giovedì 7 aprile 2011

GOLD - Capitolo n. 125

Capitolo n. 125 – gold



Le prime due notti in clinica furono piuttosto difficili e drammatiche, sia per Colin che per Jared, che ne uscí a pezzi.
Arrivó anche Brandon da New York, amico di vecchia data del responsabile della struttura.
Ebbe un lungo colloquio con Farrell e poi andó a cercare Jared, allungato su di una poltrona nella sala relax, adiacente il solarium, all’attico del complesso Sheppard.
Lo tenne tra le braccia, senza dire nulla per dieci minuti almeno.
“Jared sto contravvenendo ai miei principi, ma Colin mi ha detto cosa è accaduto ad Haiti ed ora sono seriamente preoccupato per il tuo equilibrio. Stai portando un peso enorme sopra alle tue spalle, oltre a questa prova di amore per il tuo compagno, ma non vorrei tu crollassi irrimediabilmente.”
Era dolce e delicato nel tono e nei gesti, Jared gliene fu grato, sciogliendo la tensione in lacrime amare e costernate, nel ripercorrere quella notte sull’isola.
“Vorrei… vorrei cancellare la sua violenza… la luce che non… che non esisteva nei suoi occhi… e … e quella voce… che non era la sua… Mioddio Brandon… io… io non so come potró permettergli di sfiorarmi ancora, io non so come… quando lo stringo… io… io ho paura… ho paura di Cole, non posso crederlo… non ci riesco!” – il suo grido era soffocato dalla rabbia e dal dolore.
“Jared non puoi cancellare quei momenti, ma puoi superarli ed io sono qui per aiutarti… se lo vorrai.”
“Io vorrei solo tornare ad Haiti, vorrei stare con Glam… che Dio mi perdoni, perché qui nessuno l’ha fatto sai?... Sono stato insultato, picchiato e…ed abusato dall’unica persona che io credevo essere parte di me…”
“Allora devi scegliere, devi lasciarti alle spalle qualcosa, non devi trascinarti dietro una vita, che forse non ti appartiene piú, anche se si tratta della tua famiglia, soprattutto se ami un altro uomo e se questo uomo ti ama… Penso che Glam sia innamorato di te da quando ti conosce o sbaglio?” – sorrise pacatamente.
Jared annuí, ma asciugandosi il volto sfigurato dalla stanchezza, si alzó per andare sulla terrazza deserta.
“Brandon hai ragione… sí, tu hai ragione. Io, peró, amo Colin ed il mio futuro è con lui, l’ho deciso forse proprio nel momento in cui me ne sono andato, solo che non lo sapevo con chiarezza… Non sono pazzo, ma ora ti diró una cosa, che non dovrai rivelare a nessuno, è necessario affinché tu mi capisca sino in fondo.”
Cody si alzó a propria volta, andandogli vicino.
“Ti ascolto Jared.” - replicó serio.
“Si tratta… si tratta di una ragazza, di nome Syria. È un’insegnante, una brava persona, che ho conosciuto appena arrivato a Port au Prince. È orfana, ha perso tutto e tutti durante il terremoto. Glam l’ha assistita, soprattutto perché ha dei problemi di salute e non puó prendere un aereo da quando… da quando è rimasta incinta, di … di me…”
“Co… cosa?!” – surrurró il medico.
“Solo una volta, solo un rapporto sessuale, non per gioco, ma neppure per amore. È successo e basta… Ero confuso ed in preda ad una ribellione, forse… Ció che conta è la piccola Isotta… che sta crescendo dentro di lei…partorirá a novembre… Per questo ho promesso a Colin di tornare prima di Natale e lo vorrei fare con Syria, dandole una casa, un lavoro, un futuro a Los Angeles, crescendo la piccola, cosí come ho fatto con Henry e James, anche se la bambina non vivrá alla End House. Voglio bene a Syria, ma non abbiamo mai avuto una relazione, sia chiaro.”
“Ora… ora comprendo certi dettagli, ma… Ma perché non l’hai detto a Colin? Ne sarebbe stato felice…”
“Questo non lo puoi dire con certezza… Io ho avuto paura e gli ho solo chiesto un po’ di tempo, per finire il mio periodo di volontariato e poi sarei… sarei rientrato, senza piú andarmene, anche perché Kevin si trasferirá proprio ad Haiti a fine anno, andrá a vivere con Glam ed il loro Lula, visto che lo hanno adottato insieme… certo, nel frattempo io ho combinato solo casini, non riesco a stare lontano da Geffen…Kevin sta soffrendo, come Colin, come lo stesso Glam… e la colpa è solo mia.”
“E se io ti dicessi che tu li hai messi alla prova e loro non hanno saputo superarla? Sai dirmi cosa impediva a Colin di accettare il tuo allontanamento ed aspettarti oppure a separarsi da te? E cosa spingeva Glam nel tuo letto, dimenticandosi le promesse e l’impegno che aveva con Kevin? Ed a questi di mandarlo al diavolo e ricostruirsi una vita senza di lui? Tu vorresti assumerti la responsabilitá di tutti i loro sbagli, unendoli ai tuoi, magari concludendo che forse lo stupro che hai subito è anche giusto, come punizione?!”
Su quel termine Jared ebbe un sussulto.
Brandon gli cinse gli avambracci – “Sí Jared, è terribile, ma l’uomo che hai sposato e con cui hai dei figli, ti ha stuprato.”
Con la testa Jared faceva segno di no, ma dalla sua voce usciva solo un flebile – “Sí… è… è vero…”
“Quello che Colin TI ha fatto è deplorevole! Cosí come assumere droghe od impasticciarsi è da VIGLIACCHI! Prendere una strada diversa, cercare un percorso nuovo da percorrere, è solo una SCELTA. Tu l’hai fatta, ma non sei mai andato sino in fondo, né con la tua missione umanitaria, neppure con Geffen. Potevi raggiungere un accordo legale per i vostri figli, potevi fare molte cose, ma hai solo messo di fronte alle loro debolezze i tuoi interlocutori.”
“Brandon me lo stai dicendo solo per… per aiutarmi?... O ci credi sul serio?”
“Secondo te?”
“Ok… ok, ma…ma non posso tornare indietro e cambiare il corso degli eventi Brandon...”
“Hai mai desiderato convivere con Syria e la vostra bimba?”
Jared si stupí per quella domanda.
“No…Il primo pensiero è stato Colin, a come avrebbe reagito ed al sogno… al sogno di crescerla con lui, nel rispetto della madre…come è stato per Kim ed Alicja…”
“Hai un timore fondato per quale sará il vostro futuro fisico e sessuale, giusto?”
“Sí Brandon… è fondamentale nella nostra unione, ci ha completati ed ha sublimato il nostro amore…Non ci siamo lasciati andare a fare sesso quando è stato evidente quanto fossimo innamorati, noi abbiamo aspettato… é… è quasi ridicolo…no, è terribilmente triste…Alla luce di ció che Colin mi ha fatto… lui mi ha stuprato…umiliandomi…Devo accettarlo e superarlo.”
Cody si grattó la testa – “Per oggi credo che la nostra seduta possa bastare Jared…”
“Sí…sei stato un amico… no qualcosa di piú, sei il migliore della nostra famiglia Brandon, ti voglio bene…”
“Jared faccio del mio meglio, ma siete un tantino complicati…” – rise piano.
“Amare troppo non porta da nessuna parte…Ho continuato a fuggire, senza arrivare mai, perché era troppo faticoso scegliere, dire basta, aprirmi ad un nuovo inizio… Ho perdonato… io ho perdonato e prego che anche chi dice o pensa di amarmi lo faccia davvero, da domani…”

