per stemperare le tensioni di Aspen, anche se
per il francese erano ormai un ricordo archiviato.
“Sul serio, Vincent? Ti
avevo mandato degli sms, ma tu non hai risposto …” – accennò Styles,
sistemandosi il tovagliolo sul petto, all’arrivo di un enorme vassoio di
gamberoni.
“Eccola qui la mia
risposta” – Lux rise divertito – “… davanti ad una prelibatezza come questa ed
a un’ottima bottiglia di champagne, tutto si risolve, o no?” – ed ammiccò
simpatico.
“Anche il tuo umore mi
sembra ottimo: ci sono novità?” – chiese il giovane, cambiando discorso per
forza.
All’affarista non
piaceva rimestare vecchie faccende, soprattutto quelle che lo vedevano in
competizione con Harry.
Gli voleva bene e non
ammetteva ostilità: Styles poteva essere suo figlio, almeno quanto Boo.
“Mi sto guardando in
giro, dopo il mio incontro ravvicinato con Taylor, ma lui ha altri interessi” –
confidò sereno.
“Anche quel tizio, ti
sta guardando da dieci minuti, lo conosci?” – gli bisbigliò il legale, facendo
un cenno in direzione di un tavolino sul fondo della terrazza, gremita di
clienti e camerieri, che si incrociavano freneticamente, in un andirivieni
continuo, tra il salone interno ed il dehors.
“Non so chi sia … Molto
carino”
Il ragazzo arrise alla
sua occhiata e Vincent ne rimase turbato, come se presagisse qualcosa di non
ben definito.
Soprattutto quando lo
sconosciuto si avvicinò.
Era Michael, ma nessuno
di loro lo conosceva, ovviamente.
“Salve, perdonatemi per
l’interruzione, sono un cronista di L.A. News: lei è Vincent Lux, vero?”
“Sì … Non ho capito il
suo nome”
“Michael, ecco il mio
tesserino” – e gli mostrò un badge, che confermava le sue credenziali; non che
per Lux facesse qualche differenza.
Detestava i
giornalisti.
Sino dai tempi della
sua attività di sbirro.
“Bon, Michael, cosa
vuole sapere? Io non sono una celebrità”
“Ma ne conosce diverse e
poi sto conducendo un reportage su Glam Geffen: raccolgo testimonianze,
aneddoti, è un protagonista del jet set locale, vorremmo rendergli una sorta di
omaggio, dopo che è tornato in salute, ecco” – provò a persuaderlo, mentre
Styles rimaneva in religioso silenzio.
“Glam Geffen? Sono
stato patrocinato da lui, nulla di più” – replicò secco l’affarista.
“Capisco … Io credevo
che”
“Non so cosa lei
credesse Michael, però, dopo anni nella polizia, so riconoscere un bugiardo:
non so granché del jet set e tanto meno della stampa locale, ma ho imparato
parecchio sulle pubblicazioni spazzatura ed L.A. News è una di queste: mi
corregga se sbaglio, anche sul fantomatico reportage su Geffen” – sbottò
caustico.
Il ragazzo fece un
passo indietro – “Ok, non si alteri in questa maniera, io sono stato educato e
non volevo farla cadere in alcun tranello, Monsieur Lux”
“Hai una bella
pronuncia … Ops, scusa per il tu: le auguro una buona giornata Monsieur
Michael” – e lo liquidò, tornando a litigare con i suoi crostacei preferiti,
senza concedere ulteriori repliche.
Il bistrot del paese
era sempre uguale.
Così i trenini in
legno, venduti alla cassa, dove i bimbi si accalcavano, dopo avere bevuto una
cioccolata squisita e densa, come quella che stava rimescolando Kevin, da più
di cinque minuti.
“Non è buona?” – chiese
Geffen, con una dolcezza, che ormai stava irritando l’ex, sin dal loro arrivo
in Svizzera.
“Affatto è che mi sento
a disagio, come in trappola”
“Sì, lo vedo, Kevin:
per colpa mia, immagino”
Il musicista lo fissò,
smarrito.
“Lasciami andare Glam …
La strategia del cascamorto non serve a niente: io non voglio tornare insieme a
te”
Geffen fece una
smorfia, anche buffa, poi si ricompose – “Non conosco tattiche, quando tengo a
qualcuno, del resto non mi sono mai riuscite”
“Non con me: con me ti
sono riuscite eccome” – e rise, più rilassato.
“Hai ragione Kevin,
come sempre …” – l’avvocato sospirò, prendendogli delicatamente la mano destra.
