mercoledì 10 giugno 2015

LIFE - CAPITOLO N. 128

Capitolo n. 128 – life



“Qualcuno un giorno mi disse: un uomo innamorato sa aspettare.
Anche l’impossibile.
Ed io l’ho imparato, sulla mia pelle, Jared: ho guardato il tuo cuore, spaccarsi a metà. In una il mio volto, nell’altra quello di Glam. Lui ed io non potremo mai specchiarci, sai? Siamo troppo diversi, tranne che in un dettaglio, che a nessuno può sfuggire: siamo entrambi innamorati di te … E così anche lui, è rimasto ad aspettarti, per un tempo immemore, stoicamente. Ora sei tu, a dovere decidere, chi rimarrà, riunendo le parti del tuo cuore spezzato, sanguinante: non ti vedo fare altro, da anni, Jay, come un sopravvissuto ai nostri sentimenti, ai guai, che ti abbiamo procurato, alle peripezie, nelle quali ti abbiamo coinvolto …
A proposito, quel qualcuno, eri tu, Jared”

L’e-mail di Farrell si chiudeva così ed allo stesso modo le palpebre di Leto, a custodire per un attimo le proprie lacrime, per poi lasciarle libere, una volta riaperte, sul nome dell’uomo, che il cantante aveva sposato.

“Colin … Mio Dio” – mormorò il leader dei Mars, provando a ripristinare un respiro regolare, mentre chiudeva il pc portatile.

Era nel suo loft di Malibu, con Mark ai fornelli, dopo essere stati in ateneo, per la lezione quotidiana di Ruffalo, alla quale anche Jared aveva assistito, nell’ultima fila di banchi, sbirciato dagli studenti, incuriositi dalla sua presenza.

“E’ pronto, spero di non avvelenarti con i miei … Jay tutto bene?”

Il suo iniziale entusiasmo, si smorzò alla vista dell’amico.

Mark corse ad abbracciarlo, vedendolo in difficoltà.

“E’ successo qualcosa?” – chiese apprensivo e Leto annuì.

“Ho ricevuto una lettera di Colin … Devo andare da lui”

“Sì, sì, certo Jay, ma sei sconvolto, calmati un secondo, poi ti accompagnerò dove meglio credi” – provò a tranquillizzarlo, facendolo accomodare a tavola.

“Vorrei tanto averti vicino in questo viaggio, sai?” – sorrise triste e commosso per le sue continue premure – “… Ma non posso pretendere tanto, Mark e tu lo sai”

“Io non ti abbandono, ho mille timori, anche se so che sei capace di cose straordinarie, di sacrifici immensi, se ami qualcuno” – sorrise – “… e tu, a Colin, lo ami davvero”

“Sei una persona unica, Mark … Ti chiamerò appena arrivato a Parigi, non ti preoccupare, volerò con il jet del nonno”

“Allora mi darai un passaggio, se vorrai” – rise, prendendo qualcosa dalla giacca – “… me lo hanno consegnato stamane in segreteria: un simposio, proprio dove stai andando tu, non ti sembra pazzesco?”

Leto ne fu oltremodo sorpreso, ma provò anche sollievo – “Come faccio a dirti di no, allora? … Era destino, Mark.”




Harry aveva accettato l’invito di Lux molto volentieri.

Pranzare con lui, in riva all’oceano, era l’occasione per stemperare le tensioni di Aspen, anche se per il francese erano ormai un ricordo archiviato.

“Sul serio, Vincent? Ti avevo mandato degli sms, ma tu non hai risposto …” – accennò Styles, sistemandosi il tovagliolo sul petto, all’arrivo di un enorme vassoio di gamberoni.

“Eccola qui la mia risposta” – Lux rise divertito – “… davanti ad una prelibatezza come questa ed a un’ottima bottiglia di champagne, tutto si risolve, o no?” – ed ammiccò simpatico.

“Anche il tuo umore mi sembra ottimo: ci sono novità?” – chiese il giovane, cambiando discorso per forza.

All’affarista non piaceva rimestare vecchie faccende, soprattutto quelle che lo vedevano in competizione con Harry.

Gli voleva bene e non ammetteva ostilità: Styles poteva essere suo figlio, almeno quanto Boo.