Tomo fu aggiornato da Shannon sugli ultimi avvenimenti.
Era sconvolto dal ricovero di Farrell, senza sapere comunque tutta la veritá, visto che Jared non aveva avuto la forza di dirla al fratello, temendone la reazione ai danni di Colin.
“I bambini cosa sanno?”
“Che il padre ha avuto un’intossicazione alimentare e che dovrá stare in isolamento per una decina di giorni… il tempo di uscire pulito dalla Sheppard.”
“D’accordo, cosí non facciamo gaffe… speriamo che la stampa stia alla larga da questa faccenda.”
“Da noi non trapelerá niente. Ora devo avvisare Antonio, visto che Jared mi ha chiesto di farlo, lui non ci riesce, vuole restare al capezzale di Colin ventiquattrore su ventiquattro…”
“Tu credi che sia tornato per restare, Shan?”
“Non lo so amore… mio fratello mi nasconde qualcosa e non capisco se è il suo rapporto con Geffen oppure qualche altro segreto…”

“Jared sei qui…”
“Ciao piccolo… hai dormito tutto il pomeriggio, hai fame?”
“No… cioè sí… non lo so…” – sorrise, cercando le mani di Jared, che si stese al suo fianco, dopo essersi tolto le scarpe.
“Vieni sotto Jay…?”
“Va… va bene Cole.”
“Ti faccio un po’ di posto… Dio sei cosí magro…”
“Anche tu hai perso del peso… vuoi rubarmi i vestiti?”
Farrell si giró, cingendogli i fianchi, con delicatezza – “Non avró mai il tuo corpo perfetto…”
Jared ebbe un’esitazione, abbassó lo sguardo, poi lo strinse.
Colin si mise a piangere silenziosamente – “Ti ho rubato qualcosa che non so se riusciró a restituirti Jay… ti amo da morire… ma ho distrutto la tua gioia di vivere… sono stato il peggiore degli assassini, come potrai… come potremo superare anche questo angelo mio?”
“…Insieme…in nessun altro modo Cole…ti amo, non dimenticarlo…mai.”







BRANDON CODY

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