mercoledì 9 marzo 2011

GOLD - Capitolo n. 95

Capitolo n. 95 – gold



Chris posava per Tomo, nudo, a pancia in giú, abbracciato al cuscino del compagno, tra lenzuola di seta avorio – “Sono scomodissime… sono precipitato tre volte stanotte ahahahh”
“Fermo…”
“È la veritá Tomo…” – sorrise inclinando il viso.
“Dio sei una meraviglia…”
Gettó i pennelli e voló sul letto, finendo insieme a lui sul parquet, ridendo come pazzi – “Te lo avevo detto!!”
Le dita di Tomo plasmavano i lineamenti del giovane, che lo accarezzava con uno sguardo idolatrante – “Ti amo Chris…” – lo bació con tutto l’amore che aveva.
Succhiandogli la lingua, Chris gli tolse la camicia e poi slacció i jeans, scivolando lungo il corpo ormai disteso di Tomo – “Non hai messo i boxer… eccitante…” – sussurró, mordendogli il collo, per poi ripercorrere veloce il suo busto asciutto, fino alla sua erezione perfetta.
Se ne prese cura, capace ed intenso, per poi mettersi a cavalcioni su di lui, lasciandosi penetrare con foga, ma non prima che Tomo tormentasse con malizia la dolce fessura di Chris, che fremeva nell’attesa dell’altro, a cui bastó un leggero colpo di reni, per arrivare a farsi sentire sino in gola dall’amante.

Shan aveva portato Josh a scuola, poi si fermó al solito bar, per una seconda colazione.
Il grande tavolo imbandito a villa Rice non lo aveva ispirato piú di tanto.
Owen era uscito presto, aveva un appuntamento alla galleria.
Fecero l’amore fino a sfinirsi, senza parlarsi, solo respirando una vaga disarmonia, che non riuscivano a sedare, da quando si erano messi insieme.
Rice faceva il possibile per rendere felice Shan, ma nei suoi occhi vedeva una luce, che spesso si affievoliva, nel ricordare la vita con Tomo. Anche se non lo diceva, anche se non si sfogava, Rice interpretava anche una piccola ruga, che il giorno prima non c’era sul volto di Shan.
Continuava a ripetersi che il tempo avrebbe rimarginato tutte le ferite, senza esserne convinto sino in fondo.

Lula guardava il vassoio delle brioche indicando con il ditino la sua preferita – “Cioccolato eh?... Guarda chi c’é… Ciao Shan!”
“Glam, Kevin! Ciao, come state? Ah tu sei Lula…” – sorrise, raggiungendoli.
“Ciao Shannon, come stai?”
“Bene Kevin… facciamo uno spuntino?”
“Sí, prendi quello che vuoi, noi siamo seduti lá…”
Si sistemarono allegri, guardando le espressioni buffe di Lula, che si stupiva per ogni cosa intorno a lui.
“È un bimbo splendido… Ha la stessa etá di Josh, vero?”
“Sí… lo adoriamo.” – replicó Glam, accarezzandogli la testolina – “Anche i miei papá sono troppo belli!” – esclamó lui felice.
“Allora Kevin quando riparte il tour?”
“Lunedí, quindi domenica sera levo le tende da Los Angeles… con molto dispiacere…”
“Lo immagino...” – disse pensieroso.
In quel momento il cellulare di Shan vibró – “È Jared… ogni tanto si ricorda di me, scusate… Sí pronto, ciao disgraziato!” – rise.
Glam passó lo zucchero a Kevin, che gli toccó la mano, come a rassicurarlo.
“Mi sto ingozzando di cornetti alla crema…sono qui con Glam, Kevin e Lula… certo te li saluto… Ma quello che sta cantando è Colin?... Dio, fará mutare le migrazioni nel Maine ahahahh… Sí l’ho sentito, ricambio, con affetto… Mi ha mandato a quel paese…” – sibiló sull’ultima frase, sbarrando le iridi verdi.
La telefonata si concluse, dandosi un appuntamento – “Torni sabato allora? Vengo alla End house per cena… posso portarci Owen, sul serio? Ne sará felice…Ma poi… poi riparti Jay? Ok…ok, a presto, ciao.”
Seguí un silenzio imbarazzato, che Kevin preferí infrangere subito – “Dunque torna ad Haiti anche lui?” – domandó sereno.
“Sí…martedí pensa…”
“Anche noi andiamo a casa!” – si intromise Lula, tendendo le braccia a Glam, che lo strinse a sé.
“Sí cucciolo… poi papá Kevin si unirá a noi, quando avrá finito con il lavoro…”
“Certo Glam… non vedo l’ora.”