“Glam …”
“Lo so: posso
unicamente auto rimproverarmi, per un mare di ragioni, però abbiamo conosciuto
dei periodi splendidi, tu ed io piccolo, sublimati dalla scelta di avere Lula,
nelle nostre vite”
“Non fare leva su di
lui, sull’amore, che mi lega a soldino, ok?” – ribatté alterato.
“Ok … Ora è tornato con
noi, per noi …”
“Lula è stato, è e
rimarrà sempre l’unico vero amore della mia vita e questo tu lo sai e lo sa
soprattutto nostro figlio”
“Nostro … E’ da questo
che vorrei ricominciare con te, Kevin, possibile che io sia così in errore?”
“Non lo saresti, se non
fosse per un insignificante dettaglio: Jared Leto” – sibilò più acre.
“Jared ed io non ci
vediamo più, ho preso la mia decisione e lui lo sa: fine della storia”
Kevin scoppiò a ridere –
“Questo sì che è un errore grossolano, Glam!”
“Ma io non potevo
andare avanti in quel modo, ho bisogno di stabilità! E forse siamo in due a
commettere errori grossolani, Kevin, se ora vuoi convincermi che non provi più
nulla per me!” – obiettò deciso.
“Come potrei …” – e la
sua voce divenne un filo, invisibile, di malinconia e costernazione – “… mi hai
fatto così male, quando non meritavo altro che il tuo bene, il tuo amore più
semplice e pulito, meritavo ogni promessa, che mi avevi fatto sull’altare e
davanti al nostro bimbo, Glam … Tu non hai proprio idea, neppure ora, di cosa
ho dovuto subire, metabolizzare e superare, a causa tua? … Ci sei stato, quando
ero in pericolo, quando ho sofferto per altre ragioni, non lo negherò mai, tu
sei una garanzia, quando ci si trova nei guai, anche i peggiori, ma, per il
resto … No, non rifarò lo stesso sbaglio, non sono così disperato, neppure dopo
avere perduto Tim … Mi dispiace: la tua prossima vittima, non avrà il mio nome”
– si alzò e se ne andò, senza voltarsi indietro.
Downey gli andò
incontro, lasciando trapelare una certa agitazione.
“Glam meno male che sei
qui, ci sono delle novità”
“Per Jude?”
“Infatti: l’apparecchiatura
si è guastata e non deve assolutamente interrompere il ciclo, per cui dovremmo
trasferirci a Parigi, dove stanno utilizzando un secondo prototipo”
“Credevo ne esistesse
uno soltanto” – disse rabbuiandosi, mentre entrarono nello chalet deserto.
“Anch’io, ma è una
notizia riservata, così mi ha spiegato il primario, siamo appena tornati”
“Sì, ok …” – Geffen prese
un lungo respiro, dando le spalle all’attore.
“Glam tutto bene? Dov’è
Kevin?”
L’uomo si girò, lo
sguardo lucido, ma il tono composto – “Dove desidera essere, lontano da me ed è
giusto che viva come meglio crede, non posso costringerlo a rimanere … Gli
voglio troppo bene, anche se non ho mai saputo dimostrarglielo: è una verità
dolorosa, ma io devo accettarla, anche per il bene di Lula”
“Non so cosa dirti … Se
non che avrei voluto che le cose andassero in modo diverso, almeno per te” –
replicò sincero.
“L’abbiamo ferito …
Tim, Mark, io … E non è che l’avere dei complici, mi dia sollievo” – sorrise amaro.
“Kevin è un ragazzo in
gamba e saprà rivalutare questo distacco, quando avrà superato la sua crisi
personale ed emotiva, Glam”
“Può darsi … Dove sono
tutti?”
“I cuccioli al parco,
con Vas e Peter, Jude di sopra a preparare i bagagli … Tu ed io siamo qui, Glam”
– sorrise, abbracciandolo, casto e presente.
“Ancora per poco dunque
… Riunisci la banda, siamo di partenza … Telefoni tu a Vas?”
“Certo … Perché non fai
un bagno caldo, poi mangeremo qualcosa e”
“Non mi andrebbe giù
nemmeno un chicco di riso, credimi Rob … Però seguirò il tuo consiglio … Ci
vediamo più tardi” – e scivolò via, come un’ombra.
Jared si allacciò la
cintura di sicurezza, dopo essersi accomodato, all’unisono con Mark, che scrutò
l’orizzonte oltre il finestrino, accanto alla sua poltrona, dove aveva
sistemato la valigetta con il pc e lo stretto necessario per un week end lungo.
Un bip continuo dal
cellulare del cantante, attirò finalmente la sua attenzione.
“Cavoli quanti post su
Twitter …”
“I tuoi fans sono
scatenati” – Ruffalo rise.