“Mi sto guardando in giro, dopo il mio incontro ravvicinato con Taylor, ma lui ha altri interessi” – confidò sereno.

“Anche quel tizio, ti sta guardando da dieci minuti, lo conosci?” – gli bisbigliò il legale, facendo un cenno in direzione di un tavolino sul fondo della terrazza, gremita di clienti e camerieri, che si incrociavano freneticamente, in un andirivieni continuo, tra il salone interno ed il dehors.

“Non so chi sia … Molto carino”

Il ragazzo arrise alla sua occhiata e Vincent ne rimase turbato, come se presagisse qualcosa di non ben definito.

Soprattutto quando lo sconosciuto si avvicinò.

Era Michael, ma nessuno di loro lo conosceva, ovviamente.

“Salve, perdonatemi per l’interruzione, sono un cronista di L.A. News: lei è Vincent Lux, vero?”

“Sì … Non ho capito il suo nome”

“Michael, ecco il mio tesserino” – e gli mostrò un badge, che confermava le sue credenziali; non che per Lux facesse qualche differenza.

Detestava i giornalisti.
Sino dai tempi della sua attività di sbirro.

“Bon, Michael, cosa vuole sapere? Io non sono una celebrità”

“Ma ne conosce diverse e poi sto conducendo un reportage su Glam Geffen: raccolgo testimonianze, aneddoti, è un protagonista del jet set locale, vorremmo rendergli una sorta di omaggio, dopo che è tornato in salute, ecco” – provò a persuaderlo, mentre Styles rimaneva in religioso silenzio.

“Glam Geffen? Sono stato patrocinato da lui, nulla di più” – replicò secco l’affarista.

“Capisco … Io credevo che”

“Non so cosa lei credesse Michael, però, dopo anni nella polizia, so riconoscere un bugiardo: non so granché del jet set e tanto meno della stampa locale, ma ho imparato parecchio sulle pubblicazioni spazzatura ed L.A. News è una di queste: mi corregga se sbaglio, anche sul fantomatico reportage su Geffen” – sbottò caustico.

Il ragazzo fece un passo indietro – “Ok, non si alteri in questa maniera, io sono stato educato e non volevo farla cadere in alcun tranello, Monsieur Lux”

“Hai una bella pronuncia … Ops, scusa per il tu: le auguro una buona giornata Monsieur Michael” – e lo liquidò, tornando a litigare con i suoi crostacei preferiti, senza concedere ulteriori repliche.




Il bistrot del paese era sempre uguale.

Così i trenini in legno, venduti alla cassa, dove i bimbi si accalcavano, dopo avere bevuto una cioccolata squisita e densa, come quella che stava rimescolando Kevin, da più di cinque minuti.

“Non è buona?” – chiese Geffen, con una dolcezza, che ormai stava irritando l’ex, sin dal loro arrivo in Svizzera.

“Affatto è che mi sento a disagio, come in trappola”

“Sì, lo vedo, Kevin: per colpa mia, immagino”

Il musicista lo fissò, smarrito.

“Lasciami andare Glam … La strategia del cascamorto non serve a niente: io non voglio tornare insieme a te”

Geffen fece una smorfia, anche buffa, poi si ricompose – “Non conosco tattiche, quando tengo a qualcuno, del resto non mi sono mai riuscite”

“Non con me: con me ti sono riuscite eccome” – e rise, più rilassato.

“Hai ragione Kevin, come sempre …” – l’avvocato sospirò, prendendogli delicatamente la mano destra.

“Glam …”

“Lo so: posso unicamente auto rimproverarmi, per un mare di ragioni, però abbiamo conosciuto dei periodi splendidi, tu ed io piccolo, sublimati dalla scelta di avere Lula, nelle nostre vite”

“Non fare leva su di lui, sull’amore, che mi lega a soldino, ok?” – ribatté alterato.

“Ok … Ora è tornato con noi, per noi …”

“Lula è stato, è e rimarrà sempre l’unico vero amore della mia vita e questo tu lo sai e lo sa soprattutto nostro figlio”

“Nostro … E’ da questo che vorrei ricominciare con te, Kevin, possibile che io sia così in errore?”

“Non lo saresti, se non fosse per un  insignificante dettaglio: Jared Leto” – sibilò più acre.