Chris e Tomo entrarono nel locale, quasi camuffati da due tute con cappuccio, tenendosi per mano, come due ragazzini.
Si scoprirono, arridendo alla reciproca gioia, davanti al reparto pasticceria.
“Io mi prendo un gelato Tomo…”
“A quest’ora? Ok… scegli i gusti…”
“Nocciola… nocciola… e nocciola!” – fece un saltello, divertito anche dal niente, spensierato ed incantevole.
Geffen fu il primo a notarlo – “Shan… ci sono Tomo e Chris…”
Kevin si voltó ed il cantante dei Red Close lo vide, facendogli un cenno, per poi fare altrettanto con Shan, che rimase immobile, un battito del cuore in meno, nel constatare quanto stessero bene quei due.
Un’altra chiamata, era Owen.
Aveva appena parcheggiato fuori, dietro all’auto di Shan, che confermó la sua presenza.
Varcó la soglia anche lui, elegante e radioso nel ritrovare il compagno.
“Siamo al completo…” – mormoró Glam, aggrottando la fronte.
“Ciao ragazzi… Shan tutto a posto con Josh?” – chiese, allacciandosi a lui sul divanetto.
“Sí… ha fatto pochi capricci per fortuna…”
Chris e Tomo si avvicinarono, pensando che fosse maleducato andarsene alla chetichella.
Shan si irrigidí ulteriormente – “Ciao Tomo, senti a scuola oggi finiscono prima, per un guasto a non so cosa…”
“Ok, allora vado a prendere io Josh, se non hai tempo…”
“No… cioè… Owen, andiamo noi?”
“Nessun problema, anzi… cosa ne dite di un bel giro in barca nel pomeriggio… ti piacerebbe Lula?”
“Barca… mmm devi chiederlo ai miei papá!”
“Ok… Vi piace l’idea? Siete tutti i benvenuti… Tomo, Chris?”
Glam scrolló le spalle – “Perché no…avviso solo Antonio, ci aspettava… lo chiamo.”
Meliti sghignazzó alla notizia di quella combriccola per mare – “Occhio che qualcuno non finisca al largo ahhahahah… Venite tutti qui dopo, è un ordine!” – sentenzió, senza accettare scuse.

“Che idea del cazzo Owen!”
“Sssstt non dire parolacce davanti a tuo figlio…” – sorrise.
“Sta dormendo… l’auto gli fa questo effetto…” – sbuffó.
“Senti, dobbiamo abituarci gli uni agli altri, per Josh…”
“Non ce l’ho con Chris, sia chiaro…”
“Sono persi, posso capirli…ma io ti amo molto di piú…”
“Owen sei una brava persona, ma oggi sei proprio di un ottimismo… esagerato…”
“Passeremo una bella giornata, dopo poi da quel Meliti non garantisco…”
“Non mi ci fare pensare… prepariamoci ad un bel cazziatone...”
“Perché scusa?”
“Lui ha un’idea di noi, della famiglia che avevamo costituito, parlo di me, di Tomo, Colin e Jared, Kevin con Glam… i nipotini… insomma era un equilibrio…”
“Che nessuno doveva turbare Shan?”
“Nulla… è per sempre.”





CHRIS

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