martedì 8 marzo 2011

GOLD - Capitolo n. 94

Capitolo n. 94 – gold


Colin inforcó gli occhialini da lettura, scrutando l’etichetta di quel vasetto di miele, che Jared aveva usato per recuperare le forze e non solo.
L’attore irlandese restava seduto sullo sgabello della cucina, appoggiato alla penisola, dove avevano appena fatto colazione, senza mai smettere di baciarsi, come se quel cibo d’amore fosse piú essenziale di latte e cereali.
In boxer e t-shirt dei Mars, come il compagno, aveva un non so che di buffo, che attiró l’attenzione di Jared, impegnato a mandare una email al fratello.
Gli si avvicinó da dietro, cingendolo poi per la vita ed affondando nel collo un morso leggero – “Cosa fai bel professore…?”
“Studio gli ingredienti di questo intruglio miracoloso…” – ridacchió.
“Guarda che non dipende da…” – “Dipende cosa Jay?” – ribatté con malizia, succhiandogli la lingua ed impedendogli di rispondere, ma per poco.
“Questo Cole…” – e gli strinse piano il polso sinistro, accompagnando la mano calda sotto al proprio intimo.
“Stai… stai scherzando vero Jared?” – domandó fingendo ansia ed incredulitá.
“Secondo te…?”
Colin deglutí, investendolo con un’occhiata profonda, nella quale Jared si tuffó con la fantasia – “Vieni Cole… ti porto in un angolo buio e facciamo cose…”
“Quali… cose?”
“Quelle che io voglio da te.” – sorrise, bagnandosi le labbra con quella lingua dispettosa.

Robert aveva deciso di preparare dei bigné.
Di certo era meglio un’insalata, con la classica feta greca, ma era cosí sensuale l’insieme di passaggi, nel creare quei dolci gustosi.
Indossó solo un grembiule dai disegni osceni, giusto per non smentirsi.
Jude si insinuó con le dita nella ciotola dove la crema stava diventando un composto perfetto e pronto per il sac a poche, che Robert avrebbe usato per la farcitura.
Li divideva il tavolo, dove erano sparsi i resti degli ingredienti.
Downey inclinó di poco la testa, fissando il compagno, che lo imboccó – “È buona, Rob…?”
“Dovresti dirmelo tu… vuoi assaggiare?”
Jude respiró forte – “Io voglio te…”
“Cosa pensi che io possa volere altrettanto?” – sogghignó.
“Sei uno stronzo…” – sibiló, riducendo a due fessure le iridi lunari.
“E tu sei un pervertito…” – replicó l’altro, denudandosi completamente.
Jude a quel punto spalmó un’abbondante quantitá di ripieno sugli addominali del compagno – “Adesso vieni qui…Io non ho tempo da perdere… ed ho anche fame…” – ansimó, mentre l’altro gli si era parato davanti, prendendolo poi per i capelli ed attirandolo alla sua bocca avida e sfrontata.
“Fammi quello che vuoi Jude… ma fallo subito.” – gemette, ammirandolo mentre scendeva a consumarlo di baci, bloccato per i fianchi dall’inglese, che repentino si alzó, strofinando le reciproche eccitazioni, prima dell’ennesimo amplesso da ricordare.

Colin era in ginocchio, le guance piene di Jared.
Un attimo prima, lo aveva ridotto al proprio dominio assoluto – “Prendilo adesso… e fallo bene...”
Colin gli tolse il respiro, scorrendo con i quarzi screziati il suo sembiante, fino ad arrivare agli zaffiri di Jared, fermandosi estatico – “E… e se non ne fossi capace…?” – sussurró, sfiorando con il volto l’erezione del cantante.
“Tu ed io, Cole, possiamo tutto ció che vogliamo veramente…”
“Che… meravigliosa condanna…” – e lo ingoió fino alla gola, provocando un tremore in Jared, che partí dalle gambe, sino alla sua nuca.
Inclinó all’indietro il capo, volgendo lo sguardo al soffitto e poi tutto intorno, cercando ossigeno, mentre il suo bacino ondeggiava senza alcun controllo, fino a tormentare le tonsille di Colin, che sembrava soffocare ad ogni singulto.

Geffen fece una lunga doccia.
La telefonata di Jared lo aveva stressato, anche se poi gli era arrivato un sms tranquillizzante - § Ciao Glam, perdonami per ieri… sai è successo un mezzo casino, a momenti Cole ed io affoghiamo per recuperare la mia triad… una lunga storia, come il nostro amore… Dopo è stato fantastico, dalla rabbia al ritrovarsi migliore per noi. Ci vediamo ad Haiti. Ti adoro, ma sono terribilmente triste nel pensare a come… Se me ne darai la possibilitá, ne parleremo. A presto, ciao un bacio, Jay. §
Lui lo fece subito leggere a Kevin, che provó a riprendere il discorso rimasto in sospeso.
“Daddy affrontiamo questa cosa …”
“Non me la sento, lo vuoi sapere il motivo, tesoro?”
“Certo Glam…” – disse rassegnato, sedendosi su di un muretto che divideva la stanza da bagno, in due spazi distinti.
Geffen si stava asciugando, pronto a radersi, avvolto in un telo bianco, virile ed attraente come non mai.
Kevin faticava ad essere lucido nel seguire le sue spiegazioni.
“È stata solo colpa mia. Dovevo semplicemente farlo stare al suo posto, rifiutando questo delirio.”
“Tu sai cosa sei per noi, vero daddy?”
“Per voi…? In che senso Kevin?”
“Nel senso che… noi siamo stati abbandonati, da sempre… nel modo peggiore… E tu hai rappresentato tutto ció che di rassicurante ci è stato negato…”
“Non sono vostro padre…”
“Hai avuto cura di noi… prima di Jared, poi di me…” – due lacrime rigarono i suoi zigomi, che Glam asciugó, con i pollici, accogliendo quel viso bellissimo nei suoi palmi grandi e privi di pericoli, per poi baciarne ogni centimetro – “Non… non voglio piú casini Kevin… io voglio stare con te…”
Il giovane scoppió a piangere, sprofondando nel petto di Geffen – “Qualunque cosa accadrá ad Haiti prima di novembre… io… io non la voglio sapere daddy…”
“Ma non ci sará nulla che tu non debba conoscere o scoprire…Kevin guardami…” – non riuscí a resistere, voleva baciarlo, possederlo, ma qualcosa li interruppe.
Dal baby control arrivarono degli strani rumori – “Glam il bambino…?!”
“Si sta lamentando…”
Corsero subito da lui.
“Cucciolo cosa succede?”
Era tutto rannicchiato – “Papá ho male qui…” – ed indicó il pancino.
Glam rise – “Lo dicevo che quel gelato era troppo.”
Kevin prese una coperta in pile, raggomitolandolo dentro – “Vieni qui… andiamo nel lettone…”
Lula era felice, circondato dalle loro coccole – “Vedi Kevin, quando i genitori dicono che non hanno piú una vita sessuale ahahhah…!”
“Ma dai daddy… guarda, si è addormentato… mi dá cosí tanta gioia il nostro piccolino…”
“Siete dei doni meravigliosi… non lasciatemi mai, ne morirei…” – e li custodí premuroso, per il resto della notte.




DADDY GLAM BECCATO SUL SET DI SVU, SEMPRE A ZONZO MEZZO NUDO A FARE PESI ;)

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