“Jared ed io non ci vediamo più, ho preso la mia decisione e lui lo sa: fine della storia”

Kevin scoppiò a ridere – “Questo sì che è un errore grossolano, Glam!”

“Ma io non potevo andare avanti in quel modo, ho bisogno di stabilità! E forse siamo in due a commettere errori grossolani, Kevin, se ora vuoi convincermi che non provi più nulla per me!” – obiettò deciso.

“Come potrei …” – e la sua voce divenne un filo, invisibile, di malinconia e costernazione – “… mi hai fatto così male, quando non meritavo altro che il tuo bene, il tuo amore più semplice e pulito, meritavo ogni promessa, che mi avevi fatto sull’altare e davanti al nostro bimbo, Glam … Tu non hai proprio idea, neppure ora, di cosa ho dovuto subire, metabolizzare e superare, a causa tua? … Ci sei stato, quando ero in pericolo, quando ho sofferto per altre ragioni, non lo negherò mai, tu sei una garanzia, quando ci si trova nei guai, anche i peggiori, ma, per il resto … No, non rifarò lo stesso sbaglio, non sono così disperato, neppure dopo avere perduto Tim … Mi dispiace: la tua prossima vittima, non avrà il mio nome” – si alzò e se ne andò, senza voltarsi indietro.




Downey gli andò incontro, lasciando trapelare una certa agitazione.

“Glam meno male che sei qui, ci sono delle novità”

“Per Jude?”

“Infatti: l’apparecchiatura si è guastata e non deve assolutamente interrompere il ciclo, per cui dovremmo trasferirci a Parigi, dove stanno utilizzando un secondo prototipo”

“Credevo ne esistesse uno soltanto” – disse rabbuiandosi, mentre entrarono nello chalet deserto.

“Anch’io, ma è una notizia riservata, così mi ha spiegato il primario, siamo appena tornati”

“Sì, ok …” – Geffen prese un lungo respiro, dando le spalle all’attore.

“Glam tutto bene? Dov’è Kevin?”

L’uomo si girò, lo sguardo lucido, ma il tono composto – “Dove desidera essere, lontano da me ed è giusto che viva come meglio crede, non posso costringerlo a rimanere … Gli voglio troppo bene, anche se non ho mai saputo dimostrarglielo: è una verità dolorosa, ma io devo accettarla, anche per il bene di Lula”

“Non so cosa dirti … Se non che avrei voluto che le cose andassero in modo diverso, almeno per te” – replicò sincero.

“L’abbiamo ferito … Tim, Mark, io … E non è che l’avere dei complici, mi dia sollievo” – sorrise amaro.

“Kevin è un ragazzo in gamba e saprà rivalutare questo distacco, quando avrà superato la sua crisi personale ed emotiva, Glam”

“Può darsi … Dove sono tutti?”

“I cuccioli al parco, con Vas e Peter, Jude di sopra a preparare i bagagli … Tu ed io siamo qui, Glam” – sorrise, abbracciandolo, casto e presente.

“Ancora per poco dunque … Riunisci la banda, siamo di partenza … Telefoni tu a Vas?”

“Certo … Perché non fai un bagno caldo, poi mangeremo qualcosa e”

“Non mi andrebbe giù nemmeno un chicco di riso, credimi Rob … Però seguirò il tuo consiglio … Ci vediamo più tardi” – e scivolò via, come un’ombra.




Jared si allacciò la cintura di sicurezza, dopo essersi accomodato, all’unisono con Mark, che scrutò l’orizzonte oltre il finestrino, accanto alla sua poltrona, dove aveva sistemato la valigetta con il pc e lo stretto necessario per un week end lungo.

Un bip continuo dal cellulare del cantante, attirò finalmente la sua attenzione.

“Cavoli quanti post su Twitter …”

“I tuoi fans sono scatenati” – Ruffalo rise.

“Sono rimasti pochi, ma buoni … No, aspetta, ci sono anche sei telefonate di mio fratello … Era in modalità silenziosa, miseria, ora lo chiamo”

“Ok …”

Pochi squilli ed il batterista rispose, roco e nervoso.

“Ciao Shan, eccomi qui, sono ancora vivo” – scherzò il front man, anche se un lieve tremore nelle dita, raccontava ben altro.

