mercoledì 16 febbraio 2011

GOLD - Capitolo n. 69

Capitolo n. 69 – gold



Geffen stropicció le palpebre tra le dita che sapevano di disinfettante.
Una bella infermiera stava regolando la flebo.
“Bentornato tra noi. Vuole mangiare qualcosa?”
“No… sí… non lo so ahahhah… Posso bere un caffè?” – “Certo, le porto il vassoio della colazione. A proposito, prima c’era un ragazzo che voleva farle visita, ma non è ancora l’orario giusto.”
“Era il ragazzo di ieri?”
“No, un altro, piú giovane… forse è suo figlio, ma poteva dirmelo, lo avrei fatto passare…” – sorrise.
“Ho diversi figli… Ma penso che sia il mio compagno.”
“Capisco, vuole che lo cerchi?” – chiese gentile.
“No, se posso muovermi vado a scovarlo da solo.”

Jared dormí con le bambine, nel lettone dove di solito venivano sistemati Tomo e Shan.
Colin si era coricato per conto suo, con la scusa che doveva alzarsi all’alba, per andare sul set.
Era la veritá, ma il clima tra loro era diventato pesante.
Jared preparó i figli per andare a scuola ed all’asilo, chiedendo poi a Simon di portarlo all’ospedale.
Telefonó a Shan, che non volle farsi trovare volutamente.
Era un giorno difficile per lui e, per quanto avesse bisogno del fratello e del suo appoggio, decise di non coinvolgerlo.

Kevin stava sorseggiando un beverone energetico, mentre Chris aggiornava il suo Twitter sul cellulare.
“Non è il caso che tu perda il tuo tempo qui, torna dai ragazzi…” – disse buttando il bicchiere ormai vuoto nel cestino, accanto al distributore automatico.
“Figurati… meglio che ti tenga d’occhio, non vorrei che volassi da qualche parte insieme al tuo vecchio…” – sorrise, pensando di essere spiritoso.
Kevin sbuffó controllando l’ora.
Chris si avvicinó a lui – “Mi chiedevo se dopo ti andava di fare qualcosa…”
“Che cosa?” – chiese distratto.
“Non so, un film, una pizza, andiamo a mangiare il sushi?”
“Penso che staró il piú possibile con Glam.”
“Con Glam… ok, sempre che lui non abbia da fare con Jared Leto...”
“Dacci un taglio Chris, non me ne frega un cazzo delle stronzate che dici sempre su di me, sul mio uomo e su Jared, non sono affari tuoi, ok?!”
Il ragazzo fece ancora un passo avanti, provando a dargli una carezza sulle guance arrossate – “Volevo solo starti vicino… è incredibile che tu preferisca questa agonia, quando io potrei darti tutto me stesso…” – i suoi occhi divennero lucidi.
Kevin si ritrasse – “Cerca di rispettare la mia agonia allora, lasciami in pace, loro sono la mia famiglia, non dimenticartelo.”
“Un uomo che ti tradisce sarebbe la tua famiglia?” – sibiló ferito.
“Adesso falla finita Chris o come diavolo ti chiami.”
“Glam…amore…” – gli si gettó al collo, appena lo vide entrare nella saletta, sulla sedia a rotelle, visibilmente urtato da quella conversazione, alla quale aveva assistito, sentendosi un verme per come Kevin continuava a difendere strenuamente la loro storia.
“Ciao Kevin… grazie per essere qui…” – lo bació, mentre Chris si allontanava furente.
“Daddy come ti senti?” – gli domandó sorridente, senza staccarsi dal suo abbraccio.
“Meglio ora che tu sei qui. È rassicurante…”
“Jared mi ha massacrato di sms per avvertirmi… credevo fosse con te…”
“Penso sia alla End House…come stai Kevin?”
“Tiro avanti… come vedi sono circondato da persone simpatiche, che mi sostengono…” – disse ironico.
“Vorrei parlarti di questi ultimi giorni… da quando te ne sei andato piccolo, ho assecondato la tua richiesta di fare la mia convalescenza da Jared e non è stata una buona idea.”
Kevin si mise a sedere, mentre di fronte a lui Glam, gli stringeva le mani, aprendo il suo cuore ancora una volta – “Non volevo piú stare con lui, ma il distacco è stato doloroso, è tornato da Colin, poi è rientrato, nel bel mezzo di un uragano, ma non uno dei suoi interiori, bensí una vera tempesta sull’isola…L’ho soccorso e poi… Kevin io non riesco a non viverlo… a non amarlo quando c’è e anche sapendo che se ne andrá, che sceglierá sempre Colin, come anche tu hai detto, io non posso rinunciare a lui… E se fossi da solo, come un tempo, non mi importerebbe nulla di cosa sará di me, ma tu esisti e mi sei cosí caro… io ti adoro Kevin, sei la cosa migliore che mi sia mai capitata...”
Due lacrime rigarono la faccia stanca di Geffen, asciugate prontamente con due baci da Kevin, che appoggió la sua fronte a quella di Glam:
“Vorrei sapere solo una cosa da te daddy…”
“Tutto quello che vuoi tesoro…”
“Quando io… quando io c’ero, accanto a te ed eravamo qui, a pochi passi da Jared, tu mi scegliesti perché mi amavi oppure perché era una buona scusa per metterlo da parte?...”
Glam gli prese deciso il viso tra le mani – “Io ti ho sempre amato Kevin e tu mi hai dato la forza di essere l’uomo che sono oggi, non dimenticarlo mai… mai!” – gli diede un bacio profondo, attirandolo a sé, per stringerlo quasi a soffocarlo.

Shannon raccolse poche cose, in un’unica valigia.
Tomo seguiva i suoi movimenti, provando un dolore sordo, propagarsi dallo stomaco a tutto il resto di ció che restava di lui.
Il suo compagno era stato chiaro.
Una lunga notte di parole e pianti.
Josh era in campeggio con Yari e Steven, per una settimana: lo avevano accompagnato, facendo finta che tutto fosse come prima, ma Shannon era troppo distante.
Tomo lo pregó di essere sincero, soprattutto con sé stesso e lui si era liberato.
“Lo amo. Amo Owen e scapperei da lui ogni volta che mi fosse possibile inventare una balla credibile ed è assurdo, tu non meriti questo Tomo…”
“Dovremo… dovremo spiegare questa… questa cosa a Josh…”
“Lo faró subito, quando arriverá a casa...”
“Gli mancherai…ci mancherai da morire…” – si rannicchió sul suo cuore, senza riuscire a dormire.



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