“Sono rimasti pochi, ma
buoni … No, aspetta, ci sono anche sei telefonate di mio fratello … Era in
modalità silenziosa, miseria, ora lo chiamo”
“Ok …”
Pochi squilli ed il
batterista rispose, roco e nervoso.
“Ciao Shan, eccomi qui,
sono ancora vivo” – scherzò il front man, anche se un lieve tremore nelle dita,
raccontava ben altro.
“Jay hai dato un’occhiata
al tuo profilo? Ti stanno postando lo stesso link da stamattina!”
“Ma di che parli? Quale
link?”
“Quello di L.A. News!
Ti stanno buttando merda addosso e non solo a te! Anche a Geffen!”
“A Glam?”
“No, a Richard, ma
anche al padre, incluso Taylor, senza contare quello che stava con Niall, come
si chiama?”
“Mark … Si chiama così
ed è qui con me: stiamo andando a Parigi, lui per un congresso universitario ed
io a riprendermi Colin”
“Cosa cazzo farnetichi
Jared?!”
“Ti spiegherò tutto in
una e-mail, io sto bene e non potrei avere compagnia migliore, te lo assicuro” –
rivelò schietto.
“Fai come credi, ma
quando Geffen leggerà l’articolo avrà un travaso di bile”
“Affari suoi e per
quanto mi riguarda li denuncerò, se mi hanno diffamato”
“Ok … Siete ai ferri
corti quindi …” – masticò perplesso.
“Devo chiudere Shannon,
ti ringrazio per avermi avvisato, ci sentiamo al mio arrivo, ok?”
“Ok … Se ti servo, sai
dove sono, non dimenticarlo”
“E come potrei? Ti
abbraccio … A presto …” – e riattaccò, notando che Mark stava armeggiando con
il portatile.
“Shan ha detto L.A.
News?”
“Urlava così forte? Hai
sentito quindi” – Leto rise.
“Trovato … Oh
accidenti, ma questo … sono io … con te! Al mercatino dei dischi” – e girò il
suo Apple a favore del suo interlocutore.
“Fai vedere … E’ uno
scatto innocente … Cosa diavolo hanno farneticato?”
§
Nuovo amore per Jared Leto? Lontano dalle cronache ormai da tempo, il premio
Oscar potrebbe avere quindi un nuovo compagno? Ennesima separazione per lui e
Colin Farrell? Il marito irlandese è impegnato su di un nuovo set, a chilometri
dalla California: una succulente occasione per Leto di uscire a trovarsi nuove
compagnie. A voi non dirà nulla il viso del suo conoscente, che carinamente lo
sta consigliando nella scelta di un long play d’annata, ma trattasi di un
rampollo dei Ruffalo. Mr. Texas ha fatto breccia nel cuore di uno degli artisti
più amati, stravaganti e celebrati, che l’umanità ha conosciuto sino ad oggi?
Seguite gli aggiornamenti su L.A. News, il canale sempre acceso su Hollywood e
dintorni! §
Appena sotto quel
trafiletto in colori sgargianti, altre istantanee, di due giovani sulla
spiaggia di Malibu.
“Quelli sono Taylor e
Richard …” – mormorò Jared.
§
Tale padre, tale figlio! Un primogenito così attraente non poteva che essere l’erede
della dinastia Geffen: penserete che Richard sia un modello oppure un atleta.
Nulla di ciò. Ha una laurea in Architettura e diversi Master prestigiosi, ma, a
quanto pare, una passione per i belli del grande schermo: insieme a lui, infatti,
in teneri atteggiamenti, uno dei nuovi divi, Taylor Kitsch.
Peccato
che Richard Geffen sia sposato con figli, ma in odore di divorzio, per cui il
bel Kitsch potrà dormire sonni tranquilli: soprattutto perché è pieno di
risorse.
Nel
caso Richard si stancasse di lui, c’è sempre il vecchio leone di Glam Geffen,
pronto a consolare il neo genero.
Così
come forse avrà fatto con la ex nuora, conoscendo la sua fama di seduttore
bisex, che non conosce né ostacoli e né freni.
E’
complicato lasciare che le nuove generazioni avanzino, ma tutti sanno quanto
sia munifico lo squalo del foro! §
Ruffalo si grattò la
nuca, imbarazzato.
“Mi auguro che questo
Michael, che firma gli articoli, abbia una buona assicurazione sanitaria …” –
disse inspirando il docente.
“Già … Glam lo farà a
pezzi … E’ una vendetta, comunque: Michael è l’ex di Ricky, il suo amante
segreto, quando viveva a Sidney e collega di lavoro”
“Ha cambiato mestiere,
quindi”
“Gli converrà cambiare
nazione, dopo questo casino … O pianeta, come minimo.”
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