“Jay hai dato un’occhiata al tuo profilo? Ti stanno postando lo stesso link da stamattina!”

“Ma di che parli? Quale link?”

“Quello di L.A. News! Ti stanno buttando merda addosso e non solo a te! Anche a Geffen!”

“A Glam?”

“No, a Richard, ma anche al padre, incluso Taylor, senza contare quello che stava con Niall, come si chiama?”

“Mark … Si chiama così ed è qui con me: stiamo andando a Parigi, lui per un congresso universitario ed io a riprendermi Colin”

“Cosa cazzo farnetichi Jared?!”

“Ti spiegherò tutto in una e-mail, io sto bene e non potrei avere compagnia migliore, te lo assicuro” – rivelò schietto.

“Fai come credi, ma quando Geffen leggerà l’articolo avrà un travaso di bile”

“Affari suoi e per quanto mi riguarda li denuncerò, se mi hanno diffamato”

“Ok … Siete ai ferri corti quindi …” – masticò perplesso.

“Devo chiudere Shannon, ti ringrazio per avermi avvisato, ci sentiamo al mio arrivo, ok?”

“Ok … Se ti servo, sai dove sono, non dimenticarlo”

“E come potrei? Ti abbraccio … A presto …” – e riattaccò, notando che Mark stava armeggiando con il portatile.

“Shan ha detto L.A. News?”

“Urlava così forte? Hai sentito quindi” – Leto rise.

“Trovato … Oh accidenti, ma questo … sono io … con te! Al mercatino dei dischi” – e girò il suo Apple a favore del suo interlocutore.

“Fai vedere … E’ uno scatto innocente … Cosa diavolo hanno farneticato?”

§ Nuovo amore per Jared Leto? Lontano dalle cronache ormai da tempo, il premio Oscar potrebbe avere quindi un nuovo compagno? Ennesima separazione per lui e Colin Farrell? Il marito irlandese è impegnato su di un nuovo set, a chilometri dalla California: una succulente occasione per Leto di uscire a trovarsi nuove compagnie. A voi non dirà nulla il viso del suo conoscente, che carinamente lo sta consigliando nella scelta di un long play d’annata, ma trattasi di un rampollo dei Ruffalo. Mr. Texas ha fatto breccia nel cuore di uno degli artisti più amati, stravaganti e celebrati, che l’umanità ha conosciuto sino ad oggi? Seguite gli aggiornamenti su L.A. News, il canale sempre acceso su Hollywood e dintorni! §

Appena sotto quel trafiletto in colori sgargianti, altre istantanee, di due giovani sulla spiaggia di Malibu.

“Quelli sono Taylor e Richard …” – mormorò Jared.

§ Tale padre, tale figlio! Un primogenito così attraente non poteva che essere l’erede della dinastia Geffen: penserete che Richard sia un modello oppure un atleta. Nulla di ciò. Ha una laurea in Architettura e diversi Master prestigiosi, ma, a quanto pare, una passione per i belli del grande schermo: insieme a lui, infatti, in teneri atteggiamenti, uno dei nuovi divi, Taylor Kitsch.
Peccato che Richard Geffen sia sposato con figli, ma in odore di divorzio, per cui il bel Kitsch potrà dormire sonni tranquilli: soprattutto perché è pieno di risorse.
Nel caso Richard si stancasse di lui, c’è sempre il vecchio leone di Glam Geffen, pronto a consolare il neo genero.

Così come forse avrà fatto con la ex nuora, conoscendo la sua fama di seduttore bisex, che non conosce né ostacoli e né freni.

E’ complicato lasciare che le nuove generazioni avanzino, ma tutti sanno quanto sia munifico lo squalo del foro! §


Ruffalo si grattò la nuca, imbarazzato.

“Mi auguro che questo Michael, che firma gli articoli, abbia una buona assicurazione sanitaria …” – disse inspirando il docente.

“Già … Glam lo farà a pezzi … E’ una vendetta, comunque: Michael è l’ex di Ricky, il suo amante segreto, quando viveva a Sidney e collega di lavoro”

“Ha cambiato mestiere, quindi”

“Gli converrà cambiare nazione, dopo questo casino … O pianeta, come minimo.”














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